Rispetto ad una settimana fa, il rendimento del nostro portafoglio di investimento non ha fatto registrare variazioni confermandosi al 160%. Oggi entra un nuovo deal, al rialzo, sulle azioni Ferrari.
Nell’ultima settimana il rendimento del nostro portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit non ha fatto registrare variazioni.
Dopo la chiusura di diverse operazioni nell’ultimo numero, al momento nel nostro portafoglio c’è solo il deal sulle azioni della francese Orange.
L’operazione, al ribasso, sulle azioni Intesa Sanpaolo non è finora divenuta operativa e, come al solito, sarà cancellata se anche nel corso di questa settimana non sarà raggiunto il livello di ingresso.
Oggi nel nostro Portafoglio del Martedì vogliamo inserire un nuovo deal. Per scommettere al rialzo abbiamo scelto le azioni Ferrari.
Portafoglio di investimento: la situazione generale
Anche se i banchieri centrali non perdono occasione per rimarcare che i rialzi dei prezzi sono da considerarsi temporanei e che le politiche monetarie non sono destinate a cambiare nel breve termine, l’approccio degli operatori è diventato sempre più prudente.
Sui mercati si ravvisa una differenza, probabilmente solo di facciata, tra banche centrali e operatori: le prime vanno ripetendo che il fenomeno inflazionistico è transitorio, i secondi ritengono invece che la risalita dei prezzi sia destinata a caratterizzare un orizzonte temporale più lungo.
E’ possibile che la verità sia nel mezzo: gli istituti centrali minimizzano per far abituare i mercati al nuovo scenario e gli investitori, come spesso accade, attribuiscono eccessiva importanza a fenomeni transitori. In qualunque caso, sui mercati, passati i tempi dei rialzi generalizzati, assistiamo ad una maggiore selezione nell’allocazione delle risorse.
Nonostante siano state redatte quando non ancora era stato ufficializzato l’incremento decisamente minore delle stime registrato dalle non-farm payrolls di aprile, le minute della Federal Reserve hanno evidenziato che diversi membri del Fomc hanno suggerito di avviare una discussione sul ritiro degli stimoli straordinari.
Per ora, complice un mercato del lavoro sottotono, la spinta inflazionistica rappresentata dai salari (a cui vanno aggiunte le pressioni in arrivo dalle strozzature all’offerta e quelle legate ai balzi di alcune commodity) non si è ancora sprigionata in tutta la sua forza e quindi anche gli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo, come la salita dei rendimenti dei Treasury, tarda ancora a farsi vedere.
Decisamente più vivace, come avevamo già rilevato la scorsa settimana, la situazione in Europa: a dispetto del fatto che il ritiro progressivo degli stimoli arriverà dopo quello statunitense, il rendimento del 10 anni tedesco è passato dal -0,385% di fine marzo al -0,1275% mentre il titolo italiano nello stesso arco temporale ha visto lo yield passare dallo 0,576 all’1,044 per cento.
In attesa di un cambio di rotta da parte delle banche centrali ed a dispetto del “Sell in May and Go Away”, i conti societari stanno sostenendo l’andamento dei listini: quattro aziende su cinque dello S&P500 ha battuto le stime ed in Europa è dal 2006 che non si vedevano risultati così positivi. In entrambi i casi, i numeri dei primi tre mesi hanno portato ad una revisione al rialzo dei dati sull’intero esercizio.
Portafoglio di investimento: puntiamo sulle azioni Ferrari
Stabile nell’ultima settimana, il rendimento del nostro portafoglio di investimento si conferma in quota 160 punti percentuali.
In attesa che diventi operativa l’operazione ribassista sulle azioni Intesa Sanpaolo, per la quale sarà eventualmente utilizzato il Turbo Open End Put con codice ISIN DE000HV47EU7, al momento nel nostro portafoglio è operativo solo il deal sulle azioni Orange , per il quale ci siamo serviti del Turbo Open End con ISIN DE000HV4FG82.
Azioni Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Azioni Orange, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Tramite il Turbo Open End di UniCredit con sottostante le azioni Ferrari con codice ISIN DE000HV4FCL9, vogliamo puntare sulle azioni della casa di Maranello.
Dopo il top fatto segnare a fine 2020 a 233 euro, le quotazioni delle azioni Ferrari hanno fatto registrare un ritracciamento che ha prodotto un temporaneo breakout della media mobile a 200 giorni.
Azioni Ferrari, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Questo supporto, nuovamente testato a metà maggio e attualmente di poco sopra i 200 euro, sembrerebbe destinato a favorire la risalita dei corsi.
A sostenere l’impostazione rialzista nelle ultime sedute ci ha pensato anche il superamento della resistenza rappresentata dalla linea che unisce i top di metà luglio 2019 con quelli registrati a novembre, dicembre e gennaio 2020.
Su queste basi, intendiamo avviare un investimento rialzista da 173 euro con target a 183 euro. Lo stop loss è invece fissato a 163 euro e la leva a 4,51.
I prodotti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 16:40 del 24 maggio 2021. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
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