Un sondaggio condotto tra analisti ed esperti di finanza ha indicato l’oro come il beneficiario di una vittoria di Trump. Perché puntare sui lingotti e a cosa fare attenzione?
Le elezioni Usa 2024 continuano a interessare gli investitori, ora più che mai con la corsa di Kamala Harris - molto probabile, ma non ancora ufficiale - al posto di Biden. Sarà l’oro l’asset vincente?
Le scommesse su cosa accadrà nei mercati finanziari quando la Casa Bianca avrà un nuovo inquilino restano maggiormente focalizzate sull’eventuale vittoria di Trump e proprio in questa ottica i lingotti potrebbero ricevere una spinta.
Secondo l’ultimo sondaggio Bloomberg Markets Live Pulse, infatti, l’oro rappresenta la migliore copertura per il portafoglio nel caso in cui Donald Trump diventi di nuovo presidente della prima potenza mondiale. Ecco perché.
L’oro in rally con Trump presidente? La risposta degli analisti
I sostenitori del metallo prezioso come rifugio sicuro in caso di rielezione di Trump hanno superato di due a uno quelli che hanno scelto il dollaro Usa tra i 480 intervistati d Bloomberg. Poco più del 60% degli interpellati vede infatti il biglietto verde indebolirsi nel caso in cui il candidato repubblicano si assicuri un altro mandato presidenziale.
Da ricordare che un indicatore Bloomberg del dollaro è scivolato di oltre il 10% mentre il prezzo spot dell’oro è aumentato di oltre il 50% durante i quattro anni di mandato di Trump.
La piattaforma di Trump che contempla tagli fiscali, dazi e regolamentazione più debole è considerata inflazionistica a Wall Street e potrebbe persino costringere la Federal Reserve ad aumentare di nuovo i tassi di interesse.
Secondo gli osservatori, un controllo repubblicano del Congresso darebbe a Trump maggiore margine di manovra nell’emanare politiche economiche radicali e potrebbe ulteriormente accendere il metallo prezioso mentre i prezzi si aggirano vicino ai massimi storici.
Gregory Shearer, analista di JPMorgan Chase, ha commentato: “l’oro si trova in una posizione privilegiata per un rally”. Le tensioni geopolitiche, il crescente deficit degli Stati Uniti, la diversificazione delle riserve bancarie e la copertura dell’inflazione hanno tutti spinto i prezzi dei lingotti verso l’alto. Questi fattori probabilmente perdureranno indipendentemente dall’esito delle elezioni, ma potrebbero essere ulteriormente amplificati in uno scenario di vittoria di Trump e di un’onda rossa, ha aggiunto.
Molti degli intervistati al sondaggio Bloomberg concordano: “Tutto quello che vedo sono gravi sconvolgimenti nei mercati e nel commercio, e rapidi aumenti del debito nazionale degli Stati Uniti”, hanno osservato.
Due terzi degli analisti interpellati si aspettano che la rielezione di Trump comprometta lo status del dollaro come valuta di riserva mondiale.
Kathryn Rooney Vera, responsabile della strategia di mercato presso StoneX Group, ha evidenziato che un secondo mandato di Trump potrebbe esacerbare l’abbandono del biglietto verde, poiché il settore privato si unirà alle banche centrali nella rotazione. “I portafogli dei clienti stanno aggiungendo partecipazioni in oro. Ci sono molte aspettative di un dollaro più debole. I fattori tecnici, strutturali e fondamentali sono tutti a sostegno dell’oro”, ha aggiunto.
La prospettiva di una vittoria di Trump potrebbe incentivare ulteriori acquisti di oro da parte delle banche centrali nonostante i prezzi elevati, poiché “un rapporto aspro tra Stati Uniti e Cina” le spinge a continuare a cercare alternative al dollaro, secondo Bernard Dahdah, analista della banca francese Natixis.
“Non mi sorprenderebbe se l’oro a 2.300 dollari e oltre diventasse la nuova normalità”, ha previsto.
Da notare, che il sondaggio MLIV Pulse è stato condotto dal 22 al 26 luglio tra i lettori di Bloomberg News terminal e online in tutto il mondo che hanno scelto di partecipare al sondaggio, e includeva gestori di portafoglio, economisti e investitori al dettaglio.
Per comprendere al meglio le logiche con cui è più opportuno investire, su Money.it Premium è disponibile un corso dedicato all’Analisi Tecnica.
Vittoria di Trump? Occhio al dollaro
Scommettere che il dollaro si indebolirà - e l’oro di conseguenza salirà - sotto Trump è un punto di vista controverso, poiché i principali economisti di Wall Street ritengono invece che un secondo mandato di Trump rafforzerà la valuta.
La sua propensione a imporre tariffe più severe sui partner commerciali degli Stati Uniti e a politiche fiscali che aumentino il deficit potrebbero interrompere i previsti tagli dei tassi di interesse della Fed, hanno osservato.
Gli intervistati di MLIV Pulse erano divisi sull’impatto che le politiche economiche di Trump avrebbero avuto sul dollaro. C’è chi ha visto un dollaro più debole indipendentemente dall’esito delle elezioni. Deficit elevati sostenuti e tassi di interesse più bassi spingeranno ulteriormente la de-dollarizzazione e daranno inizio a una crisi del debito sovrano. Sarà lo stesso se vincesse Kamala Harris, secondo alcune valutazioni.
Il dollaro e i titoli del Tesoro Usa sono spesso visti come asset rifugio globali in periodi di stress geopolitico. Ma le risposte al sondaggio indicano che il biglietto verde potrebbe non essere il beneficiario della volatilità politica interna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA