Mercati oscillano oggi, tra guerra, rendimenti obbligazionari, utili aziendali di peso, dati macro delle grandi economie a suggerire prudenza agli investitori. Cosa succede nelle Borse?
Mercati oggi ancora sotto pressione. I futures azionari statunitensi sono saliti, dopo che i titoli del Tesoro si sono stabilizzati in seguito a una sessione volatile di lunedì. Il petrolio ha guadagnato terreno mentre i trader monitoravano gli sviluppi della guerra tra Israele e Hamas.
La maggior parte degli indicatori azionari cinesi sono aumentati dopo che il fondo sovrano della nazione ha acquistato fondi negoziati in borsa per sostenere i prezzi. Le azioni asiatiche sono state contrastanti, con i mercati del Giappone e della Corea del Sud che hanno invertito i ribassi di oltre l’1% per scambiare in rialzo.
I guadagni trimestrali di colossi Usa, un calendario economico importante e l’ansia per la guerra tra Israele e Hamas probabilmente terranno nervosi gli investitori mentre l’Europa si appresta a iniziare gli scambi, con i prezzi del bitcoin hanno raggiunto il massimo degli ultimi 18 mesi.
Cosa succede oggi nei mercati. Perché c’è ancora nervosismo
I riflettori dei mercati oggi si sono accesi sulle crypto. Bitcoin ha toccato i 35.000 dollari per la prima volta da maggio dello scorso anno, prolungando un rally alimentato dalle aspettative di una nuova domanda da parte dei fondi negoziati in borsa.
Il petrolio è salito negli scambi asiatici dopo essere sceso dal massimo dall’attacco di Hamas a Israele, mentre Tel Aviv è stata vista tenere a bada un’invasione di Gaza durante i negoziati sugli ostaggi, contenendo il conflitto per il momento. All’interno del Paese crescono le richieste di riconsiderare la portata di un’invasione di terra di Gaza. La Cina ha ribadito che Israele deve proteggere i civili anche se ha il diritto di difendersi in un conflitto.
In Giappone, martedì la banca centrale ha annunciato un’operazione non programmata di acquisto di obbligazioni, sottolineando il suo desiderio di frenare la velocità degli aumenti dei rendimenti sovrani. Il benchmark del Topix è rimbalzato dopo essere sceso ai minimi da giugno. Nidec, un fornitore chiave per i settori tecnologico e dei veicoli elettrici, è crollato di oltre il 10% a causa degli utili trimestrali deludenti.
Altrove, l’investitore miliardario Bill Ackman ha scritto in un post sui social media di aver liquidato la sua scommessa contro i titoli di stato statunitensi in un contesto di crescenti rischi globali. Bill Gross, co-fondatore di Pacific Investment Management Co., ha scritto che sta acquistando futures su tassi di interesse a breve termine in previsione di una recessione entro la fine dell’anno.
L’attenzione degli investitori oggi è focalizzata sui Pmi flash di Gran Bretagna, Francia, zona euro e Stati Uniti, che forniranno indizi sul quadro economico in vista delle riunioni delle banche centrali che inizieranno con il turno della Bce giovedì 26 ottobre.
Sul fronte trimestrali, i leader tecnologici Microsoft e Alphabet, società madre di Google, pubblicheranno gli utili oggi.
In Europa, gli investitori osservano attentamente i conti in uscita di Barclays e del gruppo francese del lusso Kering, che svelerà se ha dovuto affrontare un rallentamento della domanda nel terzo trimestre come il suo rivale LVMH.
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