Pensioni, sai dopo quanti anni recuperi tutti i soldi che hai versato? Le tabelle

Simone Micocci

12 Agosto 2024 - 10:21

Ti sei mai chiesto per quanti anni devi prendere la pensione per poter recuperare tutti i contributi versati? Ecco la risposta.

Pensioni, sai dopo quanti anni recuperi tutti i soldi che hai versato? Le tabelle

Durante la propria carriera una parte dello stipendio se ne va in contributi: d’altronde, non c’è solamente la quota di contributi a carico del lavoratore, ma anche quella fuori busta paga che grava sull’azienda.

Un 33% dello stipendio lordo che dopo anni e anni di lavoro rappresenta un tesoretto importante e utile per assicurarsi una pensione. La domanda che ci siamo posti però è: dopo quanti anni di pensione si recuperano i soldi versati in carriera? Abbiamo già visto come sia importante assicurarsi il diritto alla pensione al fine di non perdere quanto versato a titolo contributivo; qui vogliamo concentrarci nel rispondere a quanto di fatto rende “l’investimento” sostenuto.

Un’analisi che condurremo tenendo esclusivamente conto delle regole per il calcolo contributivo della pensione, utilizzate per tutti i periodi successivi al 1° gennaio 1996 e pertanto il metodo di riferimento per tutti coloro che andranno in pensione nei prossimi anni.

Informazioni che volendo potrete approfondire nel nostro corso dedicato alla pianificazione della pensione, al quale potete iscrivervi cliccando qui.

Come funziona il calcolo della pensione

Già nella nostra introduzione abbiamo dato accenno di quanti sono i contributi che se ne vanno ai fini della pensione. L’aliquota Ivs per i lavoratori dipendenti è pari al 33%, di cui il 9,19% viene sottratto direttamente in busta paga mentre la quota restante è totalmente a carico dell’azienda.

Una cifra importante: senza l’obbligo di dover versare i contributi lo stipendio percepito sarebbe molto più alto. Ma come abbiamo già avuto modo di spiegare, si tratta di un passaggio obbligato, necessario per pagare non solo le pensioni di domani ma anche quelle attuali.

Ebbene, questo 33% come si trasforma in pensione? L’intero tesoretto viene accumulato nel cosiddetto montante contributivo e rivalutato per renderlo adeguato al costo della vita, dopodiché in base all’età in cui si va in pensione viene applicato un coefficiente di trasformazione che appunto lo tramuta in importo della pensione.

Oggi i coefficienti di trasformazione applicati sono i seguenti:

EtàCoefficienti di trasformazione 2023-2024
57 4,270
58 4,378
59 4,493
60 4,615
61 4,744
62 4,882
63 5,028
64 5,184
65 5,352
66 5,531
67 5,723
68 5,931
69 6,154
70 6,395
71 6,655

Dopo quanti anni recuperi quanto hai versato di contributi?

Di fatto, una volta quantificato l’ammontare dei contributi versati in carriera e individuato l’importo della pensione è semplice rispondere alla domanda di apertura.

Prendiamo ad esempio dei lavoratori che vanno in pensione a 67 anni con 20 anni di contributi.

Stipendio medio (€) Contributi versati ogni anno (€) Contributi versati in totale (€) Pensione annua (€) Anni di pensione per recupero soldi versati
10.000 3.300 66.000 3.777,18 17,47
15.000 4.950 99.000 5.665,77 17,47
20.000 6.600 132.000 7.554,36 17,47
25.000 8.250 165.000 9.442,95 17,47
30.000 9.900 198.000 11.331,54 17,47
35.000 11.550 231.000 13.220,13 17,47
40.000 13.200 264.000 15.108,72 17,47
45.000 14.850 297.000 16.997,31 17,47
50.000 16.500 330.000 18.885,90 17,47
55.000 18.150 363.000 20.774,49 17,47
60.000 19.800 396.000 22.663,08 17,47

C’è una costante quindi: per recuperare quanto versato bisogna aspettare poco più di 17 anni.

Questo valore non cambia neppure se gli anni di contributi aumentano (o diminuiscono):

Stipendio medio (€) Contributi versati ogni anno (€) Contributi versati in totale (€) Pensione annua (€) Anni di pensione per recupero soldi versati
10.000 3.300 99.000 5.666,77 17,47
15.000 4.950 148.500 8.500,15 17,47
20.000 6.600 198.000 11.333,54 17,47
25.000 8.250 247.500 14.166,92 17,47
30.000 9.900 297.000 17.000,31 17,47
35.000 11.550 346.500 19.833,69 17,47
40.000 13.200 396.000 22.667,08 17,47
45.000 14.850 445.500 25.500,46 17,47
50.000 16.500 495.000 28.333,85 17,47
55.000 18.150 544.500 31.167,23 17,47
60.000 19.800 594.000 34.000,62 17,47

Da cosa dipende allora? Ovviamente dal coefficiente di trasformazione utilizzato. Facciamo un esempio con 20.000 euro di stipendio medio percepito in 30 anni di lavoro (con montante contributivo quindi pari a 198.000 euro) e vediamo quanto “frutta” di pensione e dopo quanti anni si ripaga l’investimento sostenuto.

Età Coefficienti di trasformazione 2023-2024 (%) Pensione annua Anni di pensione per recupero soldi versati
57 4,270 8.454,60 23,42
58 4,378 8.668,44 22,84
59 4,493 8.896,14 22,26
60 4,615 9.137,70 21,67
61 4,744 9.393,12 21,08
62 4,882 9.666,36 20,48
63 5,028 9.955,44 19,89
64 5,184 10.264,32 19,29
65 5,352 10.596,96 18,68
66 5,531 10.951,38 18,08
67 5,723 11.331,54 17,47
68 5,931 11.743,38 16,86
69 6,154 12.184,92 16,25
70 6,395 12.662,10 15,64
71 6,655 13.176,90 15,03

Più si ritarda l’accesso alla pensione, quindi, e meglio rende l’investimento, poco meno di 15 anni per chi aspetta i 71 anni di pensione (ad esempio ricorrendo all’opzione contributiva della pensione di vecchiaia). Andarci in anticipo, ad esempio a 57 anni (o prima), comporta il dover aspettare oltre 23 anni per recuperare quanto versato.

Ma da un rapido calcolo ne risulta che comunque conviene anticipare l’accesso alla pensione. Chi smette di lavorare a 60 anni, ad esempio, arriva a “pari” con l’Inps poco prima del compimento degli 82 anni. Chi ci va a 70 anni, invece, dopo gli 85 anni.

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