Pensioni di invalidità: per la Corte Costituzionale l’importo è troppo basso e va aumentato. Cosa succede adesso? Necessario l’intervento del Parlamento.
Pensioni di invalidità: la sentenza della Corte Costituzionale cambia tutto.
Era attesa da giorni e alla fine ha decretato la vittoria di coloro che da tempo chiedevano un aumento degli assegni riconosciuti agli invalidi civili (con percentuale al 100%); nella giornata di ieri, infatti, la Corte Costituzionale ha accertato la violazione dell’articolo 38 della Costituzione - dove viene garantito il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale da parte dello Stato in favore degli invalidi civili - che oggi è pari a 285,66 euro.
Un importo considerato inadeguato per vivere una vita dignitosa, tant’è che secondo la Corte Costituzionale l’importo della pensione di invalidità dovrà essere aumentato secondo il cosiddetto “incremento al milione”, fino ad un importo di 516,46€.
Cosa succederà adesso? A tal proposito, il presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (FISH), Vincenzo Falabella, ha dichiarato che sarà compito delle associazioni e federazioni di categoria lavorare affinché “quanto sancito dalla Consulta venga attuato dal Governo il prima possibile in un’ottica di un sistema di inclusione sociale pari opportunità”.
La sentenza della Corte Costituzionale è vincolante per il Governo, ma non va direttamente a cambiare l’importo della pensione di invalidità. Servirà, infatti, una legge che andrà a modificare gli importi dell’assegno ordinario di invalidità secondo le indicazioni della Corte Costituzionale affinché le pensioni possano aumentare fino alla suddetta soglia dei 516,46€.
Pensioni di invalidità incostituzionali: cosa succede adesso?
Come prima cosa è bene sottolineare che quanto stabilito dalla Corte Costituzionale riguarda solamente l’assegno ordinario per gli invalidi totali, quindi per coloro che sono pienamente inabili al lavoro.
Quindi, l’importo che dovrà essere aumentato, fino a 516,46€, è quello riconosciuto agli invalidi civili con percentuale al 100% con limite di reddito inferiore a 16.982,49€, per i quali oggi viene riconosciuto un assegno mensile del valore di 285,66€.
Come anticipato, però, la sentenza della Corte Costituzionale non si applica direttamente in quanto servirà approvare una nuova legge che andrà ad incrementare l’importo delle pensioni di invalidità. Sarà compito del Parlamento farlo, con le tempistiche che non sono ancora note.
In ogni caso sarà opportuno farlo il prima possibile, anche perché nel frattempo eventuali ricorsi presentati dagli invalidi civili totali che chiedono un incremento dell’importo dell’assegno verrebbero accolti dai giudici.
A tal proposito, occasione per l’aumento delle pensioni di invalidità potrebbe essere quella offerta dalla prossima Legge di Bilancio 2021; difficile che il Governo vada oltre a questa data anche perché nei giorni scorsi lo stesso Presidente del Consiglio si è detto pronto ad intervenire a riguardo.
Nel dettaglio, Giuseppe Conte - che ha tenuto per sé la delega sulle disabilità - ha confermato il suo interesse ad adeguarsi il prima possibile a quanto eventualmente sarebbe stato previsto dalla Corte Costituzionale, promettendo un aumento delle pensioni di invalidità in tempi brevi.
Attendiamo, quindi, che Governo e Parlamento intervengano in tal senso per poter parlare fattivamente di aumento delle pensioni di invalidità. Prima di concludere è comunque importante ricordare che di regola l’efficacia delle sentenze di accoglimento è irretroattiva: quindi quanto stabilito dalla Consulta andrà ad incidere solo sui rapporti che nasceranno da quel momento in poi.
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