Polizia di Stato: il prossimo anno si deciderà se riconoscere il tempo impiegato per indossare e togliere la divisa. Il TAR ha accolto il ricorso del SIAP.
Secondo il sindacato SIAP della Polizia di Stato, al poliziotto va riconosciuto - economicamente parlando - il tempo impiegato per la vestizione della divisa.
Così come succede per il personale sanitario in alcuni ospedali, quindi, anche agli appartenenti della Polizia di Stato dovrebbe essere retribuito per il tempo necessario per indossare la divisa; d’altronde nella maggior parte dei casi - così come per i servizi di OP che per gli agenti in servizio sulle volanti - la divisa è d’obbligo e per questo il tempo impiegato per indossarla dovrebbe essere considerato - con tutte le conseguenze del caso - come se fosse lavoro effettivo.
Il SIAP ha intrapreso questa battaglia diversi anni fa; era il 2016, infatti, quando il segretario regionale (per la Liguria) del sindacato della Polizia di Stato - Roberto Traverso - ha presentato ricorso al TAR affinché si tenga in considerazione questo tempo per fini retributivi.
Ebbene, dopo anni di silenzio finalmente il TAR sembra aver preso in considerazione la questione: come ufficializzato dal Tribunale Amministrativo, infatti, la richiesta del SIAP è stata presa in considerazione e prossimamente verrà esaminata dai giudici. Per avere una risposta e sapere se e come il tempo per indossare la divisa debba essere retribuito, però, bisognerà attendere fino al prossimo anno, poiché l’udienza per la discussione dell’istanza è stata fissata per il 26 febbraio 2020.
In attesa di sapere quale sarà la posizione dei giudici in merito vediamo perché, almeno secondo l’istanza presentata dal sindacata, è giusto che il “tempo divisa” venga riconosciuto anche alla Polizia di Stato.
Forze di Polizia: il tempo per la vestizione va retribuito?
Secondo il SIAP ci sono i presupposti affinché il TAR deciderà in favore degli appartenenti alla Polizia di Stato; in tal caso si potrebbe aprire una nuova strada non solo per i poliziotti ma per tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine ai quali verrebbe economicamente riconosciuto il tempo impiegato per indossare la divisa.
Nel decidere, infatti, i giudici dovranno tener conto di quanto stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza 7396/2015, ossia che il tempo impiegato da ogni lavoratore per indossare la divisa deve essere considerato come se fosse lavoro effettivo e per questo deve essere retribuito in tutti quei casi in cui rappresenta un’operazione necessaria, oltre che obbligatoria, per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Per gli appartenenti alla Polizia di Stato, nonché per tutte le altre Forze dell’Ordine, la descrizione fornita dalla Cassazione sembra coincidere perfettamente con il lavoro svolto; ecco perché la sentenza del TAR dovrebbe essere in loro favore, anche se per averne la certezza bisognerà attendere almeno fino al prossimo anno.
Tempo necessario per indossare la divisa retribuito: cosa potrebbe cambiare
La richiesta del SIAP, arrivata sulla base della sentenza della Cassazione, è di riconoscere per ogni servizio per il quale è necessaria la divisa 40 minuti di tempo per vestizione e svestizione.
Un tempo che comunque appare esagerato e su cui difficilmente l’amministrazione, indipendentemente da quella che sarà la sentenza del TAR, potrebbe essere d’accordo. In caso di ricorso accolto da parte del Tribunale Amministrativo, quindi, ci potrebbero essere sì novità in merito alla retribuzione del tempo impiegato per indossare la divisa, ma non nei termini indicati dal sindacato.
A tal proposito Traverso ha dichiarato che i tempi - suggeriti dalle sentenze della Cassazione sulle quali si fonda il ricorso al TAR - “possono anche essere ridiscussi”; l’importante, al momento, è di arrivare a farsi riconoscere come lavoro effettivo il vestire e togliersi la divisa, con la conferma da parte della giurisprudenza che questo tempo debba essere retribuito.
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