Pidocchi, allarme nelle scuole: cosa controllare e come prevenire

Ilena D’Errico

19 Ottobre 2023 - 13:27

È di nuovo allarme nelle scuole (italiane e non) a causa dei pidocchi, fastidiosi e anche dispendiosi, se si considerano i costi dei trattamenti. Ecco cosa controllare e come prevenire.

Pidocchi, allarme nelle scuole: cosa controllare e come prevenire

Le scuole sono iniziate da poco più di un mese e di nuovo l’allarme pidocchi preoccupa le famiglie italiane e non solo, ad esempio nel Regno Unito l’allarme è iniziato già ai primi di settembre. Ovviamente si parla di pidocchi della testa, molto fastidiosi ma non pericolosi per la salute. A intimorire le famiglie è più che altro la spesa per i prodotti necessari alla disinfestazione, soprattutto per i nuclei più numerosi e quando è necessario ripetere i trattamenti.

C’è poi una componente di imbarazzo legata alla convinzione che i pidocchi siano correlati alla scarsa igiene, ma in realtà questa tesi è smentita dagli studi scientifici che mostrano l’assenza di correlazione tra igiene e ceto sociale con la pediculosi. I pidocchi del cuoio capelluto restano estremamente diffusi in tutti i bambini, poiché hanno più probabilità di stare a stretto contatto e scambiarsi indumenti come sciarpe e cappellini. La fascia più colpita è rappresentata proprio dai bambini tra 3 e 11 anni, con una diffusione circa del 10% dei bambini.

Bisogna quindi cercare di giocare d’anticipo, in modo da fermare il prima possibile la diffusione ed evitare la ripetizione dei trattamenti, che oltre a essere parecchio stressanti, specie per i più piccoli, sono anche piuttosto dispendiosi.

Come prevenire i pidocchi

I genitori in questo periodo dell’anno non fanno che cercare metodi per prevenire i pidocchi nei loro figli, anche perché questi piccoli insetti riescono a diffondersi in maniera estremamente rapida contagiando tutte le altre persone a stretto contatto. In realtà, non c’è molto da fare sul lato della prevenzione.

L’Istituto superiore di sanità ha infatti spiegato che la moltitudine di prodotti in commercio per la prevenzione della pediculosi è in realtà inutile, poiché nessun repellente è davvero in grado di impedire ai pidocchi di infestare. Ecco perché è bene evitare queste spese superflue, acquistando i prodotti necessari al trattamento – sempre e comunque insetticidi – soltanto in caso di effettiva infestazione.

Anche perché i prodotti venduti per prevenzione hanno mediamente la stessa fascia di prezzo dei trattamenti veri e propri. Si possono comunque utilizzare alcune accortezze:

  • Un regolare igiene personale;
  • cambiare gli indumenti con regolarità;
  • non condividere pettini, spazzole, sciarpe, cappellini;
  • controllare frequentemente i bambini, meglio se su base settimanale.

Gli esperti consigliano quindi soltanto qualche piccola attenzione in più, più che altro rivolta alla circoscrizione degli eventuali contagi e a minimizzare le possibilità di trasmissione. Il controllo dei bambini è fondamentale, perché rappresentano i principali veicoli dei pidocchi, date le facilità di contagio negli ambienti scolastici.

Cosa controllare e come togliere i pidocchi

Individuare il prima possibile l’infestazione dei pidocchi è importante per evitare la diffusione e agire subito con un trattamento mirato. In particolare, bisogna controllare la radice dei capelli alla ricerca delle lendini.

Si tratta delle uova dei pidocchi, spesso localizzate sul cuoio capelluto intorno alle orecchie e sulla nuca. Le lendini sono molto piccole, lunghe circa 1 mm e hanno una tipica forma allungata “a pinolo”. Sono più facilmente individuabili sui capelli scuri, in quanto hanno un colore chiaro.

Grazie alla distanza tra le uova e il cuoio capelluto è anche possibile tracciare approssimativamente quando è avvenuta l’infestazione, considerando che la crescita del capello umano è di circa 1 cm al mese. Dunque, più le uova sono lontane dalla cute e maggiore è il tempo passato dall’infestazione.

Le uova impiegano 7 giorni a maturare e schiudersi, ma individuare i pidocchi risulta più complesso. Comunque ci si può aiutare con una luce e una lente d’ingrandimento, utili anche per il trattamento.

Per eliminare i pidocchi l’Iss raccomanda di utilizzare gli appositi prodotti insetticidi scegliendo il formato più comodo tra spray, shampoo e lozioni. Oltre all’applicazione dell’insetticida, rispettando il tempo di posa prescritto, è fondamentale utilizzare il pettine a denti fitti (di norma fornito insieme al prodotto) per eliminare gli insetti.

Alla prima applicazione dovrebbe seguirne una seconda, circa dopo 7/10 giorni, per eliminare anche gli eventuali pidocchi nati dalle lendini tralasciate dal primo trattamento. Non serve, invece, disinfestare l’ambiente perché i pidocchi sopravvivono pochissimo se non sono sul corpo umano. Ci si può quindi limitare a lavare le federe dei cuscini, le sciarpe e i cappelli.

Effettuando per tempo e correttamente tutti i passaggi è possibile eliminare i pidocchi evitando di dover ripetere il trattamento. Ecco perché è buona norma, in caso di infestazione, allertare tutte le persone con cui si hanno avuto contatti diretti.

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