Poste Italiane: azioni osservate speciali a Piazza Affari con nuovi rumor OPV MEF. Quanto scaricherà il Tesoro

Laura Naka Antonelli

2 Dicembre 2024 - 10:21

Indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore su quando e quanto il MEF maggiore azionista deciderà di mollare pezzi dell’azienda.

Poste Italiane: azioni osservate speciali a Piazza Affari con nuovi rumor OPV MEF. Quanto scaricherà il Tesoro

Il titolo Poste Italiane torna alla ribalta a Piazza Affari, dopo la pubblicazione di alcune indiscrezioni del Sole 24 Ore, relative a quel dossier relativo al collocamento di una parte della quota in mano al Tesoro, azionista di maggioranza dell’azienda quotata sul Ftse Mib di Piazza Affari.

Il dossier si era bruscamente interrotto dopo l’annuncio a sorpresa del gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante, relativo alla decisione di posticipaare l’OPV inizialmente prevista, secondo le fonti, in data 21 ottobre.

Poste Italiane: OPV rimane “percorso obbligato”

Il quotidiano di Confindustria ha riportato nel fine settimana che l’Offerta pubblica di vendita di Poste Italiane continua a essere considerata “un percorso obbligato”, in linea con quanto stabilito dalla stessa legge di bilancio, che ribadisce l’impegno di centrare l’obiettivo di 20 miliardi con il piano di privatizzazioni lanciato dal governo Meloni, spalmato in tre anni.

Il Sole 24 Ore ha precisato che la prima finestra utile per l’operazione, secondo il Tesoro maggiore azionista, sarebbe la primavera del 2025 e avrebbe per oggetto il 14% del capitale di Poste Italiane.

L’Offerta Pubblica di Vendita dovrebbe avvenire attraverso il collocamento di una partecipazione riservata agli investitori istituzionali e ai risparmiatori, sebbene dettagli in tal senso non siano stati resi noti.

In ogni caso, il MEF non escluderebbe l’ipotesi di scaricare successivamente, a seguito della vendita della tranche pari al 14%, anche la la dimissione della quota residua, che sarebbe pari al 15% circa.

A entrare nel capitale di Poste Italiane sarebbero nella vendita della prima tranche prevista per la primavera del 2025 alcune fondazioni bancarie, come Cariplo, Cariverona, Cariparo e altre, che sono già azioniste della Cassa Depositi e Prestiti CDP.

Il trend delle azioni di Poste Italiane in attesa di nuovi sviluppi

Occhio al trend delle azioni sul Ftse Mib di Piazza Affari. I titoli vengono scambiati a un valore superiore dell’1,07% su base settimanale, dopo un guadagno su base mensile di poco superiore al 2%. Il trend da inizio anno è di un rialzo di oltre +29%.

Le indiscrezioni riportate dal Sole non scatenano reazioni particolari da parte delle azioni, che segnano oggi un rialzo pari ad appena lo 0,20% circa, a quota 13,315 euro.

L’ultimo comunicato ufficiale diramato dal gruppo Poste risale a venerdì scorso 29 novembre, quando l’azienda gestita da Matteo del Fante ha annunciato la notizia relativa al rafforzamento della partnership tra PostePay, leader nel mercato dei pagamenti digitali in Italia, e Amazon, il colosso dell’e-commerce che, tra l’altro, si è appreso venerdì scorso essere pronto a scommettere 1,2 miliardi di euro sull’Italia. Il rafforzamento della collaborazione avverrà “con iniziative congiunte che semplificano le fasi di checkout e pagamento online, migliorando l’esperienza di acquisto del cliente in sicurezza”.

L’intesa consentirà a PostePay, che già “contribuisce quotidianamente a guidare l’innovazione nel settore dei pagamenti digitali” a rafforzare grazie alla “collaborazione con Amazon ulteriormente il proprio ruolo per lo sviluppo dell’e-commerce in Italia, offrendo soluzioni che semplificano l’esperienza di acquisto online”.

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