Tegola per i conti pubblici della Germania: c’è un buco di bilancio da 60 miliardi di euro dopo una storica sentenza della Corte costituzionale del Paese. Cosa significa e cosa succede ora?
In Germania crescono i problemi economici: la potenza tedesca dovrà fare a meno di decine di miliardi di euro per finanziare importanti investimenti, dopo una storica sentenza della Corte costituzionale del Paese.
Nel dettaglio, il governo Scholz si trova ad affrontare un buco di 60 miliardi di euro nelle sue finanze. L’organo giudiziario supremo, infatti, ha stabilito mercoledì che il piano per spendere i fondi di emergenza per la pandemia inutilizzati per iniziative sul clima è incostituzionale.
La decisione è una tegola per il piano tedesco di ripresa economica, già pieno di ostacoli. Inoltre, complicherà i negoziati sul bilancio che si svolgeranno questa settimana all’interno della coalizione di governo a tre del Cancelliere Olaf Scholz, la cui popolarità è crollata mentre la più grande economia europea vacilla sull’orlo di un’altra recessione.
La Germania ha un problema di conti pubblici da 60 miliardi di euro
Anche la potenza nazione tedesca, da sempre simbolo di austerità nei conti pubblici, scivola nella trappola di un buco di bilancio. La massima Corte tedesca ha stabilito che il governo ha infranto la legge con un fondo fuori bilancio di 60 miliardi di euro, gettando nel caos i piani di Berlino per finanziare la transizione energetica e la politica climatica.
Tutto era iniziato quando i socialdemocratici di centrosinistra (SPD) di Scholz, i verdi di Habeck e i liberal-democratici (FDP) fiscalmente di Lindner avevano concordato nel dicembre 2021 di trasferire il debito pandemico non impiegato a un fondo per il clima. La mossa aveva consentito ai partiti di sfruttare al massimo la sospensione temporanea, legata alla pandemia, dei limiti di prestito previsti dalla Costituzione tedesca.
Inoltre, il governo aveva cambiato il principio contabile in base al quale i prestiti venivano conteggiati rispetto al deficit di bilancio nell’anno in cui venivano effettivamente concessi. Pertanto, il trasferimento di 60 miliardi di euro contava come deficit solo nel 2021, ma non negli anni 2023 e 2024, quando avrebbe dovuto avvenire la maggior parte della spesa.
La Corte ha però affermato che il tentativo del governo di spostare i 60 miliardi di euro di capacità di prestito inutilizzata dal bilancio pandemico nel 2021 al nuovo veicolo “non soddisfa i requisiti costituzionali per i prestiti di emergenza”. Berlino non ha dimostrato a sufficienza il nesso tra i nuovi utilizzi dell’emissione di debito e l’emergenza pandemica che ha causato la sospensione del freno all’indebitamento, si legge nella sentenza.
Respinto anche il tentativo di utilizzare la capacità di debito di un bilancio precedente per coprire impegni di spesa futuri, con il trasferimento dal bilancio 2021 non valido perché era stato disposto solo in un “secondo bilancio supplementare” approvato nel 2022.
In sostanza, i 60 miliardi di euro di indebitamenti impegnati per progetti futuri non sono più disponibili nel bilancio della Germania. Quei soldi erano stati vincolati per una serie di piani tra cui il potenziamento delle ferrovie, il finanziamento di pompe di calore per le famiglie, il sovvenzionamento delle fabbriche di semiconduttori e la realizzazione di edifici più efficienti dal punto di vista energetico.
Cosa succede ora al bilancio tedesco?
Il ministro delle finanze Christian Lindner aveva precedentemente affermato di avere un “piano B” per gestire una eventuale sentenza negativa, ma non ne è stato divulgato il contenuto.
La decisione adesso potrebbe costringere il governo a tagliare la spesa, dato che Lindner ha escluso aumenti delle tasse o la sospensione del freno al debito costituzionalmente sancito dalla Germania.
Habeck aveva precedentemente avvertito che una sentenza negativa avrebbe sconvolto i piani del governo per stabilizzare l’economia.
“Questa valvola è ora chiusa”, ha detto Ralph Solveen, economista senior di Commerzbank. “Non sarà certamente facile risolvere questo conflitto nelle consultazioni finali in corso per il bilancio 2024”.
Il budget della Germania per il 2024 e i piani finanziari fino al 2027 saranno finalizzati venerdì 17 novembre. Il Paese si trova nella necessità di frenare la spesa che è aumentata in risposta al Covid e alla guerra in Ucraina. Ora, con i 60 miliardi di euro in debito non utilizzabili, le ambizioni di finanziamento della transizione energetica potrebbero subire drastiche limitazioni.
I problemi aumentano per la nazione tedesca, così come l’imbarazzo. La bocciatura del debito tedesco arriva proprio mentre in Europa è in corso il braccio di ferro per decidere le nuove regole del Patto di Stabilità (che la Germania non vuole ammorbidire).
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