Patto Ursula, svolta europea per Meloni: cos’è e cosa cambia

Ilena D’Errico

17 Giugno 2023 - 13:33

Si avvicinano le elezioni europee del 2024 e Giorgia Meloni potrebbe non avere altra scelta che unirsi al patto Ursula, anche a costo dei Conservatori, per evitare l’esclusione del suo partito.

Patto Ursula, svolta europea per Meloni: cos’è e cosa cambia

Meno di un anno alle prossime elezioni europee, che si terranno a giugno 2024 e porteranno alla nomina del nuovo esecutivo dell’Unione europea. Con tutta probabilità, l’assemblea ripresenterà la maggioranza Ursula, la grande coalizione che ha portato all’elezione di Ursula Von der Leyen. Fratelli d’Italia rischia però di rimanerne fuori, così la collocazione del partito di Giorgia Meloni deve necessariamente essere modificata.

L’obbiettivo pubblico resta quello di rovesciare l’attuale maggioranza e formare così un’alleanza di centrodestra anche nelle istituzioni europee. I dati, però, sono notevolmente a sfavore di questa ipotesi. I Conservatori a Bruxelles contano ad oggi di una sessantina di parlamentari, nemmeno con un estremo sforzo potrebbero riuscire a superare la soglia di sbarramento di 350/360 deputati; supponendo (come sembra più probabile) che i Popolari rimangano sulla quota attuale di 180.

L’Italia rischia così di rimanere ancora più isolata dalle dinamiche europee, aggravando un equilibrio di per sé piuttosto instabile, soprattutto con riguardo all’applicazione del Pnrr. È dunque verosimile che la premier Meloni sia pronta a correggere il tiro all’ultimo, proprio com’è accaduto con la situazione migranti, entrando nel patto Ursula.

Svolta europea per Meloni?

Giorgia Meloni è disposta anche a dividere i Conservatori, il partito di cui fa parte la stessa premier e da lei guidato dal 2020, per far parte della nuova maggioranza europea e garantire all’Italia la rappresentanza fra gli europarlamentari. Il momento del voto sarà quindi estremamente delicato, anche – e soprattutto – a causa della crisi interna a Forza Italia.

Con la scomparsa di Silvio Berlusconi e gli squilibri all’interno del suo partito rischiano di stravolgersi tutte le dinamiche politiche, non solo interne, ma soprattutto riguardo agli assetti comunitari. Se il problema della maggioranza può risolversi facilmente per quanto riguarda il governo Meloni, non è affatto scontata una risoluzione altrettanto semplice per i vertici dell’Unione europea.

Forza Italia è infatti l’unico partito di maggioranza iscritto al Partito popolare europeo, ma c’è il serio pericolo che la sua partecipazione venga piuttosto minimizzata. Nella peggiore delle ipotesi, Forza Italia potrebbe perfino non superare la soglia di sbarramento, creando così un importante ostacolo per il governo Meloni.

Quest’ultimo, con la sparizione di Fratelli d’Italia dallo scenario brussellese, si troverebbe del tutto estraneo rispetto a tutti i vertici di comando delle istituzioni europee. Un’eventualità da non correre, pensando a quanto potrebbe aggravare questa condizione i già complicati rapporti con le direzioni europee. La gestione nazionale dei dossier della Commissione Ue rischia di precipitare e l’Italia rappresenterebbe l’unico fra i grandi paesi a essere tagliato fuori.

Di certo è un rischio che Giorgia Meloni non vuole assumersi, per questo è pronta a cambiare rotta ed entrare nel patto Ursula. Sarebbe una vera e propria svolta europea, un sacrificio d’ideali necessario per evitare l’esclusione dalla rappresentanza.

Cos’è il patto Ursula e cosa può cambiare

La premier Meloni ha preparato il piano B: associarsi alla maggioranza europea, anche a discapito del partito dei conservatori a cui aderisce Fratelli d’Italia. Si tratta, ovviamente, della maggioranza Ursula. Con questa espressione si fa riferimento all’insieme di forze politiche, socialdemocratici e popolari, che ha portato all’elezione di Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione europea.

Per questo si parla anche di “piano Ursula”, una coalizione costruita tra Partito popolare europeo e Partito del socialismo europeo, che esclude i sovranisti, proprio come Fratelli d’Italia. L’idea riportata da Palazzo Chigi è quella di tagliare fuori i socialisti, dando posto ai Conservatori e costruendo un’alleanza di centrodestra anche in Europa, a specchio del governo italiano. L’ipotesi è quasi un’utopia, visto che i dati sono tutti a sfavore di Meloni.

Se, come si presume, l’Europa dovesse ripresentare il piano Ursula, la “GrosseKoalition”, il partito di Giorgia Meloni non avrà altra scelta. L’unico modo per non restarne fuori è quello di associarsi alla maggioranza, fratturando inevitabilmente i Conservatori, e ottenendo perlomeno la partecipazione alle elezioni.

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