PEC aziendale, perché è importante e come attivarla

Emanuele Di Baldo

11 Settembre 2024 - 17:45

Cos’è e come funziona una PEC aziendale? La Posta Elettronica Certificata è un servizio fondamentale per qualsiasi business: ecco tutto quello che devi sapere!

PEC aziendale, perché è importante e come attivarla

La PEC aziendale è uno strumento essenziale per la comunicazione ufficiale delle imprese, tanto con la Pubblica Amministrazione quanto con clienti, dipendenti e, in genere, con qualsiasi interlocutore istituzionale. Questa tecnologia, nota come Posta Elettronica Certificata, offre un metodo sicuro e legalmente valido per lo scambio di documenti e informazioni.

La sua adozione ha un impatto significativo non solo sul rispetto delle norme, sulla velocità delle comunicazioni e, appunto, sull’ufficialità a livello legale di esse, ma anche sull’efficienza operativa di qualsiasi business aziendale, rendendo cruciale comprenderne l’importanza e le modalità di utilizzo. Ecco tutto quello che c’è da sapere, dall’apertura alla scelta dei provider, sulla PEC aziendale.

Cos’è una PEC aziendale e perché è importante

La Posta Elettronica Certificata (PEC) aziendale è uno strumento di comunicazione digitale che ha un impatto significativo sulla digitalizzazione delle imprese. Questo sistema permette di inviare e ricevere messaggi con lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno tradizionale. La PEC si distingue dalla posta elettronica ordinaria per alcune caratteristiche fondamentali che ne garantiscono l’affidabilità e la sicurezza.

Tra queste caratteristiche, troviamo:

  • la certezza dell’invio e della consegna;
  • l’immodificabilità del contenuto del messaggio e degli allegati;
  • la riservatezza della comunicazione;
  • l’identificazione sicura della casella mittente.

Inoltre, la PEC certifica data e ora sia della spedizione che della consegna, assicurando sempre l’identità di mittente e destinatario, poiché tutti gli indirizzi PEC sono verificati e hanno valore legale.

I vantaggi (anche per le aziende) rispetto alla posta tradizionale

L’utilizzo della PEC aziendale offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi di comunicazione tradizionali. Innanzitutto, snellisce i flussi di lavoro e ottimizza la gestione delle comunicazioni aziendali. La PEC semplifica anche i rapporti con la Pubblica Amministrazione, essendo diventata obbligatoria per le comunicazioni tra aziende e PA.

Un altro vantaggio significativo è la velocità di trasmissione: a differenza della posta tradizionale, la PEC garantisce una consegna immediata dei messaggi. Inoltre, è più economica rispetto all’invio di raccomandate cartacee, riducendo così i costi operativi per le imprese.

Il valore legale delle comunicazioni via PEC è uno degli aspetti più rilevanti di questo strumento. La PEC ha la stessa validità legale di una raccomandata con avviso di ricevimento, ma con maggiori garanzie. Infatti, oltre a tracciare data e firma digitale, la PEC certifica anche il contenuto del messaggio e degli eventuali allegati.

In caso di controversie legali, la PEC può essere utilizzata come prova opponibile a terzi. È importante notare, comunque, che il valore legale della PEC è mantenuto solo per le comunicazioni inviate a un’altra casella PEC.

La conservazione a norma delle PEC e delle relative ricevute è fondamentale per mantenere il valore legale delle comunicazioni per i 10 anni richiesti dalla legge. Questo aspetto è cruciale per le imprese, in quanto consente di dimostrare gli avvenuti invii e ricezioni anche a distanza di tempo.

Obbligo di PEC per le aziende: normativa e sanzioni

La Posta Elettronica Certificata (PEC), come detto, ha un impatto significativo sulla digitalizzazione delle imprese italiane. La normativa che regola l’uso della PEC è articolata e specifica chiaramente i soggetti obbligati all’adozione e le modalità di utilizzo.

Chi deve avere una PEC aziendale?

L’obbligo di dotarsi di almeno una casella PEC riguarda tutte le società iscritte nel Registro delle Imprese. Questo include le società di capitali (S.p.A., S.r.l., S.a.p.a.), le società cooperative e le società estere con sede in Italia. Anche i professionisti registrati presso ordini o collegi e le amministrazioni pubbliche sono tenuti a utilizzare la PEC per le comunicazioni ufficiali.

Per le nuove imprese, l’iscrizione della PEC deve avvenire contestualmente alla registrazione dell’azienda. Le imprese esistenti avevano termini stabiliti per adeguarsi, che ormai sono trascorsi, rendendo immediata la necessità di attivazione per qualsiasi nuova impresa o per quelle preesistenti che ancora non si sono adeguate.

Sanzioni per chi non rispetta l’obbligo

Chi contravviene alla regola che impone la comunicazione del domicilio digitale rischia sanzioni economiche.

  • Per le società, le sanzioni variano da un minimo di 206 euro a un massimo di 2.064 euro.
  • Per le imprese individuali, invece, l’ammenda va da 30 a 1.548 euro.

Inoltre, per le società è possibile la sospensione dell’iscrizione al Registro delle Imprese, mentre i professionisti si espongono a richiami disciplinari da parte dell’ordine o del collegio di appartenenza.

