Pensione da 2.000 euro netti, ecco cosa serve per averla

Simone Micocci

05/03/2024

Speri di prendere una pensione di 2.000 euro? Ecco quanti contributi e che stipendio servono per raggiungere un tale importo.

Pensione da 2.000 euro netti, ecco cosa serve per averla

Non è mai troppo presto per porsi la domanda su quanto si prenderà di pensione una volta che si smette di lavorare, così eventualmente da farsi un’idea su cosa serve per arrivare a un certo importo.

Ad esempio, pensiamo a chi ritiene che una volta smesso di lavorare avrà bisogno di una pensione di almeno 2.000 euro netti per far fronte a tutte le spese previste e dunque vuole sapere con quale stipendio si arriva a una tale soglia, nonché se ci sono strumenti con i quali è possibile assicurarsi un tale importo.

Rispondere a questa domanda non è semplice viste le numerose variabili che incidono sul calcolo della pensione, tuttavia facendo delle rapide considerazioni è possibile farsi un’idea riguardo a cosa serve per raggiungere una tale soglia.

Il calcolo della pensioni

Come prima cosa iniziamo a trasformare i 2.000 euro netti di pensione in un importo annuo lordo: considerando detrazioni e aliquote fiscali, per avere una tale entrata mensile bisogna avere una pensione mensile di circa 2.800 euro lordi, a fronte quindi di un importo annuo pari a 36.400 euro.

Per una pensione di 2.000 euro, poco più o poco meno, bisogna quindi puntare a un importo annuo di almeno 36 mila euro. Ma come ci si arriva? Bisogna prendere in considerazione due fattori:

  • i contributi versati, nonché il periodo a cui riferiscono;
  • gli stipendi percepiti.

Più sono gli anni di lavoro e maggiori possibilità ci sono di arrivare a una pensione di importo elevato, così come pure se il guadagno percepito è stato sempre medio alto.

A tal proposito, per quanto riguarda i periodi in cui gli anni di lavoro, o comunque i contributi versati a vario titolo, riferiscono, è bene ricordare che sono previste due differenti regole di calcolo per la trasformazione in importo di pensione:

  • il sistema retributivo, applicato fino al 31 dicembre 1995, oppure 2011 nel caso di coloro che entro la prima data avevano maturato 18 anni di contributi;

Nel sistema retributivo si prendono in considerazione le retribuzioni percepite negli ultimi anni e se ne prende un 2% per ogni anno di lavoro (considerati solo quelli che riferiscono a questo periodo).

Con il contributivo, invece, per ogni anno di lavoro vengono accantonati dei contributi che si trasformano in pensione attraverso l’applicazione di un apposito coefficiente tanto più vantaggioso quanto più si ritarda il collocamento in quiescenza.

Come arrivare a una pensione di 2.000 euro

Ciò basta per fare capire come ogni situazione è a sé. Pensiamo ad esempio a chi ha la pensione interamente calcolata con il sistema contributivo avendo iniziato a lavorare dopo il 1996 (una situazione che in futuro riguarderà sempre più pensionati).

Per ogni anno di lavoro bisogna accantonare il 33% della retribuzione lorda a titolo di contributi, con il montante accumulato che verrà trasformato in pensione attraverso l’applicazione di uno dei seguenti coefficienti:

Età di pensionamento Coefficienti
57 4,27%
58 4,38%
59 4,49%
60 4,62%
61 4,74%
62 4,88%
63 5,03%
64 5,18%
65 5,35%
66 5,53%
67 5,72%
68 5,93%
69 6,15%
70 6,40%
71 6,66%

A tal proposito, ecco una tabella in cui si risponde alla domanda su quanti contributi e che stipendio (medio e lordo) servono per arrivare a una certa soglia.

Età del pensionamentoAnni di contributi Stipendio medio
67 anni 20 anni 95.000 euro
67 anni 30 anni 63.000 euro
67 anni 40 anni 47.500 euro
70 anni 30 anni 56.800 euro
70 anni 40 anni 42.500 euro

Come potete notare, per arrivare a una pensione di 2.000 euro netti calcolata interamente con il sistema contributivo, bisogna avere molti anni di contributi e uno stipendio particolarmente elevato.

Il che dimostra come in futuro sarà sempre più complicato raggiungere certi importi.

Va meglio a coloro che hanno una parte calcolata con il sistema retributivo, dove solitamente per ogni anno di lavoro si prende un 2% di quanto guadagnato mediamente negli ultimi anni di carriera. Ecco alcuni esempi sintetizzati nella seguente tabella:

Anni nel retributivo Stipendio medio ultimi anni di lavoro Pensione lorda annua
10 30.000 euro 6.000 euro
10 40.000 euro 8.000 euro
10 60.000 euro 12.000 euro
15 anni 30.000 euro 9.000 euro
15 anni 40.000 euro 12.000 euro
15 anni 60.000 euro 18.000 euro

A questi importi andrebbe quindi aggiunta la parte di contributivo. Pensiamo ad esempio a un lavoratore che va in pensione a 67 anni con 10 anni di contributi nel retributivo e 25 nel contributivo e che negli ultimi anni ha percepito uno stipendio medio di 40.000 euro.

In tal caso, considerando che dal calcolo retributivo ne risulta un importo di 8.000 euro, per arrivare a 2.000 euro netti di pensione servirebbe in media uno stipendio di 59 mila euro negli anni calcolati con il contributivo. Il che ovviamente sarebbe molto complicato, anche perché se negli ultimi anni di carriera ha percepito uno stipendio di 40 mila euro è difficile pensare che nel periodo precedente sia riuscito a guadagnare una tale somma.

Va detto che queste cifre non tengono conto della rivalutazione né delle retribuzioni (nel calcolo retributivo) né nel montante (in quello contributivo), valori che possono incidere tra il 10 e il 15 per cento sul calcolo della pensione.

Tuttavia, anche se nei fatti potrebbe essere sufficiente uno stipendio leggermente più basso per arrivare a guadagnare 2.000 euro netti di pensione, si tratta comunque di importi elevati che in futuro, con l’assegno calcolato interamente con il sistema contributivo, sarà molto complicato raggiungere.

Ecco perché bisogna iniziare fin da subito a cercare un modo per aumentare la pensione futura, con la soluzione più consigliata che prevede l’adesione a un fondo per la pensione integrativa in modo da assicurarsi una seconda entrata che, sommata alla prima, potrebbe essere sufficiente per arrivare a 2.000 euro anche con meno contributi e stipendi non particolarmente elevati.

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