Pensioni, sondaggio: cosa dovrebbe fare il Governo?

Antonio Cosenza

01/02/2020

Riforma delle pensioni: cosa ti aspetti dal Governo? Ecco un sondaggio dove poter esprimere le proprie opinioni in merito.

Pensioni, sondaggio: cosa dovrebbe fare il Governo?

Riforma delle pensioni, parola ai cittadini: ecco un sondaggio dove potrete indicare quelle che per voi devono essere le priorità sulle quali il Governo dovrà porre la maggior attenzione nei prossimi mesi.

Come noto ci aspetta un lungo percorso che dovrebbe portare al superamento della riforma pensioni attuata dalla Fornero nel 2011. Al tavolo delle trattative prenderanno parte sindacati, istituzioni ed esperti, ma con questo sondaggio sulle pensioni noi di Money.it abbiamo voluto chiedere un parere anche ai lavoratori.

Un sondaggio fatto di una sola domanda e potete esprimere una sola preferenza: sarete voi, almeno questa volta, ad indicare cosa dovrebbe fare secondo voi il Governo sul fronte pensioni, specificando quali dovrebbero essere le priorità della maggioranza.

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Il sondaggio chiuderà tra una settimana, quando scopriremo qual è il pensiero dei lavoratori rispetto alla riforma delle pensioni che il Governo intende attuare nel più breve tempo possibile, probabilmente già con la Legge di Bilancio 2021.

Riforma delle pensioni: cosa c’è da sapere

Ricordiamo che i temi su cui il Governo ha intenzione di lavorare sono diversi (qui un approfondimento). L’intenzione primaria è quella di prevedere misure di flessibilità che consentano l’uscita anticipata dal lavoro: si parla ad esempio di Quota 102, così come di Quota 41 per tutti che consentirebbe ad ogni lavoratore di andare in pensione con 41 anni di contribuzione, indipendentemente dall’età anagrafica.

Tuttavia, tra sindacati e Governo sembrano esserci diversi motivi di contrasto: uno di questi riguarda la previsione di penalizzazioni sull’assegno per coloro che decidono di anticipare l’accesso alla pensione. I sindacati non sono favorevoli a questa ipotesi, ma per il Governo sembra essere l’unica soluzione possibile per far sì che la riforma delle pensioni possa essere anche sostenibile per i conti pubblici.

Novità potrebbero esserci anche per gli importi delle pensioni. Da anni i sindacati chiedono un taglio delle tasse sugli assegni e questa sarà l’occasione per riparlarne, così come dell’estensione della quattordicesima per un numero maggiore di pensionati. Bisognerà pensare poi ad un nuovo sistema di rivalutazione degli assegni, visto che quello introdotto nel 2019 scadrà nel 2021 (insieme a Quota 100 che, molto probabilmente, non verrà confermata).

Ma ci sarà spazio anche per la pensione di garanzia, un insieme di meccanismi che dovrebbero limitare gli svantaggi per coloro che rientrano interamente nel regime contributivo per il calcolo della pensione. Interventi dovrebbero esserci anche per le donne, per le quali si parla di riconoscimento di un bonus contributivo per ogni figlio.

Il confronto andrà avanti almeno fino a settembre 2020, quando il Governo spera di aver sottoscritto un primo accordo con i sindacati così da inserirlo nella nota di aggiornamento al DEF. In questo modo la riforma delle pensioni farà parte della Legge di Bilancio 2020.

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