La smentita del Manchester City sull’arrivo di Pep Guardiola a Torino ha sgonfiato il titolo Juventus. Ma è stata una giornata turbolenta per tutta Piazza Affari
Piazza Affari chiude in negativo giovedì 23, e si trova all’ultimo posto fra le borse europee. Negativo è anche il titolo Juventus, che dopo il +5% della mattinata ha chiuso leggermente in rosso a causa della smentita del Manchester City sull’arrivo di Pep Guardiola. La Consob, intanto, sta vagliando l’operatività del titolo e i flussi di informazione che l’hanno scosso sin dalla serata di ieri.
Juventus dopo il rally su Guardiola chiude in rosso
Mercoledì 22 alcune indiscrezioni di stampa, fra cui quella di Money.it, hanno rivelato il prossimo sbarco del CT Guardiola a Torino. La smentita di rito del commissario tecnico non ha spento l’entusiasmo di Piazza Affari, e in mattinata le azioni volavano a +5%.
Successivamente è arrivata anche quella della società presso la quale l’allenatore è ingaggiato, ovvero il Manchester City, e il titolo si è sgonfiato, chiudendo poco sotto la parità a 1,44 ad azione con una perdita del -0,14%. Anche questa, a dire il vero, è una smentita “obbligata”, poiché sul piatto di Guardiola il City ha messo un rinnovo del contratto da oltre 100 milioni per 5 anni.
A far sgonfiare il titolo di Juventus è stata anche la notizia che la Consob ne sta tenendo d’occhio le azioni, un’operazione comunque dovuta e di routine quando il titolo di una società quotata viene sottoposto a forti oscillazioni. L’anno scorso, ad esempio, Juventus rilasciò su richiesta della Consob un comunicato di smentita sull’acquisto di Cristiano Ronaldo. Pochi giorni dopo ne annunciò l’ingaggio.
Piazza Affari maglia nera in Europa
È stata in generale una giornata difficile per Piazza Affari (-2,12%), complici tre fattori: il rialzo dello spread, le tensioni commerciali fra Cina e Usa su Huawei, e il prezzo del greggio.
Quest’ultimo ha colpito in particolare Saipem (-5,17%), Tenaris (-4,23%) ed Eni (-3,45%). Sul fronte degli smartphone cade STMicroelectronics (-5,67%), mentre pesa lo spread sopra i 275 punti su Poste (-2,58%) e Intesa (-1,99%).
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