Negli anni ‘90, l’Europa produceva il 25% dei semiconduttori mondiali, ma oggi questa quota è scesa sotto il 10%. Gran parte della produzione non riguarda tecnologie all’avanguardia inferiori a 10nm.
Il grande piano dell’Europa per la sovranità industriale e tecnologica rischia di disintegrarsi.La tanto attesa rinascita dei semiconduttori sembra essere in stallo. Il progetto chiave doveva essere un’iniziativa da 30 miliardi di euro del colosso statunitense Intel, che prevedeva la costruzione di due fabbriche all’avanguardia nei pressi di Magdeburgo, in Germania.
Una terza sarebbe stata finanziata dallo Stato tedesco, rendendo l’operazione la più costosa nella storia del paese. Queste fabbriche sarebbero state in grado di produrre chip con una tecnologia di punta a 1,8 nanometri (nm), destinati a settori come l’intelligenza artificiale, il 5G, la guida autonoma e le armi avanzate.
Tuttavia, la costruzione, che doveva iniziare nel 2023, è stata rimandata a causa di dispute sui sussidi statali e questioni legate a siti archeologici e al suolo locale. Intel ha recentemente annunciato che l’intero progetto, insieme a un altro sito in Polonia, è sospeso per altri due anni. [...]
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