Legge di Bilancio 2020: congelati i risparmi di Quota 100, saranno utilizzati solo dopo aver verificato il sottoutilizzo della misura. Ma non ci saranno ripercussioni per i lavoratori.
Non c’è pace per le pensioni, specialmente per Quota 100.
Adesso che il quadro per il 2020 appare definito - con novità come la proroga di Opzione Donna e dell’Ape Sociale, o la piccola rivalutazione delle pensioni in Legge di Bilancio - ecco che sembra tornare in discussione il futuro di Quota 100.
Di Quota 100, la misura introdotta dal Governo Lega-M5S per dare più flessibilità in uscita ai lavoratori, si è parlato molto nelle ultime settimane, con il nuovo Esecutivo che ha effettivamente preso in considerazione l’idea di sospendere la misura con due anni di anticipo (la scadenza è fissata al 31 dicembre 2021).
Specialmente da parte di Italia Viva (Matteo Renzi) non c’è particolare entusiasmo - volendo utilizzare un eufemismo - nei confronti di Quota 100, così come tra gli esponenti del Partito Democratico. Tuttavia, dopo un’attenta valutazione si è deciso di continuare con Quota 100 vista l’importanza di non cambiare ogni anno le regole per l’accesso alla pensione.
Sono state respinte, almeno per il momento (ricordiamo che con il passaggio in Parlamento saranno applicate delle modifiche alla manovra finanziaria), tutte le ipotesi di modifica di Quota 100, come ad esempio quella che puntava all’allungamento della durata delle finestre mobili.
Ebbene, quando sembrava non ci fossero più novità per Quota 100 ecco spuntare una clausola di salvaguardia nella Legge di Bilancio che va a “congelare” le risorse di questa misura. O almeno questo è quello che si evince dalla lettura sommaria di alcuni articoli pubblicati nelle ultime ore; da un’analisi più approfondita, invece, emerge che ad essere congelate sono alcune delle risorse utilizzate nella manovra finanziaria legate - ma non troppo - al funzionamento di Quota 100.
Quota 100 congelata dalla Legge di Bilancio 2020? Ecco cosa c’è di vero
È vero che nella Legge di Bilancio 2020 è stata introdotta una clausola inerente a Quota 100; uno strumento voluto dal MEF per rassicurare l’UE riguardo alla tenuta dei conti.
Ma le risorse congelate non saranno quelle necessarie ai fini dell’operatività di Quota 100, bensì i risparmi generati dall’accesso limitato a questa misura.
Ricordiamo, infatti, che le previsioni fatte nella Legge di Bilancio 2019 erano molto più espansive rispetto ai numeri reali di Quota 100 e questo sta generando un risparmio importante. Al momento le domande pervenute all’Inps sono circa 190.000 e molto probabilmente si arriverà a 200.000 entro la fine dell’anno: numeri inferiori alle attese, per un risparmio annuo di circa un miliardo di euro.
Questo risparmio, però, prima di poter essere utilizzato in Legge di Bilancio 2020 per l’approvazione di altre misure dovrà essere verificato, come fatto notare da Bruxelles. È per questo che per tranquillizzare l’Europa il Ministro Gualtieri ha deciso di “congelare temporaneamente la spesa relativa a Quota 100 equivalente alla differenza tra le stime prudenti sugli anni 2020-2022 e gli effettivi risparmi”.
Una clausola salva conti che servirà per verificare quanto effettivamente si risparmierà da Quota 100; le risorse congelate potranno poi essere rilasciate solo a metà del prossimo anno, quando in sede di assestamento di bilancio si sarà verificato se effettivamente c’è stato un sottoutilizzo.
Niente quindi che andrà a precludere il funzionamento di Quota 100 nei prossimi due anni; come spiegato da Gualtieri nella lettera di chiarimento destinata all’Europa, infatti, il Governo ritiene che “cambiamenti frequenti nelle regole per la pensione anticipata possano essere dannosi”, quindi la sperimentazione di Quota 100 resterà in vigore comunque fino al 2021.
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