Perché la Terra sta girando troppo velocemente e cosa potrebbe succedere

Chiara Esposito

5 Agosto 2022 - 00:35

Si tratta di un fenomeno ancora inspiegabile. Il giorno più breve della storia ha effetti piuttosto concreti sulle attività umane.

Perché la Terra sta girando troppo velocemente e cosa potrebbe succedere

Non tutti i giorni sono composti da 24 ore, o meglio, non con estrema esattezza. Il 29 luglio 2022 è stato infatti registrato uno storico spostamento delle lancette dell’orologio atomico dando vita a quello che è stato definito a livello scientifico il giorno più breve che sia mai stato registrato.

Con una rotazione più veloce del solito, un fenomeno che gli scienziati ancora non riescono del tutto a spiegarsi, il nostro Pianeta sta dando dimostrazione di un comportamento piuttosto inusuale, tanto da invertire addirittura la tendenza che negli ultimi decenni aveva portato gli studiosi a elaborare un sistema di calcolo temporale capace di adattarsi alle oscillazioni delle tempistiche di rotazione terrestre.

Oggi si prova quindi a identificare una o più cause e soprattutto a dare una spiegazione a tutto ciò alla luce degli episodi che, dal 2020, si susseguono con crescente frequenza portando le giornate ad accorciarsi progressivamente di alcuni impercettibili ma cruciali millisecondi.

La Terra sta girando più velocemente?

Gli orologi atomici a disposizione della comunità scientifica hanno misurato una rotazione terrestre più veloce del solito con una giornata, quella del 29 luglio, che si è infatti conclusa 1,59 millisecondi prima dello scadere delle solite 24 ore.

Non è la prima volta che viene registrata una simile «anomalia» nella durata della rotazione terrestre anche se l’ultimo record risale al 1960. Il fatto che sorprende è che nei decenni scorsi si pensava addirittura il contrario, ovvero che la Terra stesse rallentando e non accelerando. Proprio a causa di quella convinzione era stato persino implementato l’utilizzo dei cosiddetti «secondi intercalari» ovvero frazioni di secondo aggiunte o tolte al tempo coordinato universale per mantenerlo coordinato con il giorno solare medio.

A partire dal 2020 però gli scienziati hanno iniziato a registrare l’inversione del trend segnalando giornate sempre più brevi fino a quella che è a tutti gli effetti una registrazioni senza uguali.

Cause e conseguenze: cambiamento climatico e non solo

La verità è che non si sa con certezza il motivo per cui la Terra sta girando più velocemente. Non per questo però gli studiosi non stanno dedicando attenzione e interesse al caso con ricerche che vedono prevalere tre principali teorie, tutte in equal misura logiche e plausibili.

Innanzitutto il fenomeno potrebbe essere connesso allo scioglimento delle calotte glaciali ovvero all’alleggerimento delle due zone terresti che condizionano il moto di rotazione del Pianeta. Un’altra possibilità riguarda invece i modi del nucleo interno della Terra che da due anni quindi starebbe attraversando un periodo di sommovimenti e che quindi non sarebbe prevedibile e in alcun modo prevenibile nella sua ipotetica evoluzione.

Analogamente si pensa ai «chandler wobble» ovvero piccole oscillazioni dell’asse terrestre studiate per la prima volta dall’astronomo Seth Carlo Chandler nel 1891. Nello specifico si tratta di un moto minore del nostro pianeta, dato dalla sua non sfericità, che ha come effetto lo spostamento ciclico dell’asse di rotazione terrestre di 3-4 metri dal Polo Nord con un periodo di 433 giorni. Serviranno ulteriori studi per convalidare quest’ultima ipotesi, tuttavia al momento rimane la più probabile.

Venendo invece agli effetti visibili del fenomeno ne possiamo segnalare diversi ma quelli più immediatamente riconoscibili riguardano i nostri dispositivi elettronici. In particolare potremmo avvertire disagi e problemi di accuratezza nei sistemi GPS o imprecisioni nella sincronizzazione degli orologi di strumenti digitali come PC, smartphone e smartwatch.

Fortunatamente questi problemi che possono essere risolti con l’introduzione di secondi intercalare negativi, ma se questo fenomeno dovesse essere connesso alla crisi climatica, il prospetto sul lungo periodo potrebbe condizionare ulteriormente le nostre vite in forma anche ben più concreta e sensibile.

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