Perché Moody’s ha tagliato l’outlook dell’Italia a negativo

Violetta Silvestri

06/08/2022

L’agenzia di rating Moody’s si è pronunciata sull’Italia, tagliando l’outlook a negativo, dal giudizio stabile precedente. Incertezza politica ed economica hanno spinto il nuovo giudizio. I dettagli.

Perché Moody’s ha tagliato l’outlook dell’Italia a negativo

L’agenzia di rating Moody’s ha declassato l’outlook dell’Italia a “negativo” da “stabile” venerdì 5 agosto, settimane dopo che le dimissioni di Mario Draghi hanno scosso il panorama politico, con nuove elezioni fissate per il 25 settembre.

Secondo gli analisti Sarah Carlson e Alejandro Olivo, la qualità del credito della nazione, valutata Baa3 dall’agenzia, è messa sotto pressione da un accresciuto rischio governativo che potrebbe ostacolare le riforme strutturali, comprese quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il trambusto politico, arrivato in uno dei momenti più complessi per l’Europa e l’economia mondiale tutta, ha riportato l’Italia sotto i riflettori di osservatori e analisti, facendo riaffiorare un clima di sfiducia soprattutto nella capacità di gestione del debito.

In questo contesto, è giunta la stima di Moody’s: perché l’outlook è passato a negativo?

Da stabile a negativo: cambia l’outlook per l’Italia di Moody’s

L’agenzia di rating si è pronunciata sulla situazione del nostro Paese, abbassando l’outlook, che diventa così negativo. La motivazione è stata così spiegata nella dichiarazione degli analisti del 5 agosto:

“I rischi per il profilo di credito dell’Italia si sono accumulati più di recente a causa dell’impatto economico dell’invasione russa dell’Ucraina e degli sviluppi politici interni, entrambi fattori che potrebbero avere implicazioni di credito sostanziali. La significativa dipendenza dal gas per la sua energia espone l’Italia a ulteriori tagli alla fornitura dalla Russia e all’aumento dei prezzi dell’energia.”

Moody’s ha anche citato un potenziale deterioramento delle prospettive per i conti pubblici, a causa della scarsa crescita, degli oneri finanziari costosi e della disciplina fiscale potenzialmente più debole. Si prevede che le elezioni anticipate dopo la partenza di Draghi a luglio aumenteranno l’incertezza.

Da sottolineare che l’outlook del rating italiano è stato abbassato da S&P dopo le dimissioni del presidente del Consiglio.

L’Italia risponde a Moody’s e crede nella ripresa

Il Mef ha affermato in una nota che la decisione di Moody “è discutibile”.

“Rimaniamo fiduciosi che l’attuazione del piano di ripresa dell’Italia, delle politiche di rilancio degli investimenti e della sicurezza delle fonti energetiche proseguirà tempestivamente dopo le prossime elezioni politiche”, si legge nel comunicato del Tesoro.

Con elezioni anticipate previste per il 25 settembre, l’Italia ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti del valore di circa 17 miliardi di euro per aiutare le imprese e le famiglie contro l’aumento dei costi energetici e dei prezzi al consumo.

Nonostante i venti contrari, i dati preliminari hanno mostrato il mese scorso che l’economia italiana è cresciuta dell’1,0% nel secondo trimestre dell’anno rispetto ai tre mesi precedenti, una lettura più forte del previsto. L’Istat ha affermato una crescita acquisita per il 2022 del 3,4%, una variazione maggiore delle stime Fmi.

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