Elsa Fornero risponde a Matteo Salvini in merito all’aumento dell’età pensionabile.
Elsa Fornero, ex ministra del Lavoro per il governo Monti e autrice di una delle riforme più contestata della storia repubblicana, lancia l’allarme in merito alle ultime notizie sulle pensioni, quelle riguardanti l’aumento dell’età pensionabile a partire dal 2027.
Come abbiamo già avuto modo di raccontarvi, infatti, l’Istat ha registrato un incremento delle aspettative di vita, dopo i 65 anni, di ben 5 mesi. Questa variazione, dalla quale vanno sottratti i mesi andati persi durante il Covid, porterà a un aumento di 3 mesi per i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia e anticipata.
Una notizia che ha scosso coloro che hanno in programma di andare in pensione dopo il 2027, i quali rischiano di dover restare al lavoro per altri 3 mesi. Un problema che si ripercuote maggiormente su quei lavoratori che hanno già concordato un piano di uscita anticipata - ricorrendo agli “scivoli” ad esempio - con obiettivo però di andarci a 67 anni, per i quali c’è il rischio di dover stare 3 mesi senza pensione né indennità sostitutiva. I nuovi “esodati”, circa 44 mila persone secondo i dati presentati dai sindacati.
A riguardo, Matteo Salvini e tutta la Lega hanno rassicurato del fatto che l’aumento dell’età pensionabile, per quanto previsto dalla legge, non si farà. Un punto sulla quale tuttavia l’ex ministra del Lavoro appare categorica, lanciando un vero e proprio allarme. Secondo Fornero, infatti, le possibilità che il governo agisca per congelare questo aumento dell’età pensionabile sono alquanto remote, e ci sono circa 4 miliardi di motivi a sostegno della sua tesi.
Fornero sull’aumento dell’età pensionabile
Durante la sua tradizionale presenza al programma Di Martedì, in onda su La7, Elsa Fornero si è detta alquanto sorpresa per lo stupore generato dalle ultime dichiarazioni dell’Istat in merito alle aspettative di vita. Che ci fosse un programma un tale incremento, d’altronde, era cosa nota (d’altronde noi stessi lo avevamo anticipato qualche settimana fa).
“Mi stupisce che nessuno abbia avvisato il governo”, ha dichiarato Fornero. Basti pensare a quando solo qualche settimana fa l’Inps aggiornò i propri calcoli aggiungendo 3 mesi ai requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, generando diverse polemiche tanto che il Presidente Fava fu persino chiamato in Parlamento per rispondere di quanto successo.
Nonostante un meccanismo nato per dare sostegno alla spesa pensionistica, affinché non gravi troppo sulle casse dello Stato visto che vivere di più significherebbe anche più anni di pensione, c’è chi non si rassegna all’idea di un incremento dell’età pensionabile. Ovviamente Fornero fa riferimento a Matteo Salvini, il quale da anni pone come obiettivo principale il superamento della riforma da lei approvata nel 2011.
Salvini vuole bloccare l’aumento dell’età pensionabile? Fornero: «Non ce la farà»
Fornero parla di “chiodo fisso” di Matteo Salvini e lancia una sorta di appello agli altri ministri: “Si chiedano se è necessario fare tutto questo per accontentare il leader del Carroccio”. D’altronde, bloccare l’adeguamento delle speranze di vita costerebbe ben 4 miliardi di euro, una cifra che difficilmente il governo deciderà di limitare solamente al tema pensioni. D’altronde già in questi ultimi anni è stata data chiara indicazione del fatto che l’argomento “pensioni” non sia prioritario all’interno dell’Esecutivo: più che superare la legge Fornero, infatti, alcune misure sono andate in direzione opposta.
Semmai il governo potrà concentrarsi sul problema degli esodati, quelle 44 mila persone che hanno già programmato il pensionamento a 67 anni e attraverso le misure di scivolo previste oggi dalla normativa, vedi ad esempio l’isopensione, hanno concordato con l’azienda un piano di uscita. Fino a 67 anni questi hanno la garanzia di percepire un’indennità sostitutiva, ma cosa succederà nei 3 mesi successivi? Il rischio è che rimangano senza stipendio né pensione, ma questo - come spiegato da Fornero - è un aspetto più semplice su cui intervenire visto che si tratta di una platea circoscritta.
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