Permessi legge 104 non goduti, vengono pagati, si possono accumulare o si perdono?

Simone Micocci

12 Novembre 2024 - 14:39

Che fine fanno i giorni, o le ore, di permesso legge 104 non fruiti entro il termine previsto? Facciamo chiarezza.

Permessi legge 104 non goduti,  vengono pagati, si possono accumulare o si perdono?

Alcuni permessi retribuiti, come nel caso dei Rol, a differenza delle ferie vengono retribuiti se non goduti entro l’anno in cui risultano maturati. A tal proposito, è lecito chiedersi se lo stesso vale anche per i permessi riconosciuti dalla legge n. 104 del 1992 in favore dei lavoratori con grave disabilità oppure dei familiari che si occupano della loro assistenza.

La normativa riconosce infatti un certo numero di giorni, od ore, di permesso retribuito al 100% di cui il lavoratore può godere in caso di necessità, senza che l’azienda possa opporsi negandone la fruizione.

Ma cosa succede se tutti i giorni disponibili non vengono fruiti? Che fine fanno i permessi 104 non goduti? Ecco una guida in cui oltre a spiegare qual è il termine entro cui godere dei permessi 104 spettanti faremo chiarezza su cosa succede a eventuali giorni non goduti, ad esempio se possono essere conservati e successivamente retribuiti.

Permessi legge n. 104, quanti sono e quando vanno fruiti

La legge n. 104 del 1992 riconosce ai lavoratori disabili in situazione di gravità, come pure ai lavoratori con familiari disabili in situazione di gravità, la possibilità di beneficiare in alternativa di:

  • permessi orari retribuiti di 2 ore al giorno nel caso di orario di lavoro pari o superiore a 6 ore, 1 ora in caso di orario inferiore a 6 ore;
  • 3 giorni di permesso mensile, anche frazionabili a ore.

Il termine entro cui fruire di questi permessi è insito nelle suddette definizioni: laddove si scelga della prima opzione, quindi, le ore previste vanno godute entro la fine della giornata lavorativa. Per quanto riguarda i permessi giornalieri - che volendo possono essere comunque frazionati a ore - il termine coincide invece con l’ultimo giorno di ogni mese.

I permessi legge 104 possono essere conservati e retribuiti dal datore di lavoro?

Ma cosa succede se alla scadenza non si è fruito di tutti i permessi orari e giornalieri riconosciuti? I lavoratori interessati potrebbero chiedersi, ad esempio, se:

  • eventuali ore di permesso non godute possono essere recuperate nei giorni seguenti;
  • eventuali giorni di permesso non goduti possono essere fruiti nei mesi successivi.

O in alternativa se, anziché fruirne successivamente, è possibile farseli pagare come avviene in caso di permessi Rol non goduti. Purtroppo la risposta non piacerà a questi lavoratori, i quali devono sapere che la legge 104 non lascia spazio a diversa interpretazione: i permessi spettanti non possono essere accumulati, né tanto meno retribuiti. Conviene quindi sempre godere dei permessi entro la scadenza prevista, perché eventuali ore o giorni non fruiti si perdono per sempre.

Ricordiamo comunque che ai fini legittimità dello strumento, coloro che ne beneficiano per l’assistenza di un familiare con disabilità grave devono effettivamente utilizzare il tempo concesso dal permesso per svolgere prevalentemente attività di aiuto e cura della persona disabile, pena l’applicazione di una sanzione disciplinare.

Fruire dei permessi 104 è obbligatorio?

Prima di concludere è importante sottolineare che non è assolutamente vero che è obbligatorio fruire di tutti i permessi riconosciuti dalla legge 104, pena la perdita del beneficio.

La normativa, infatti, è chiara nel fissare un limite orario o giornaliero a seconda della modalità di godimento, pur lasciando al lavoratore la libertà di non utilizzarli nel caso in cui non ce ne fosse la necessità. Il fatto che possano esserci permessi non fruiti, non comporta infatti la revoca del diritto riconosciuto ai sensi della normativa vigente.

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