Posso comprare a 100 il BTP Più nel 2029 quando le cedole sono più ricche?

Stefano Vozza

21 Febbraio 2025 - 07:50

E se invece di comprare oggi il neo bond retail Più decidessi di comprarlo tra 4 anni quando le cedole nominali annuo saranno più redditizie?

Posso comprare a 100 il BTP Più nel 2029 quando le cedole sono più ricche?

In questi giorni di collocamento del nuovo bond retail a 8 anni le domande e le valutazioni tra i risparmiatori si moltiplicano e rincorrono. Tipo quella riguardante il se aderire o meno all’offerta, quanto capitale eventualmente destinarvi e se portare il titolo fino a scadenza oppure no.

Tutte domande fondate, alle quali se ne aggiungono altre legate a valutazioni più elaborate. Tipo quella di chiedersi se si può comprare a 100 il BTP Più nel 2029 quando le cedole sono più ricche, ed “evitare” così la serie dei tassi più bassa. È qualcosa di possibile, sì o no, e a quali condizioni? Procediamo con ordine.

La struttura tecnica del nuovo bond della famiglia dei BTP Valore

Vediamo anzitutto come funziona il titolo in principio, nel durante e a scadenza, intesa tanto quella intermedia che quella finale.

La matricola ISIN per la settimana di collocamento è IT0005634792, ed è l’ISIN speciale a cui si affiancherà quello ordinario dal 25 febbraio in poi. Mentre il titolare del 1° avrà il diritto ad esercitare la ‘callable’ del prestito tra 4 anni, il titolare del 2° no. Una novità assoluta nel panorama dei bond MEF, infatti, è che il Più prevede un’opzione di rimborso anticipato alla fine del 4° anno.

La richiesta potrà riguardare tanto l’intero capitale investito quanto una sua quota, ma sempre per multipli di 1.000 €. Come anticipato, il diritto spetterà solo a chi lo acquisterà in settimana e lo terrà in portafoglio fino al 25/03/2029.

Al pari degli altri BTP Valore, anche il Più è rivolto ai risparmiatori retail, ossia famiglie e privati desiderosi di investire a medio termine con la garanzia dello Stato. Lo si potrà acquistare in banca o alle Poste o tramite home banking (se abilitati) fino alle ore 13 di venerdì 21 febbraio, salvo chiusura anticipata. Il taglio minimo è di 1.000 € e relativi multipli, e non si pagano le spese di commissioni di acquisto, assolte dal debitore in nome e per conto del cliente.

I rendimenti annui e quadriennali del BTP Più

Il bond dura 8 anni complessivi divisi in due step quadriennali, ognuno dei quali ha il proprio tasso nominale annuo. Ad oggi i tassi minimi garantiti (da confermare o innalzare a fine collocamento) sono del 2,80 % per il 1°, 2°, 3° e 4° anno e del 3,60 % per il 5°, 6°, 7° e 8° anno. Al pari dei BTP Valore della 2°, 3° e 4° serie, le cedole nominali sono pagate trimestralmente.

In soldoni, quindi, il 2° quadriennio frutta molto più del primo a parità di tempo e quando il rischio teoricamente dovrebbe essere inferiore a quello del 1°. Il bond e l’emittente restano sempre gli stessi, ma di nuovo c’è che tra 4 anni il titolo farà leva su 3 jolly dalla sua. In primis c’è che l’interesse lordo annuo sul capitale crescerà di un +0,80% rispetto a quelli dei primi 4 anni (tutto da confermare a collocamento concluso). Poi c’è che il titolo si ritroverà una vita residua inferiore, e non è poca cosa.

Statisticamente parlando, per il bond le probabilità di sconfinare sotto cento sarebbero relativamente più alte nel 1° quadriennio e minori nel 2°. Pertanto, terzo elemento, a quella data la duration modificata dovrebbe essere inferiore a quella dei primi anni.

Posso comprare a 100 il BTP Più nel 2029 quando le cedole sono più ricche?

Adesso ragioniamo di pura fantasia e immaginiamo l’ipotetico caso di un risparmiatore che avesse già impegnato i risparmi nel recente passato. Ad esempio supponiamo avesse sottoscritto un titolo di Stato con cedole robuste o un bond con rendimenti del tipo step-down o Fixed to Floater. In genere quest’ultimi partono con rendimenti fortissimi nei primi anni salvo poi scemare nel seguito.

Ora, tra 4 anni potrebbe “switchare” il suo prestito obbligazionario, liquidando l’attuale per passare al BTP Più e godere dei futuri tassi più alti? Certo che sì (sostenendo in proprio le spese bancarie di acquisto), e non poteva essere diversamente. La non certezza è data invece dal prezzo di mercato che a quella data avrà il bond retail: scambierà sotto, alla pari o sopra cento?

Eccolo, il vero dilemma, perché a quella data l’acquisto avverrà a mercato e non al 100% alla pari come adesso in cui a vendere è il Tesoro. Se avverrà sotto cento, avrà fatto tombola perché al più ricco flusso cedolare sommerà anche l’extra gain da capitale. In caso contrario (prezzo sopra cento e rendimento inferiore alla cedola nominale) andranno invertite le conclusioni, e la cosa potrebbe non far piacere.

Quali dei due scenari si presenterà tra 4 anni all’investitore preso da simili dubbi? Ci vorrebbe la sfera di cristallo per poter leggere il futuro. Tuttavia, ci sono tre cose che è possibile dire, di cui le prime due le anticipiamo noi. La prima è che ci avviamo verso un futuro quadro dei tassi a livelli inferiori degli attuali, o almeno queste sono le aspettative dominanti.

Ma fra 4 anni? La seconda è che, appunto, nel 2029 il titolo avrà dimezzato la sua vita utile. L’ultima, infine, la dirà il mercato, e per avere la sua risposta dovremo attendere tutti il 2029, noi compresi.

Iscriviti a Money.it