Pensioni minime, quale aumento nel 2025? Mentre si discute su come modificare la legge di Bilancio, questi pensionati riceveranno sicuramente un incremento di 135 euro.
In Parlamento si continua a discutere dell’aumento delle pensioni di importo inferiore al minimo fissato dalla manovra. La legge di Bilancio 2025, infatti, per il momento conferma solo parzialmente l’incremento straordinario per le pensioni minime, con l’aumento che alle condizioni attuali rischia di essere di appena 2 euro rispetto allo scorso anno.
Nel frattempo sono stati proposti diversi emendamenti con l’obiettivo di mantenere perlomeno la rivalutazione straordinaria del 2,7% come nel 2024 (anziché del 2,2% come invece potrebbe essere): in tal caso l’importo massimo della pensione minima, considerando anche la rivalutazione sulla base del costo della vita pari allo 0,8%, salirebbe di 8 euro rispetto all’anno scorso.
Tuttavia, ci sono pensionati che nel 2025 godranno di un aumento della minima molto più consistente: ci riferiamo a coloro che il prossimo anno raggiungeranno il requisito economico per godere del cosiddetto incremento al milione, la misura voluta dal governo Berlusconi nel lontano 2001 allo scopo di riconoscere ai pensionati più avanti con l’età, e con un reddito molto basso, un aumento fino al “milione delle vecchie lire”, oggi rimasto ma trasformato in euro ovviamente.
A tal proposito, considerando il nuovo importo della pensione minima per effetto della rivalutazione dello 0,8% da poco ufficializzata dall’Istat, che porta il valore a raggiungere la soglia di 603,39 euro.
Cos’è l’incremento al milione
L’incremento al milione (chiamato così perché consentiva ai trattamenti previdenziali, come pure assistenziali, di raggiungere quota 1 milione delle vecchie lire) è stato introdotto dall’articolo 38 della legge n. 448 del 2001 con l’obiettivo di garantire un supporto maggiore rispetto a quello riconosciuto dall’integrazione al trattamento minimo (ossia quella misura che consente di raggiungere la soglia minima di pensione) per coloro che si trovano in una situazione economica di difficoltà.
Consiste in una maggiorazione dell’importo che se riconosciuta su un trattamento previdenziale (spetta anche su Assegno sociale e pensione per invalidi civili al 100%) ha un importo fisso di circa 135 euro al mese, 136,44 euro per la precisione.
A chi spetta l’incremento al milione
Per avere diritto a questa maggiorazione serve essere titolari di una pensione di importo inferiore al minimo, quindi sotto i 603,39 euro nel 2025. Ed è bene specificare che non necessariamente bisogna beneficiare dell’integrazione al trattamento minimo per goderne, misura che ricordiamo essere riservata a coloro che hanno almeno un contributo settimanale versato prima del 31 dicembre 1995 (nel regime cosiddetto retributivo).
Prendiamo come esempio due pensionati, uno che prende 500 euro di pensione più 98,61 euro di trattamento integrativo e l’altro che con lo stesso importo non gode di nessuna maggiorazione dal momento che rientra interamente nel sistema contributivo.
Entrambi hanno diritto a 136,44 euro di incremento al milione, con il primo che quindi salirà a 739,83 euro, mentre il secondo a 636,44 euro.
Va detto poi che per coloro che hanno una pensione superiore a 603,39 euro ma inferiore a 739,83 euro, l’incremento spetta comunque ma in misura parziale. Attraverso la formula che trovate di seguito, infatti, viene assicurata una integrazione tale da permettere comunque il raggiungimento dei 739,83 euro mensili:
739,83 - Importo della pensione
Per avere diritto all’incremento al milione bisogna però stare al di sotto di determinate soglie reddituali, considerando anche altre entrate del pensionato. Quest’anno le soglie entro cui stare sono le seguenti:
- reddito individuale del richiedente: 9.555,65 euro;
- reddito coniugale (se il richiedente risulta sposato): 16.502,98 euro.
Resta da capire quali sono le nuove soglie che verranno ufficializzate.
Incremento al milione nel 2025 solo per chi è nato in questi anni
L’incremento al milione è inoltre riservato solamente a coloro che hanno raggiunto una certa età. Nel caso dei pensionati il limite è fissato a 70 anni, con la possibilità però di ridurlo di 12 mesi ogni 5 anni di contribuzione. Per chi ad esempio è andato in pensione con 20 anni di contributi, l’incremento spetta già a 66 anni.
In ogni caso comunque non spetta sotto i 65 anni, eccetto per coloro che ne godono sulla pensione di inabilità civile per i quali viene riconosciuta già al compimento dei 18 anni.
Quindi, considerando che l’incremento al milione spetta anche nel 2025, il prossimo anno verrà riconosciuto per la prima volta ai nati nel periodo compreso tra il 1954 e il 1959.
Attenzione però, l’aumento non è automatico: è il titolare di pensione a doverne fare richiesta, rivolgendosi a un patronato o in alternativa attraverso il servizio “consulente digitale delle pensioni” disponibile nell’area personale MyInps.
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