Stabile negli ultimi 7 giorni, il rendimento del nostro portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit si conferma sopra il 40%. Questa settimana inseriamo un’operazione al ribasso sulle azioni Prysmian.
Nell’ultima settimana il rendimento del nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit non ha fatto registrare variazioni confermandosi al +44%.
Agli investimenti sulle azioni Enel, Stellantis e Poste Italiane ne vogliamo aggiungere uno, al ribasso, sulle azioni Prysmian.
Portafoglio di investimento: la situazione generale
La settimana si è aperta con una di quelle notizie che tanto piacciono ai mercati: la Banca centrale europea potrebbe creare un meccanismo per contenere l’eccessivo incremento dei rendimenti dei titoli sovrani.
La misura, che per forza di cose sarebbe rivolta ai Paesi più indebitati, sarebbe motivata dalla necessità di evitare un disallineamento troppo marcato delle condizioni finanziarie tra i diversi Paesi (già ora, la Bce ha nel suo arsenale 200 miliardi di euro da spendere per far scendere i rendimenti del debito “sotto stress”).
Se quella dello scudo anti-spread nel meeting in calendario il prossimo 9 maggio rappresenta solo un’ipotesi, gli analisti sono concordi nel ritenere che a luglio il costo del denaro sarà incrementato di 25 punti base.
Questo perché l’invasione russa dell’Ucraina ha finito per aggravare un contesto già difficile, spingendo l’indice dei prezzi al consumo al nuovo massimo storico dell’8,1% nel mese di maggio. Quadruplo rispetto al target dell’istituto guidato da Christine Lagarde, questo livello è destinato ad innescare una decisa reazione da parte della banca.
Chi invece si è già mosso per frenare l’avanzata dell’inflazione è la Federal Reserve: rilevando l’andamento del Cpi (Consumer price index, quello che generalmente indichiamo come l’inflazione Usa) e del Pce (Personal consumption expenditures, che è invece quello utilizzato dalla Fed), sembrerebbe che un picco negli Usa sia già stato raggiunto.
leggi anche
Lo spread Cpi-Pce segnala che l’inflazione Usa sta rallentando: il grafico della settimana
Se in Europa sono i prezzi delle materie prime a preoccupare, negli Usa la prima forza che muove l’inflazione è rappresentata dalle retribuzioni. Al momento ci sono due posti vacanti a disposizione di ogni americano senza lavoro e quindi la spinta sui salari, anche alla luce delle nuove tendenze lavorative emerse con la pandemia, è osservata speciale per provare ad anticipare le future mosse della Fed.
Nelle condizioni attuali, anche alla luce della forza emersa dal dato sulle non-farm payrolls di maggio, il consenso è per due rialzi da 50 punti base nel corso dei prossimi due meeting.
Portafoglio del Martedì: Prysmian, investiamo al ribasso
Negli ultimi 7 giorni il rendimento del nostro Portafoglio non ha fatto registrare variazioni confermandosi al +44,4%.
Per quanto riguarda gli investimenti attualmente operativi, abbiamo quello su su Enel (DE000HB48G73), nel complesso ben impostato in area 6 euro, quello sulle azioni Stellantis (DE000HB60NE7), sostenuto dalla trendline 27 aprile-24 maggio, e quello su Poste Italiane.
Azioni Enel, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Azioni Stellantis, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Divenuto operativo lo scorso 1° giugno, il quadro grafico di questo investimento sembrerebbe sostanzialmente positivo: al momento le azioni si apprestano a testare la media mobile a 100 giorni in quota 10,2 euro.
Azioni Poste Italiane, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Questo investimento è stato realizzato con un Turbo Open End con sottostante Poste Italiane e codice Isin DE000HB4QAK6.
Nel numero di oggi vogliamo puntare, al ribasso, su un titolo simbolo di Piazza Affari: Prysmian. A fine aprile ed inizio maggio, il test della media mobile a 200 giorni (MM200) ha innescato una correzione che ha portato le quotazioni in area 27 euro.
Azioni Prysmian, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Da qui è partita una risalita che, dopo il momentaneo breakout della MM100, ha visto i prezzi consolidare sotto quota 30 euro. Anche alla luce di una Gravestone Doji sul grafico settimanale (la candela con apertura e chiusura coincidenti e una lunga coda superiore), riteniamo che i corsi di Prysmian siano in procinto di registrare una nuova correzione.
Su queste basi, tramite il Turbo Open End con Isin DE000HV8BSU6, puntiamo al ribasso con livello di ingresso a 29,2 euro e obiettivo a 27,7 euro. Lo stop loss lo vogliamo invece fissare a 30,8 euro.
Questo certificato di UniCredit presenta una leva di 4,42 ed è distante dalla barriera, fissata a 34,8 euro (34,872649), oltre 18 punti percentuali.
A questo investimento “short” sulle azioni Prysmian dedichiamo il 15% del nostro portafoglio.
leggi anche
«Il Portafoglio del Martedì» - Tabelle e Grafici
I nuovi prodotti inseriti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 12 del 7 giugno 2022. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti