Di quanto aumenta davvero la pensione d’invalidità? Ecco perché l’importo potrebbe superare i 650 euro.
Pensioni: cosa aspettarsi per gli assegni di invalidità civile riconosciuti agli inabili al 100%? C’è molta incertezza riguardo a cosa succederà alle pensioni d’invalidità dopo che la Corte Costituzionale ha esteso anche a coloro che hanno compiuto 18 anni la possibilità di beneficiare dell’incremento al milione.
Una prima dotazione per procedere con l’aumento delle pensioni d’invalidità è stata stanziata con la conversione in legge del Decreto Rilancio: 46 milioni di euro, che tuttavia non appaiono sufficienti per procedere ad un incremento strutturale degli assegni. Ecco perché ulteriori risorse dovrebbero arrivare dal Decreto Agosto, grazie al quale il fondo previsto dal Decreto Rilancio dovrebbe essere incrementato a tal punto da arrivare ad una cifra che si stima di 1 miliardo e mezzo di euro.
Ad oggi non è ancora chiaro quando scatteranno gli aumenti delle pensioni d’invalidità; una volta approvato il Decreto Agosto, infatti, dovrà esserci anche una circolare apposita INPS con la quale saranno indicati i criteri per beneficiare dell’aumento delle pensioni. In ogni caso l’aumento dovrebbe avere decorrenza dal 1° agosto 2020, quindi una volta che questa novità sarà operativa ci dovrebbe essere anche il riconoscimento degli arretrati.
Ma c’è un tema su cui è bene fare chiarezza: l’importo dell’aumento. Ci sono testate giornalistiche, tra le più importanti in Italia, che non concordano sulla misura dell’incremento, fornendo due importi differenti. C’è chi ritiene, infatti, che la pensione d’invalidità sarà aumentata fino a 516,46€ e chi invece è convinto che grazie all’incremento si supererà la soglia dei 650,00€. Perché questa differenza di vedute? Proviamo a fare chiarezza.
Pensioni d’invalidità: cosa ha deciso la Corte Costituzionale?
Fin dalle prime ore successive alla sentenza con cui la Corte Costituzionale ha definito incostituzionale l’importo delle pensioni d’invalidità (oggi pari a 286,81 euro), si è parlato di un aumento a 516,46€.
Tuttavia con la pubblicazione del testo della sentenza n. 152 del 2020 ne risulta che l’aumento in realtà potrebbe essere più elevato di quello annunciato.
Questo perché la Consulta ha riconosciuto l’illegittimità dell’articolo 38, comma 4, della legge 448 del 2001, ove è previsto il cosiddetto incremento al milione esclusivamente per gli inabili totali che abbiano raggiunto l’età di 60 anni.
Secondo i giudici la parte che limita agli Over 60 la possibilità di beneficiare dell’incremento al milione è incostituzionale, poiché le minorazioni fisio-psichiche tali da importare un’invalidità totale non sono differenti nella fase anagrafica compresa tra i 18 e i 59 anni, in quanto “la limitazione discende, a monte, da una condizione patologica intrinseca e non dal fisiologico e sopravvenuto invecchiamento”.
Per questo motivo il soggetto totalmente invalido di età inferiore ai 60 anni che si trova in una situazione di totale inabilità lavorativa merita lo stesso livello di tutela.
Pensioni d’invalidità: di quanto aumentano gli assegni?
Visto quanto appena detto, ne consegue che agli inabili totali che non superano i limiti reddituali indicati dall’articolo 38 - comma 5 - della legge 448/2001 deve spettare un incremento della pensione - pari a quanto stabilito dal comma 4 della stessa disposizione - indipendentemente dall’età anagrafica.
“A quanto stabilito dal comma 4”; questo significa che effettivamente la pensione d’invalidità dovrà godere di un incremento fino a 651,51 euro (importo dell’incremento al milione nel 2020) per tredici mensilità, e non a 516,46€ come invece si credeva fino ad oggi. E l’incremento spetterebbe a coloro che rientrano nelle seguenti soglie reddituali: 8.469,63 euro per il pensionato solo e 14.447,42 euro per il pensionato coniugato.
Stando al testo della sentenza della Corte Costituzionale, quindi, l’aumento delle pensioni d’invalidità dovrebbe superare i 650€; per qualsiasi conferma, comunque, dovremo attendere le decisioni del Governo a riguardo, nonché le risorse che effettivamente saranno stanziate per provvedere all’incremento.
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