Il caso Unicredit: la risposta italiana (e virtuosa) alla crisi delle banche USA

Tommaso Scarpellini

3 Maggio 2023 - 14:42

Mentre negli Stati Uniti continua ad alimentarsi il panico causato dal crack di alcuni istituti bancari regionali, in Europa la banca commerciale Unicredit registra buoni dati di bilancio.

I dati intraday e in tempo reale del Grafico CRDI sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.

Dopo il crack di Silicon Valley Bank e di Signature Bank arriva il turno di First Republic Bank, la banca commerciale di San Francisco salvata qualche giorno fa dal colosso bancario Jp Morgan. La crisi delle banche del 2023 è tornata improvvisamente a essere l’argomento centrale del dibattito della maggior parte degli analisti, intimoriti dai recenti avvenimenti.

In Europa non si sono state registrate delle ripercussioni conseguenti al crollo della Credit Suisse definibili «gravi» e, fra il panico degli operatori di borsa internazionali, un bagliore di speranza arriva da Unicredit.

La crisi delle banche USA è senza freni

Sebbene gli Stati Uniti abbiano agito prontamente per arginare gli effetti del crollo del colosso bancario, i mercati finanziari continuano a mostrare cenni di cedimento, specie il settore dei financials. L’indice di borsa delle banche regionali KBW (S&P Regional Banking) non intende frenare la propria corsa verso il basso registrando, rispetto ai massimi del 2022, una perdita superiore al 50%, di dimensioni similari al grande crollo del 2008.

Nella giornata di martedì gli istituti regionali bancari hanno continuato infatti a registrare perdite da record: fra gli asset sotto la lente d’ingrandimento degli analisti vi è PacWest e Western Alliance, i quali hanno guidato la grande svendita degli istituti di credito in borsa, registrando una perdita di circa $5 miliardi di valore di mercato.

Unicredit: trimestrali sopra le aspettative

L’istituto bancario Unicredit sorprende gli analisti, migliorando la guidance sul 2023 grazie alla chiusura del primo quarter con una crescita al di sopra delle attese. Il consensus fornito dalla banca riguardo all’utile netto del primo trimestre ammontava a €1,3 miliardi mentre il risultato è stato superiore a €2 miliardi. L’aumento è dipeso principalmente da un netto miglioramento del margine d’interesse che ha spinto verso l’alto i ricavi della banca, nonostante a livello aggregato le banche europee si stiano mostrando molto meno propense a contrarre prestiti.

Secondo l’AD Andrea Orcel, buona parte dei progressi nella guidance derivano da un complessivo miglioramento delle prospettive macroeconomiche e dei tassi d’interesse. L’amministrazione societaria si mostra quindi molto fiduciosa riguardo al futuro. Non è la prima volta che Unicredit sorprende gli esperti di borsa con dati superiori alle aspettative. Il bilancio della società appare quindi molto resiliente nonostante le enormi complicazioni economiche e finanziarie del settore in cui si trova.

UCG: analisi tecnica

Nonostante i dati fondamentali, il prezzo delle azioni UCG non pare essere riuscito a superare lo scoglio psicologico dei €20 che è stato utilizzato dal mercato come perno per dare inizio al contraccolpo di borsa dell’intero settore bancario globale. Unicredit sembra però impegnarsi nel tentativo di recuperare la perdita e mercoledì il titolo ha reagito positivamente alla comunicazione degli utili aprendo con un gap di quasi il 6%.
Al momento viaggiano sui 18,53 euro, per un rialzo di giornata del 5,13%.

UCG, 1W UCG, 1W Grafico a candele settimanali del prezzo di UCG. Fonte: teletrader.com

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