Il 2024 è iniziato all’insegna del rialzo per i prezzi di benzina e diesel. E purtroppo potrebbe non essere finita qua.
Dopo alcuni mesi di calma i prezzi di benzina e diesel sono tornati a salire vertiginosamente da alcune settimane. Gli ultimi rilevamenti di oggi 13 febbraio dicono che la benzina viene venduta al self ad una media nazionale di 1,85 euro al litro. Il diesel è a 1,82 euro al litro.
Per il servito il prezzo medio sfiora i due euro al litro e si ferma pochi centesimi sotto. Tutta colpa delle quotazioni del greggio sui mercati internazionali di riferimento che venerdì scorso hanno registrato un nuovo aumento.
Dall’inizio dell’anno, il prezzo del Brent, punto di riferimento per i due terzi del petrolio del mondo, è aumentato di oltre 5 punti percentuali, attestandosi su circa 82 dollari al barile. Il West Texas Intermediate (Wti) è a 77,73 dollari al barile con un rincaro che è stato attorno ai 7 punti percentuali.
Gli aumenti delle quotazioni sui mercati internazionali sono dovuti sopratutto alle tensioni geopolitiche che si stanno registrando nel Medio Oriente e nel Mar Rosso. Il conflitto tra Israele e Hamas e il blocco nel Mar Rosso, provocato dagli attacchi delle milizie yemenite filo-iraniane Houthi contro le navi commerciali in transito nell’area, stanno aumentando la tensione sui mercati che prevedono un aumento dell’inflazione.
Questi aumenti sui mercati internazionali si stanno riversando anche sul costo applicato alla pompa con la conseguenza che a pagarne le spese sono sempre i cittadini finali.
Eppure stando alle stime di Teleborsa pubblicate da La Stampa, gli aumenti del greggio sui mercati internazionali non giustificano gli aumenti di tale portata alla pompa. Considerate le quotazioni internazionali e il cambio Euro/Dollaro, il prezzo della benzina si attesta a oltre 8 centesimi al litro in più rispetto a quanto dovrebbe, mentre quello del gasolio addirittura a +19 centesimi.
Rincari che andranno a pesare sulle tasche dei cittadini che ad oggi per 2 pieni di benzina da 50 euro cadauno al mese spenderanno 96 euro in più all’anno. Per il diesel va ancora peggio: ipotizzando 1 pieno e mezzo da 50 litri al mese, il rincaro annuale ammonta addirittura a 171 euro.
Purtroppo se non si calmano le acque in Medio Oriente la situazione è destinata a perdurare e le quotazioni del greggio sui mercati internazionali resterà elevata, sperando che non aumenti ulteriormente. Ciò che il Governo può fare per dare una mano ai cittadini e alle imprese è ovviamente andare ad abbassare le accise che pesano pesantemente sul prezzo finale ma al momento non ci sono aperture in tal senso.
Il prezzo di benzina e diesel cresce anche in Slovenia
E se in Italia la situazione è preoccupante non va meglio nemmeno in Slovenia che da anni è meta preferita da chi abita al confine per andare a fare rifornimento a prezzi convenienti. Il governo di Lubiana ha deciso per un altro aumento del costo alle pompe dal 13 al 26 febbraio. I nuovi prezzi massimi saranno 1,445 euro al litro per la benzina, 1,498 euro al litro per il gasolio, e 1.159 euro al litro per il Gpl.
Si tratta di un nuovo aumento dopo quello già deciso ad inizio anno che ha portato la benzina ad un costo massimo di 1,393 euro al litro mentre il diesel era venduto a 1,430 al litro. Si tratta di prezzi comunque ampiamente inferiori rispetto a quelli applicati in Italia.
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