Pensioni, dalla nuova riforma Irpef un aumento fino a 100 euro al mese (ma solo per i più ricchi).
Come abbiamo avuto modo di spiegare, a maggio non sono attesi ulteriori aumenti delle pensioni dopo che nei mesi scorsi sono scattati quelli riconosciuti in seguito alla rivalutazione (il meccanismo con cui l’assegno viene adeguato al costo della vita) e della revisione delle aliquote Irpef con il quale è scattato un risparmio annuo fino a un massimo di 260 euro.
Per i prossimi aumenti delle pensioni bisogna attendere luglio (con l’arrivo della quattordicesima) e agosto (con l’eventuale rimborso del credito Irpef risultato dalla dichiarazione dei redditi), dopodiché l’attesa è tutta per il prossimo anno quando oltre alla nuova rivalutazione (con tasso presunto dell’1,6%) potrebbe esserci una nuova riforma fiscale.
Risorse permettendo, infatti, il governo starebbe lavorando a un’ulteriore semplificazione di scaglioni e aliquote Irpef, questa volta però concentrandosi sui redditi più alti, i quali sono stati esclusi dall’ultima riforma. Per quanto il taglio dell’Irpef, con il quale l’aliquota del secondo scaglione è passata dal 25% al 23%, comporti un vantaggio per tutti i redditi superiori a 15 mila euro, infatti, il legislatore ha stabilito che sopra i 50 mila non c’è nessun aumento (e pertanto sono state ridotte le detrazioni spettanti).
A tal proposito, secondo le prime stime che circolano in queste settimane sulla base delle opzioni sulle quali starebbe lavorando il ministero del Lavoro, risulta che dalla nuova Irpef potrebbe risultarne un aumento anche di 100 euro al mese sulla pensione, ma appunto solo per chi si trova al di sopra di una certa soglia (che vi anticipiamo essere molto alta).
Le ipotesi per la riforma Irpef (con vantaggi anche sulle pensioni)
Attualmente sulle pensioni è applicata una ritenuta Irpef più conveniente rispetto allo scorso anno, in quanto sulla parte di assegno compresa tra i 15 mila e i 28 mila euro annui viene applicata un’aliquota del 23% anziché del 25%.
Ne risultano i seguenti aumenti:
Importo pensione | Risparmio mensile Irpef tra il 2023 e il 2024 | Risparmio annuo Irpef tra il 2023 e il 2024 |
---|---|---|
Fino a 15 mila euro | --- | --- |
15.600 | 1 euro | 12 euro |
18.200 | 5,33 euro | 64 euro |
20.800 | 9,66 euro | 116 euro |
23.400 | 14 euro | 168 euro |
26.000 | 18,33 euro | 220 euro |
28.000 euro e superiori | 21,66 euro | 260 euro |
Va detto che a oggi non è certa la conferma delle nuove aliquote anche nel 2025, in quanto il governo dovrà reperire le risorse per andare avanti con la riforma fiscale che almeno nelle intenzioni dovrebbe portare anche a una nuova revisione dell’Irpef.
Come spiegato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, si sta ragionando sulla possibilità di estendere lo scaglione che va da 28 mila a 50 mila euro fino a 55 mila euro. Un’operazione che da sola garantirebbe un aumento fino a 660 euro l’anno a coloro che hanno una pensione annua di importo compreso tra i 50 mila e i 55 mila euro lordi.
Ma non è tutto, perché è in valutazione anche la possibilità di ridurre l’aliquota applicata in questo scaglione, oggi del 35%. Potrebbe scendere al 34%, garantendo così un aumento fino a 933 euro (sempre per chi ha una pensione di 55 mila euro lordi), oppure persino al 33%. In tal caso l’aumento massimo sarebbe di 1.200 euro, 100 euro in più al mese rispetto a oggi.
E come si può vedere dalla tabella successiva vantaggi ci sarebbero anche sopra i 28.000 euro di pensione, poiché ai 260 euro l’anno riconosciuti attualmente si aggiungerà un ulteriore risparmio: 140 euro l’anno per chi prende 35 mila euro di pensione, 240 euro con 40 mila euro.
Stipendio | Aliquota 23% per scaglione dai 15 mila ai 28 mila euro | Aliquota al 35% per lo scaglione dai 28 mila ai 55 mila euro | Aliquota al 34% per lo scaglione dai 28 mila ai 55 mila euro | Aliquota al 33% per lo scaglione dai 28 mila ai 55 mila euro |
---|---|---|---|---|
Fino a 15.000 euro | --- | --- | --- | --- |
20.000 euro | 100 euro | --- | --- | --- |
23.000 euro | 160 euro | --- | --- | --- |
25.000 euro | 200 euro | --- | --- | --- |
28.000 euro | 260 euro | --- | --- | --- |
30.000 euro | 260 euro | --- | 20 euro | 40 euro |
35 mila euro | 260 euro | --- | 70 euro | 140 euro |
40 mila euro | 260 euro | --- | 120 euro | 240 euro |
45 mila euro | 260 euro | --- | 170 euro | 340 euro |
50 mila euro | 260 euro | --- | 220 euro | 440 euro |
55 mila euro | --- | 660 euro | 930 euro | 1.200 euro |
E le pensioni più basse?
A beneficiare del taglio Irpef non sarebbero però le pensioni sotto i 28 mila euro. Una vera e propria beffa per chi prende meno (e che per questo motivo va detto versa anche meno imposte), i quali hanno beneficiato già di vantaggi minimi dalla riforma dell’Irpef autorizzata per il 2024.
Una riforma che ha escluso persino coloro che prendono una pensione inferiore a 15 mila e che ovviamente storceranno la bocca nel leggere le anticipazioni per il 2025.
© RIPRODUZIONE RISERVATA