Più ottimismo sulla Cina, ma incertezza sulla Fed: cosa succede nei mercati

Mercati in cauto ottimismo: gli ampi guadagni in tutta l’Asia riflettono un sentiment più positivo sulla ripresa della Cina.

Tuttavia, i dati sull’occupazione americana e sull’inflazione dell’Eurozona sono molto attesi e saranno l’ago della bilancia della giornata, poiché aiuteranno a tracciare il percorso verso la stretta monetaria delle banche centrali.

Nella notte, Wall Street ha chiuso in ribasso, tra le preoccupazioni che un mercato del lavoro ancora forte possa mantenere la strategia aggressiva della Fed, alzando i tassi più a lungo, dopo che i dati pubblicati giovedì 5 gennaio hanno mostrato un aumento maggiore del previsto dei salari privati ​​e un calo delle richieste di disoccupazione.

I mercati, quindi, restano appesi al doppio filo di Cina e Fed: cosa succede e quali segnali?

Cina più ottimista sulla ripresa. E i mercati festeggiano

Gli indici asiatici hanno chiuso gli scambi tutti in aumento, tranne una flessione di Hong Kong. Nello specifico, le blue chip della Cina continentale hanno guadagnato lo 0,18%, registrando progressi ogni giorno questa settimana, con il dragone che ha bruscamente abbassato i suoi severi limiti su viaggi e attività.

L’Hang Seng di Hong Kong, tuttavia, è sceso dello 0,43%, in ritirata rispetto al picco semestrale di giovedì.

Il più ampio indice MSCI delle azioni dell’area Asia-Pacifico, Giappone escluso è ​​salito fino allo 0,94% a un certo punto, raggiungendo il massimo di 4 mesi e mezzo.

“Anche se è probabile che la riapertura sia un affare accidentato tra l’aumento dei contagi e i sistemi sanitari sempre più tesi, i nostri economisti si aspettano che la crescita in tutta l’Asia prenda slancio, guidata dalla Cina”, hanno scritto gli strateghi di HSBC in una nota ai clienti.

Inoltre, le notizie che i funzionari cinesi avrebbero rimosso le restrizioni sui prestiti degli sviluppatori immobiliari hanno alimentato il sentiment.

I mercati aspettano la Fed: cosa farà con i tassi?

Il sentimento ampiamente positivo precede la pubblicazione dei dati sui salari non agricoli negli Stati Uniti venerdì. Le stime fissano un calo dei nuovi posti di lavoro aggiunti, indicando un raffreddamento nel mercato del lavoro che a sua volta ridurrebbe la necessità di tassi di interesse più elevati.

Tuttavia, i dati sui salari privati ​​rilasciati giovedì hanno superato le stime e un calo a sorpresa delle nuove richieste di indennità di disoccupazione ha sottolineato un mercato del lavoro robusto. Oggi verrà pubblicato anche il tasso di disoccupazione Usa.

“Ciò che la Fed vuole davvero vedere è un po’ di debolezza accumulata nei mercati del lavoro, nella speranza che possa farlo con delicatezza senza creare una forte recessione” ha detto Raghuram Rajan, ex governatore della banca centrale indiana, a Bloomberg Television.

Tuttavia, si teme che il mercato del lavoro non mostri alcun segno di raffreddamento, mettendo i mercati finanziari molto al limite, ha affermato Tony Sycamore, analista di mercato di IG.