Si continuano a spostare risorse dall’economia reale alle Borse, dal mondo delle imprese a quello della finanza.
L’ubriacatura mercatista continua, con un nuovo assalto alla Previdenza che stavolta prende di mira l’impiego del TFR, il Trattamento di Fine Rapporto o liquidazione, che è sostanzialmente pari ad una mensilità per ogni anno di lavoro: è una “anomalia” tutta italiana, si dice.
Sono risorse che vanno dirottate alla gestione dei Fondi pensionistici che stentano sempre di più ad arricchire la loro base di associati.
Fin qui, questa cosiddetta Terza gamba del sistema previdenziale, che si è aggiunta al sistema pensionistico pubblico obbligatorio ed alle assicurazioni private sulla vita che consentono un riscatto del capitale ovvero una rendita su quanto accumulato, è stato un buco nell’acqua. [...]
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