La crisi economica e le restrizioni in vigore in Italia rischiano di colpire per sempre le piccole e medie imprese: 460.000 chiuderanno nel 2021?
Le piccole e medie imprese sempre più schiacciate dalla crisi da pandemia. E, soprattutto, dalle restrizioni in vigore che rischiano anche di peggiorare in Italia e di riportare un vero e proprio lockdown.
Gli ultimi dati allarmanti sulle attività imprenditoriali sono arrivati dallo studio Barometro Censis-commercialisti.
Secondo l’analisi svolta in collaborazione con gli studi commercialisti, che gestiscono i conti delle attività commerciali e produttive, il 2021 potrebbe essere disastrose: 460.000 PMI pronte a chiudere per sempre?
Piccole e medie imprese: a rischio la sopravvivenza nel 2021
I numeri del rapporto Censis e commercialisti parlano chiaro: 460.000 piccole e medie imprese, con un numero di addetti inferiore a 10 e con un fatturato minore di 500.000 euro sono seriamente minacciate dalla pandemia.
Per loro il destino è la chiusura definitiva nel 2021, che si tradurrebbe in una perdita di 80 miliardi di euro di giro d’affari e nella disoccupazione di almeno 1 milione di lavoratori.
Dinanzi alle gravi crisi, come quella in corso dalla primavera causata da una pandemia senza precedenti, i piccoli sono i primi a soccombere, con poche forze e strumenti per poter davvero sfidare le difficoltà.
Così, secondo lo studio, circa l’11,5% delle PMI italiane starebbe già sull’orlo del fallimento, con prospettive davvero buie per il prossimo anno.
Un motore importante e di lunga tradizione quello della piccola imprenditorialità in Italia, che ora stenta a riprendersi dinanzi a scenari ancora molto incerti.
Incassi fermi o bloccati e alti costi di gestione da sostenere sono stati fatali per molte microimprese. Per il 95% dei commercialisti coinvolti, infatti, i ricavi delle PMI seguite hanno subito un dimezzamento, o una contrazione anche oltre il 50%, nell’ultimo anno.
Manca liquidità e molti imprenditori non trovano ancore di salvezza. Le misure messe in campo dal Governo, infatti, rischiano di restare inefficaci. Per favorire davvero le PMI ed evitare il loro fallimento, la ricerca ha suggerito queste accortezze:
- più chiarezza nei testi normativi;
- tempestività nei chiarimenti sulle prassi amministrative;
- meno adempimenti;
- migliore distribuzione delle risorse pubbliche tra i beneficiari;
- combinazione delle misure adottate più efficace;
- taglio dei tempi necessari per l’effettiva erogazione;
- stanziamenti economici più consistenti
Agire in fretta, quindi, per sostenere le piccole e medie imprese è il monito Censis-commercialisti. Il timore è perdere attività economiche più di quanto avvenuto dopo la crisi finanziaria del 2009.
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