Decreto Semplificazioni, la PEC diventa obbligatoria per le società e le imprese individuali: entro il 1° ottobre 2020 devono comunicare al Registro per le Imprese il proprio domicilio digitale. Sono gli ultimi giorni per effettuare il nuovo adempimento: ecco le sanzioni per chi non rispetta la scadenza.
PEC obbligatoria col Decreto Semplificazioni, la scadenza del 1° ottobre 2020 è da cerchiare in rosse per le società e le imprese individuali: se non vengono rispettati i nuovi adempimenti si va incontro a elevate sanzioni.
Entro il 1° ottobre tutte le aziende che ancora non lo hanno fatto devono comunicare telematicamente al Registro delle Imprese il proprio domicilio digitale (ovvero la propria PEC) attivo e univocamente riconducibile all’impresa.
Vediamo quali sono le novità in arrivo e le sanzioni a cui vanno incontro le imprese che non provvedono al nuovo adempimento stabilito dal decreto Semplificazioni.
PEC obbligatoria per le imprese entro il 1° ottobre 2020: novità decreto Semplificazioni
PEC obbligatoria per le aziende: è una delle tante novità del decreto Semplificazioni. Entro il 1° ottobre 2020 tutte le imprese devono comunicare al Registro delle Imprese il proprio domicilio digitale, se ancora non hanno provveduto a farlo.
Il domicilio digitale a cui si riferisce l’articolo 37 del decreto Semplificazioni è la PEC, la posta elettronica certificata con valore legale. È iniziato quindi il conto alla rovescia: mancano pochi giorni alla data di scadenza entro cui provvedere all’adempimento. Entro il 1° ottobre tutte le imprese devono avere una PEC, che quindi diventa obbligatoria.
Unioncamere ricorda col comunicato stampa del 25 settembre che la comunicazione del domicilio digitale è esente da imposta di bollo e diritti di segreteria.
Sia il titolare o che il legale rappresentante dell’impresa possono effettuare l’invio della comunicazione, direttamente dal sito ipec-registroimprese.infocamere.it, oppure seguendo le istruzioni sul sito della Camera di commercio del proprio territorio.
PEC obbligatoria dal 1° ottobre 2020: le sanzioni per le società e le imprese individuali
Possedere una PEC, oltre a semplificare i rapporti con la Pubblica Amministrazione, era obbligatorio già dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali.
Ma con le novità del decreto Semplificazioni cambiano le conseguenze: finora, la mancata comunicazione della PEC al Registro delle Imprese prevedeva una sospensione temporanea per l’invio di pratiche telematiche.
Dal 1° ottobre invece le imprese vanno incontro a vere e proprie sanzioni:
- tra i 206 e i 2.064 euro per le società;
- tra i 30 e i 1.548 euro per le imprese individuali.
Per le imprese che dopo la scadenza del termine risulteranno prive di PEC, oltre al pagamento della sanzione amministrativa, è prevista l’assegnazione d’ufficio di un domicilio digitale da parte della Camera di Commercio.
Per quanto riguarda le imprese individuali, ancora non è prevista una data entro la quale si debba comunicarla al proprio Ordine: una buona strategia potrebbe quindi essere quella di rispettare la scadenza del 1° ottobre. Se non si ottempera alla legge, l’Ordine dopo una diffida sarà costretto a sospendere il professionista dall’albo.
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