Scadenze e modalità di comunicazione

La legge ha previsto scadenze specifiche per l’iscrizione della PEC nel Registro delle Imprese, variando in base all’anno di costituzione dell’azienda o alla data di inizio attività. Dal 1° ottobre 2020, è scattato l’obbligo di comunicare il proprio indirizzo PEC al Registro delle Imprese per tutte le aziende italiane.

È importante sottolineare che non è possibile delegare il proprio domicilio digitale a terzi. Come specificato in una nota del Ministero del 2013, «è necessario che l’indirizzo PEC sia ricondotto esclusivamente ed unicamente all’imprenditore stesso, senza possibilità di domiciliazione presso soggetti terzi».

Per comunicare la PEC al Registro delle Imprese, è sufficiente:

È fondamentale prestare attenzione anche alla data di scadenza della PEC: se nel corso della vita di un’azienda una PEC diventa inattiva, il conservatore del Registro delle Imprese procede con la cancellazione d’ufficio e l’attribuzione di un nuovo indirizzo, applicando la relativa sanzione.

Come attivare e utilizzare una PEC aziendale

L’attivazione di una casella PEC aziendale richiede alcuni passaggi fondamentali. Innanzitutto, è necessario:

  1. scegliere un gestore PEC riconosciuto dall’AgID e fornire i dati anagrafici dell’azienda;
  2. successivamente, si procede con il caricamento di un documento d’identità e il pagamento del servizio.
  3. il gestore, dopo aver verificato la correttezza delle informazioni, attiva la casella.

È importante notare che la PEC ha valore legale e richiede un’identificazione digitale dell’intestatario, come previsto dalla normativa AgID. Durante la procedura, si dovrà scegliere un nome per l’indirizzo PEC e impostare una password sicura. Alcuni gestori offrono la possibilità di utilizzare un dominio personalizzato per la PEC aziendale.

E per quanto riguarda l’uso della PEC aziendale? In questo caso, la Posta Elettronica Certificata per le imprese conta numerose applicazioni cruciali.

  • Partecipazione a bandi e gare d’appalto.
  • Comunicazioni con Enti e Pubblica Amministrazione.
  • Trasmissione sicura di documenti riservati.
  • Invio e ricezione di fatture elettroniche.
  • Convocazione di consigli e assemblee.
  • Gestione delle comunicazioni in aziende con più sedi operative.
  • Scambio di informazioni ufficiali in reti di imprese.
  • Invio degli stipendi ai dipendenti e altre comunicazioni.

Per quanto riguarda la gestione di una PEC aziendale, invece, è fondamentale conservare le comunicazioni PEC in entrata e uscita per 10 anni, come richiesto dalla normativa. È centrale ricordare, infatti, che l’invio e la consegna dei messaggi PEC sono certificati, con ricevute che hanno valore legale. Inoltre, molti gestori offrono servizi aggiuntivi come l’archiviazione avanzata e la possibilità di accedere alla PEC da dispositivi mobili.

Come scegliere la PEC aziendale: provider e criteri da riconoscere

Nella scelta di un provider PEC, è fondamentale considerare diverse caratteristiche per garantire un servizio efficace e adatto alle esigenze aziendali. Quali sono, ad esempio, gli aspetti più rilevanti da valutare? Ecco qualche consiglio.

  • Disponibilità di un’app per gestire la PEC da smartphone, che permetta di consultare e inviare messaggi anche in mobilità.
  • Dimensioni della casella PEC, particolarmente importante per professionisti che necessitano di trasmettere file di grandi dimensioni. Questo aspetto è secondario nel caso si usi la PEC sporadicamente e solo per comunicazioni istituzionali.
  • Sistema di notifiche via email o SMS per essere tempestivamente informati sulla ricezione di nuovi messaggi PEC.
  • Presenza di antivirus e antispam per garantire la sicurezza delle comunicazioni.
  • Possibilità di personalizzare il dominio, specialmente per le aziende che desiderano mantenere la propria identità digitale.

Per quanto riguarda la scelta dei provider specifici, invece, sappi che attualmente ce ne sono una ventina di gestori di PEC accreditati presso l’Agenzia per l’Italia Digitale. Ognuno propone pacchetti, servizi e offerte differenti, che possono fare al caso di professionisti e aziende in maniera diversa.

  • Aruba PEC: offre piani diversificati per privati e aziende, con opzioni come la PEC Standard, Pro e Premium. Fornisce un’app mobile e la possibilità di personalizzare il dominio.
  • Legalmail di InfoCert: garantisce elevati standard di sicurezza e offre fino a 15 GB di spazio nella versione Gold. Dispone di un sistema di notifiche automatiche e un archivio di sicurezza.
  • Poste Italiane: propone soluzioni convenienti con la possibilità di associare servizi aggiuntivi. La PEC Base Privati offre 100 MB di spazio espandibile fino a 1 GB.

Anche i costi, ovviamente, variano significativamente tra i fornitori e dipendono dalle caratteristiche offerte. Molti provider offrono periodi di prova gratuiti, generalmente di 6 mesi, permettendo di testare il servizio prima di sottoscrivere un abbonamento annuale.

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