La percentuale di azioni detenute da nuclei familiari e fondi no profit, come quelli degli enti universitari, è quadruplicata in 40 anni.
Negli Stati Uniti, nonostante le valutazioni elevate, i risparmiatori domestici sembrano restare fedeli alle azioni.
Gli strategist di JPMorgan, Jan Loeys e Alexander Wise, analizzano quello che definiscono “storia d’amore” americana con le azioni e mostrano come la percentuale di azioni detenute da nuclei familiari e fondi no profit, come quelli degli enti universitari, sia quadruplicata in 40 anni, raggiungendo livelli record di oltre il 40%.
Sebbene possa sembrare una modesta parte rispetto al totale dei risparmi, è cresciuta costantemente dal minimo di circa il 10% negli anni ’80, superando di gran lunga le partecipazioni equivalenti in azioni degli altri paesi principali. Questo sembra in contrasto con una popolazione che sta invecchiando e che potrebbe ragionevolmente voler togliere rischio agli investimenti per la pensione. [...]
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