Gli esperti si mostrano preoccupati riguardo la situazione economica in Italia. A complicare le cose, oltre all’alto rapporto debito/Pil, è il contesto energetico. Nuovi problemi all’orizzonte?
Da un punto di vista economico, l’Italia non si presenta certamente come il Paese più solido del territorio europeo. Il debito italiano è infatti stimato a circa il 145% rispetto al Pil. Rappresenta il secondo valore in classifica per dimensioni, al primo posto c’è la Grecia con un valore stimato a circa il 182,1%.
L’Italia presenta un debito che ammonta a circa € 2.300 miliardi e una produttività a rischio contrazione. Ed è per tale motivo che il Tesoro, nella definizione delle linee guida strategiche, si è mostrato intenzionato a cercare di allungare le scadenze dei titoli di debito nella speranza di raccogliere più capitale dai retail. Dal 6 al 9 marzo, infatti, è un programma una nuova emissione di Btp Italia.
La BCE ormai da un anno ha terminato il suo programma di «quantitative easing» e alcuni esperti si sono mostrati preoccupati riguardo la mancanza di un sostengo istituzionale che vada oltre il Transmission Protection Instrument. Nonostante questo, non si notano particolari anomalie nel mercato obbligazionario: lo spread fra i BTP italiani e i titoli di stato degli altri Paesi dell’Eurozona si mantiene costante e inferiore alla soglia critica dei 200. È opinione comune però che questa situazione d’instabilità sarà portatrice di forte volatilità sul mercato, cosa che potrebbe complicare le operazioni del Tesoro. Le pressioni inflazionistiche restano ancora eccessive e la presidente della BCE Christine Lagarde non ha esitato a confermare il fatto che la banca centrale reagirà aumentando ancora i tassi d’interesse nell’area Euro. [...]
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