Plastic e sugar tax vengono rinviate rispettivamente al 1° luglio 2021 e al 1° gennaio 2022 dalla Legge di Bilancio: l’obiettivo è non gravare ulteriormente sui soggetti obbligati al pagamento delle due imposte in questo periodo di crisi economica.
Plastic e sugar tax rinviate dalla Legge di Bilancio 2021: la manovra finanziaria per il prossimo anno contiene il rinvio dell’entrata in vigore delle due nuove tasse.
Non si tratta della prima proroga che le due nuove tasse subiscono, e senza dubbio il periodo storico che stiamo vivendo ha giocato un grande ruolo in tal senso: proprio per evitare di appesantire le aziende con altri costi, il Governo ha deciso di rimandarne l’inizio.
Per questo motivo la plastic tax entrerà in vigore dal 1° luglio 2021, mentre la sugar tax è rimandata al 2022. Ma non sono finite qui le novità in arrivo.
Plastic tax rinviata al 1° luglio 2021 dalla Legge di Bilancio
Si parla della plastic tax dall’anno scorso: la Legge di Bilancio 2020 aveva infatti introdotto la nuova imposta sui MACSI, ovvero sul consumo dei manufatti con singolo impiego.
L’imposta è destinata a chi produce, acquista o importa questo tipo di prodotti, e ammonta a 45 centesimi al chilo (anche per i contenitori in tetrapack).
Le modalità di attuazione dell’imposta avrebbero dovuto essere definite da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate e insieme all’Agenzia delle Dogane, ma visto lo stato di emergenza non è mai stato emanato. Il decreto Rilancio ha poi rimandato una prima volta l’entrata in vigore della plastic tax al 1° gennaio 2021.
La Legge di Bilancio 2021 interviene nuovamente sull’imposta spostandone l’entrata in vigore al 1° luglio 2021. Le novità non si fermano qui: innanzitutto, si interviene sulla definizione di MACSI includendo anche le preforme, prodotti ottenuti con un processo di soffiatura dallo stampaggio di PET finalizzati a diventare bottiglia o contenitore per bevande.
Si amplia anche la platea di soggetti obbligati al pagamento, comprendendo anche i committenti, i soggetti, residenti o non residenti nel territorio nazionale, che intendono vendere MACSI, ottenuti per loro conto in un impianto di produzione, ad altri soggetti nazionali.
Inoltre:
- l’esenzione dall’imposta che deriva dalle dichiarazioni trimestrali scatta a 25 euro (invece degli attuali 10);
- vengono ridotte le sanzioni per il pagamento non avvenuto o in ritardo;
- la presentazione tardiva della dichiarazione trimestrale comporta una sanzione da 250 a 2.500 euro (l’importo viene dimezzato rispetto a quanto previsto dall’attuale normativa).
Sugar tax rinviata al 1° gennaio 2022 dalla Legge di Bilancio
Rinvio ancora più lungo per la sugar tax, la tassa sulle bevande gassate e zuccherate pari a 10 centesimi al litro.
Anche la sugar tax era figlia della Legge di Bilancio 2020. Avrebbe dovuto entrare in vigore il 1° luglio 2020, poi è stata rinviata alla seconda metà dell’anno. Il decreto Rilancio è intervenuto di nuovo, spostando l’avvio della tassa sulle bevande zuccherate al 1° gennaio 2021.
Nuova sorpresa con la Legge di Bilancio 2021, che ne sposta l’inizio al 1° gennaio 2022. Anche in questo caso ci sono delle novità:
- la platea di soggetti obbligati al versamento della tassa viene estesa, includendo anche il soggetto, residente o non residente nel territorio nazionale, per conto del quale le bevande edulcorate sono ottenute dal fabbricante o dall’esercente l’impianto di condizionamento;
- le sanzioni sono meno severe:
- il mancato pagamento viene punito con una multa dal doppio al quintuplo;
- il pagamento in ritardo prevede una sanzione del 25% (e non del 30% come attualmente previsto);
- la dichiarazione tardiva comporta una sanzione da 250 a 2.500 euro.
Non resta che attendere la pubblicazione del testo ufficiale della Legge di Bilancio, anche se sembra che per plastic e sugar tax si dovrà attendere ancora un po’, proprio per permettere alle aziende coinvolte di tirare un sospiro di sollievo.
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