Stabile il portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit. In questo numero puntiamo su Eni dopo il report di Goldman Sachs sul petrolio.
Il nostro portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit è stabile. Vogliamo aggiungere un nuovo investimento puntando su Eni dopo il report di Goldman Sachs che vede il petrolio al rialzo anche in caso di recessione o di choc di mercato.
Nel portafoglio restano attive le operazioni su:
Banca Generali,
Diasorin,
Anima Holding.
Portafoglio di investimento: la situazione generale
L’indice Ftse Mib e la maggior parte degli altri indici europei e americani hanno raggiunto nelle ultime sedute resistenze critiche, mostrando segnali di esaurimento della spinta rialzista vista nell’ultimo mese.
Di quel movimento corale innescato dalle politiche monetarie più restrittive necessarie per contrastare l’inflazione, resta ben poco e crescono invece i timori di un rallentamento dell’economia globale. Va inserita in questo scenario la discesa dei prezzi del petrolio, che con la complicità della bassa liquidità commerciale, sono crollati di circa il 25% da inizio giugno, sul livello più basso degli ultimi sei mesi.
Il petrolio Wti oscilla attorno a 91 dollari al barile, mentre il Brent a 98 dollari circa, entrambi sotto la soglia psicologica dei 100 dollari.
Livelli decisamente inferiori alle stime degli analisti di Goldman Sachs riviste al ribasso a 110 dollari al barile per il Brent nel terzo trimestre 2022 e a 125 dollari nel quarto trimestre, dalle precedenti stime rispettivamente di 140 e 130 dollari.
L’outlook sul petrolio rimane ribassista nel breve termine ma con un orizzonte temporale più ampio i prezzi potrebbero salire ancora: secondo gli analisti, infatti, le scorte continuano a diminuire e i prezzi non hanno ancora raggiunto un livello in cui la domanda viene distrutta.
I segnali di un’economia in via di deterioramento hanno colpito anche Piazza Affari: l’indice Ftse Mib si è scontrato con delle resistenze importanti che hanno frenato la reazione messa a segno dai minimi di luglio. L’irrigidimento delle politiche monetarie rischia di minare la crescita globale: tuttavia, secondo Goldman Sachs, anche se l’economia globale dovesse scivolare in recessione, «il potenziale per un aumento dei prezzi del petrolio resta forte».
In questa fase monitoriamo il settore energia e in particolar modo le azioni Eni, che possiedono un beta di 0,60 rispetto al benchmark, ossia una volatilità inferiore a quella del mercato di riferimento.
Portafoglio del Martedì: puntiamo su Eni
Il rendimento del nostro portafoglio di investimento è stabile rispetto alla settimana precedente, con un saldo negativo di 13 punti percentuali.
Vediamo nel dettaglio gli investimenti attivi su:
- Banca Generali
- Diasorin
- Anima Holding
Banca Generali ha fallito per il momento il confronto con i massimi di fine giugno a 28,70 circa. Per inviare nuovi segnali di forza, il titolo dovrà spingersi oltre 29,30, minimo del 9 maggio, in direzione del target a 30,40 euro. Restiamo posizionati al rialzo con un Turbo Open End con codice Isin DE000HB7N6U0.
Azioni Banca Generali, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Perde momentum Diasorin, prima di raggiungere l’obiettivo a 150 euro. Per investire sul titolo abbiamo utilizzato un Turbo Open End con codice Isin DE000HB87NF7.
Azioni Diasorin, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Anima Holding resta ancora ben impostata al rialzo nel brevissimo termine. Abbiamo investito con un Turbo Open End con codice Isin DE000HB7N6R6. Oltre 3,60 euro le azioni di Anima Holding avrebbero la strada spianata verso target a 3,75 euro, massimi più volte testati nella seconda metà di giugno, e più sopra fino a 3,92 euro.
Azioni Anima Holding grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Nel numero di oggi investiamo su Eni, volendo sfruttare un rimbalzo dei prezzi del petrolio, dopo che il Wti ha raggiunto a 87 dollari circa il supporto dinamico offerto dalla trend line tracciata dai bottom di aprile 2020.
Azioni Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Per intervenire su Eni, che ora quota a circa 11,50 euro, attenderemo il superamento in via definitiva di area 12, massimo della «shooting star» disegnata il 1 agosto e lato alto del gap ribassista del 22 giugno. Oltre questo limite, la reazione vista nell’ultimo mese verrebbe rilanciata verso target a 12,80 e 13,40 euro.
Fissiamo lo stop loss a 11,20 euro.
Per questo investimento utilizzeremo un Turbo Open End su emesso da UniCredit con sottostanti le azioni Eni con codice Isin DE000HB8VQT4.
Questo prodotto presenta una barriera di knock out a 10,008609 euro, distante quasi 13 punti percentuali, ed una leva fissata a 6,73.
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I nuovi prodotti inseriti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 13:30 del 9 agosto 2022. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
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