Tutto pronto per l’aumento delle pensioni: a ottobre scatta la rivalutazione anticipata, mentre a novembre è atteso il conguaglio dello 0,2%.
È tutto pronto per l’aumento delle pensioni in programma il prossimo ottobre: con il cedolino in arrivo tra sabato 1 (per coloro che hanno l’accredito in posta) e lunedì 3 (per chi invece ha preferito il pagamento su conto corrente bancario) verrà infatti anticipata la rivalutazione in programma a inizio 2023, il che garantirà un incremento dell’assegno del 2% da qui a fine anno.
A stabilirlo è il decreto Aiuti bis, con il quale è stato deciso che da ottobre a dicembre, tredicesima compresa, le pensioni dovranno aumentare del 2% così da contrastare la perdita del potere d’acquisto dovuta all’inflazione.
Va detto che sulla pensione di ottobre scatterà solamente una rivalutazione parziale: secondo le stime, infatti, il tasso d’inflazione che verrà accertato per il 2022 sarà pari, o appena superiore, all’8%. Per il momento, però, il tasso che verrà applicato sugli assegni sarà del 2%, mentre per la restante parte si dovrà attendere l’inizio del prossimo anno, quando per gli assegni ci saranno aumenti a tre cifre.
Lo stesso decreto Aiuti bis ha inoltre anticipato il conguaglio della rivalutazione attuata a inizio 2021. Rispetto a un tasso applicato dell’1,7%, infatti, il tasso definitivo accertato è stato dell’1,9%. L’assegno dovrà essere aumentato dunque di un ulteriore 0,2%, ma per il conguaglio - nonché per il pagamento degli arretrati - bisognerà attendere la pensione pagata a novembre.
Il prossimo mese, dunque, ci sarà solamente l’aumento del 2% che d’altronde non riguarderà tutti: l’incremento anticipato, infatti, vale solamente per coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 35 mila euro, ossia per le pensioni d’importo lordo non superiore a 2.692 euro.
Di quanto sarà più alta la pensione di ottobre
Con la pensione di ottobre, quindi, scatterà l’aumento tanto atteso dai pensionati, i quali in questi mesi hanno dovuto fare i conti con la perdita del potere d’acquisto dell’assegno dovuta all’impennata dell’inflazione.
Va detto, però, che non bisogna aspettarsi grandi cifre. Anche perché i valori che vedremo di seguito sono da considerare al lordo; la cifra che entrerà nelle tasche del pensionato, quindi, sarà persino più bassa.
Calcolare di quanto aumenta la pensione di ottobre è molto semplice: d’altronde il decreto Aiuti bis, precisamente nell’articolo 21, si limita a stabilire che tutte le pensioni d’importo lordo inferiore a 2.692 euro hanno diritto a una rivalutazione del 2% per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre, più la tredicesima 2022.
Di fatto, basta applicare tale percentuale all’importo percepito per capire quanto spetta.
Ad esempio, per una pensione minima di circa 524 euro l’aumento è di appena 11 euro, 44 euro complessivi se si tiene conto anche della tredicesima. Per una pensione di 1.000 euro, invece, l’aumento è di 20 euro, 80 euro per tutto il periodo di riferimento.
Sui 1.500 euro l’aumento è di 30 euro al mese, 120 euro complessivi, mentre per una da 2.000 euro l’incremento è di 40 euro al mese, 160 euro considerando anche la tredicesima di fine anno.
Infine, per chi prende una pensione pari esattamente a 2.692 euro lordi, l’importo riconosciuto sarà appena superiore a 50 euro, arrivando così a una sorta di bonus 200 euro se considerata complessivamente.
Ricordiamo che su tali importi vanno applicate le tasse, eccetto che per coloro che si trovano al di sotto della no tax area: sotto gli 8.500 euro l’anno, quindi poco più di 650 euro al mese, l’aumento lordo equivale a quanto effettivamente ci si ritroverà sul cedolino.
Di quanto sarà più alta la pensione a novembre
Nel mese di novembre, invece, la pensione verrà aumentata di un ulteriore 0,2% e nel contempo ai pensionati verranno riconosciuti gli arretrati per le mensilità che vanno da gennaio a ottobre 2022.
Questo perché viene adottato il tasso di rivalutazione definitivo accertato per il 2021, pari all’1,9%; inizialmente, infatti, l’Inps ha applicato un tasso dell’1,7%, rimandando a inizio 2023 un eventuale conguaglio.
Ebbene, il decreto Aiuti bis è intervenuto anticipando anche questo passaggio, il quale verrà effettuato a novembre 2022. Va detto che si tratterà di aumenti ancora meno rilevanti: uno 0,2% in più su una pensione minima equivale a circa 1 euro, mentre su una pensione di 2.000 euro si parla di 4 euro.
Il fatto che nel contempo saranno riconosciuti 10 mesi di arretrati contribuirà a rendere tale aumento più percettibile, in quanto sul cedolino di novembre ci si ritroverà con qualche decina di euro in più.
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