Secondo i dati Istat, il PIL italiano per il 2023 potrebbe attestarsi intorno all’1,2%. Nel frattempo il FTSE MIB 40 crea un pattern grafico interessante. Cosa aspettarsi dall’indice italiano?
I dati intraday e in tempo reale del Grafico FTSE MIB sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.
Nonostante il PIL italiano abbia registrato una crescita superiore alla media europea, secondo Eurostat, nel primo trimestre del 2023 si è registrato un aumento dello 0,6%. Nonostante non sia un risultato particolarmente degno di celebrazione, risulta comunque superiore a quello delle altre economie europee: ad esempio, la Spagna è cresciuta di circa lo 0,5%, mentre la Germania ha registrato un calo dello 0,3%, entrando così in una fase di recessione tecnica, e la Francia ha registrato solo lo 0,2% di crescita.
Secondo l’Istat il PIL italiano dovrebbe raggiungere l’1,2% entro la fine del 2023. Tuttavia, dietro il miglioramento del PIL italiano, si nascondono ancora dati economici non particolarmente incoraggianti: la produttività italiana degli ultimi 20 anni rimane significativamente inferiore rispetto ad altri paesi europei.
Nonostante la maggior parte dei Paesi dell’eurozona abbia mantenuto un PIL positivo, la contrazione dei dati tedeschi ha influenzato negativamente il PIL europeo nel suo complesso. Pertanto, si sta riducendo, seppur di poco, il divario tra l’Italia e le altre nazioni europee, suscitando un certo entusiasmo tra gli analisti che, in attesa dei dati aggiornati del secondo trimestre del 2023, hanno iniziato a effettuare numerosi acquisti sull’indice azionario italiano Ftse mib 40. Nonostante gli avvertimenti espressi dalla presidente della BCE, Christine Lagarde riguardo alla possibilità di ulteriori aumenti dei tassi d’interesse, il mercato sembra generalmente positivo e fiducioso riguardo a una ripresa economica.
Ftse mib 40: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
L’indice azionario di riferimento per il mercato italiano, il FTSE MIB 40, ha mostrato un trend complessivamente rialzista in risposta a tali evidenze. La scorsa settimana, i futures hanno superato al rialzo la significativa soglia tecnica di 28.000 punti, chiudendo la settimana con una candela verde vicino ai 28.200 punti. Tuttavia, questa settimana sembra che l’indice abbia fatto un’inversione di marcia, formando un pattern di pull-back, con un supporto evidente sul grafico lineare posizionato intorno ai 27.800 punti.
Per operare long su FTSE MIB Indexpotrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HV4EQV1. Il certificato ha come sottostante FTSE MIB Index e presenta una barriera distante attualmente il 44,14%.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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