I mercati stanno chiudendo la settimana di scambi all’insegna dell’incertezza. Quali dubbi affliggono gli investitori? Fed, presidenziali Usa, crescita della Cina, svendita tech in focus.
Mercati in preda all’incertezza globale in questo ultimo giorno della settimana.
Le azioni e le valute asiatiche sono diminuite, poiché i rischi economici e geopolitici hanno sopraffatto l’ottimismo degli investitori sui tagli dei tassi di interesse.
Come sintetizzato dagli analisti su Reuters, la settimana finanziaria è stata piuttosto turbolenta. Una svendita nel settore tecnologico innescata dall’acuirsi delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, l’incertezza sul destino del presidente degli Stati Uniti Joe Biden nella corsa alla presidenza, dati economici cinesi deludenti e un esito poco brillante del Terzo plenum cinese hanno gettato un’ombra sul sentiment globale.
Intanto, la Bce nella riunione di ieri ha lasciato i tassi invariati lasciando aperta ogni possibilità per il meeting di settembre. Dubbi sul percorso di politica monetaria e sui prossimi tagli ai tassi rimangono irrisolti anche in Eurozona.
Mercati nella trappola dell’incertezza globale. Tutti i dubbi
Azioni, valute e obbligazioni viaggiano nell’incertezza nella sessione asiatica, mettendo in evidenza tutte le attuali difficoltà dell’economia e della politica internazionali.
Le azioni cinesi a Hong Kong hanno guidato le perdite della regione, poiché il Terzo Plenum non è riuscito a convincere gli investitori del nuovo impulso alla crescita dell’economia.
Le valute asiatiche sono scivolate contro il biglietto verde in mezzo alla svendita delle azioni, con il dollaro taiwanese che ha raggiunto il suo livello più debole in più di otto anni. La diminuzione delle azioni dei chip è continuata in Asia per timore che gli Stati Uniti avrebbero imposto nuove restrizioni alle vendite alla Cina. Le azioni della Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. sono scese per il terzo giorno.
Il presidente Xi Jinping ha promesso di fare dello sviluppo di alta qualità la forza guida della seconda economia mondiale, mostrando pochi segnali iniziali che la leadership di vertice si stia preparando a introdurre importanti misure per aumentare la domanda o arrestare la crisi immobiliare.
L’attuale andamento negativo dei prezzi delle azioni asiatiche è dovuto più alle preoccupazioni per le nuove restrizioni al settore dei semiconduttori da parte degli Stati Uniti e a un comunicato relativamente deludente del Terzo Plenum cinese, che ai “colpi di scena della corsa alla presidenza degli Stati Uniti”, ha affermato Homin Lee, stratega macro senior presso Lombard Odier Singapore Ltd.
Negli Usa, i motivi di incertezza sono diversi. I dati iniziali sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti giovedì hanno mostrato il più grande aumento dall’inizio di maggio, in un segno di raffreddamento nel mercato del lavoro che supporta le aspettative che la Federal Reserve taglierà presto i tassi di interesse. La banca centrale si sta avvicinando alla riduzione dei costi di prestito a settembre, in mezzo alla crescente fiducia che la stabilità dei prezzi sia in vista. Ma nulla è dato per certo. La riunione del 31 luglio potrebbe offrire qualche certezza.
Gli investitori stanno anche valutando i segnali di un cedimento di Biden sulla candidatura alla presidenza.
La Bce, infine, ha ricordato che per l’Eurozona si intravedono ancora rischi al ribasso per la crescita e oscillazioni per l’inflazione.
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