Perché annullano i voli: le ragioni del caos degli aeroporti

Giorgia Bonamoneta

22 Luglio 2022 - 19:25

Continuano i disagi negli aeroporti. L’estate 2022 sembra remare contro i viaggiatori. Ecco perché ogni giorno vengono annullati decine di voli.

Perché annullano i voli: le ragioni del caos degli aeroporti

Dall’inizio dell’estate è caos negli aeroporti. Sono diverse le compagnie aeree che ogni giorno sospendono uno o più voli, lasciando a terra migliaia di viaggiatori. Ma perché vengono annullati i voli? In molti casi la motivazione è la mancanza di personale in seguito ai licenziamenti durante i due anni della pandemia. Ora, senza più limiti negli spostamenti e con l’aumentare delle prenotazioni, il personale rimasto in servizio, tra piloti e assistenti di volo, si è dovuto sobbarcare un eccesso di lavoro.

La situazione non pare destinata a risolversi in tempi brevi, tanto che almeno fino alla fine dell’estate sono previsti forti disagi per tutti i vacanzieri e non che ogni giorno viaggiano utilizzando compagnie low cost. Sono infatti proprio compagnie come Ryanair e EasyJet quelle in difficoltà in questa estate 2022.

Ci sono poi delle compagnie aeree che non stanno reagendo con la stessa velocità di altre e che stanno quindi rinunciando a un numero maggiore di voli giornalieri. Infatti oltre al numero di licenziamenti nei due anni di pandemia, si è aggiunta anche la motivazione degli scioperi dei piloti e degli assistenti di volo che richiedono, in molti casi, condizioni contrattuali e salariali in linea con il contratto nazionale del trasporto aereo e in generale un aggiornamento rispetto al costo della vita.

Voli annullati e viaggiatori a terra: è caos negli aeroporti

Sognare un viaggio all’estero dopo due anni di pandemia è più che lecito, ma nell’estate 2022 niente è facile. Tra la crisi economica e la crisi climatica, che rende ogni meta estremamente calda, non si sentiva la mancanza dei voli cancellati. Quanto sta accadendo negli aeroporti era piuttosto prevedibile, ma la decisione di risparmiare delle compagnie aeree, dopo anni di pandemia, non ha permesso di arrivare preparati al boom di prenotazioni per l’estate.

Sono giorni di caos negli aeroporti, tra scioperi dei piloti e degli assistenti di volo, tra azioni legali delle associazioni dei consumatori e la rabbia di chi aveva già prenotato volo, hotel e attività. Non si contano più le giornate di fuoco - l’ultima il 17 luglio 2022 con lo sciopero di Ryanair- , non più una scomoda rarità, ma una quotidianità. A nulla sono valse le affermazioni dei vari enti per i consumatori che hanno definito lo sciopero e le iniziative dei piloti e degli assistenti di volo “atti ostili contro gli utenti”.

Voli annullati: i motivi della crisi

La causa comune della crisi dei voli si può far risalire ai grandi numeri dei licenziamenti durante il periodo della pandemia. Per due anni, con i voli in fermo o in forte diminuzione, le compagnie aeree hanno gestito il personale“ al ribasso”. Non solo non ci sono state nuove assunzioni, ma moltissimi hanno perso il proprio posto di lavoro.

Per alcune compagnie il boom di prenotazioni è stato del tutto inaspettato e non hanno avuto abbastanza tempo per cercare nuovi piloti e assistenti di volo. Dopotutto entrambi i ruoli non sono facilmente inseribili nel mondo del lavoro senza prima un periodo di prova. Per questo le compagnie hanno cercato di ricontattare gli ex dipendenti che per scelta etica e morale o perché avevano già trovato un nuovo impiego, in molti casi non hanno risposto alla chiama

Si aggiunge ai disagi anche necessità di riportare i contratti di lavoro delle compagnie, in particolare quelle low cost, agli standard dei contratti nazionali. Infatti in molti casi il basso numero di lavoratori è coinciso con un aumento delle ore di lavoro per i dipendenti e con la necessità di questi di vedersi riconosciuti gli sforzi. Da una parte poco personale, dall’altra gli scioperi dei piloti e degli assistenti di volo hanno comportato il massiccio annullamento dei voli e l’attuale crisi degli aeroporti.

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