Preavviso di fermo amministrativo, cos’è e cosa fare

Nadia Pascale

27 Gennaio 2025 - 09:15

Quando si riceve un preavviso di fermo amministrativo auto? Quali indicazioni deve contenere per essere valido e cosa fare quando si riceve il preavviso?

Preavviso di fermo amministrativo, cos’è e cosa fare

Cos’è il preavviso di fermo amministrativo, quando viene notificato e cosa si può fare per sospenderne l’efficacia?

Il mancato pagamento delle cartelle esattoriali espone al rischio di preavviso di fermo amministrativo, ma cos’è? Quando è possibile disporre il fermo amministrativo di un veicolo? In quali casi in seguito al preavviso di fermo non si può procedere all’iscrizione vera e propria? Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questa particolare fase che porta al fermo amministrativo.

Il fermo amministrativo di un veicolo è un provvedimento da iscrivere al PRA con il quale si procede a togliere la disponibilità di un veicolo (o di più veicoli) a soggetti che abbiano maturato debiti con l’Agenzia delle Entrate o con altri enti.

Ad esempio, nel caso di cartelle esattoriali di competenza del Comune, come per debiti relativi all’IMU o alla TARI, l’ente può far ricorso a tale istituto rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) con il fine di riscuotere gli importi richiesti. Il fermo amministrativo può essere disposto anche in caso di mancato pagamento di multe per violazioni al Codice della Strada, Irpef, Iva, bollo auto o qualunque altro tributo.

Affinché il fermo amministrativo sia valido è necessario seguire le corrette procedure e tra queste assume particolare rilevanza il preavviso di fermo. Ecco di cosa si tratta.

Cos’è il preavviso di fermo amministrativo auto?

Come sottolinea l’Agenzia delle Entrate,

il preavviso di fermo amministrativo è un atto con cui si invita il debitore a mettersi in regola con i pagamenti nei successivi 30 giorni, con l’avvertenza che, in caso di mancato pagamento, si procederà all’iscrizione del fermo amministrativo sul veicolo a motore di sua proprietà.

Si deve però sottolineare che questa non è la prima comunicazione che riceve il contribuente. Affinché il preavviso di fermo sia valido è necessario porre in essere comportamenti propedeutici.
In caso di mancato pagamento di tributi, come il bollo auto, l’Agenzia delle Entrate invia una cartella di pagamento con un termine di 60 giorni.

Il contribuente può saldare l’importo, chiedere una rateizzazione, può impugnare la cartella di pagamento.

Si ricorda che le nuove norme adottate rafforzano il contraddittorio preventivo tra contribuente e Fisco e in particolare l’amministrazione finanziaria prima di inviare una cartella di pagamento deve inviare uno schema di atto al contribuente, il contribuente può presentare eventuali osservazioni entro 60 giorni.
In caso di esito negativo del contraddittorio, l’Agenzia invia la cartella motivando anche il mancato accoglimento delle osservazioni del contribuente. Nel caso in cui non ci sia alcuna osservazione da parte del contribuente, si procede alla notifica della cartella di pagamento.

Il contraddittorio preventivo è previsto dal nuovo articolo 6 bis del lo Statuto del contribuente, inserito nella riforma fiscale.

Preavviso di fermo amministrativo, tempistiche

A questo punto trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella vera e propria senza un comportamento concludente del contribuente, si provvede alla notifica del preavviso di fermo amministrativo. Il preavviso contiene necessariamente le indicazioni inerenti la natura del debito, l’importo dovuto e l’anno di riferimento, il numero della cartella esattoriale e la prova della sua notifica.

In esso si sottolinea che se il contribuente entro 30 giorni dalla notifica del preavviso non provvede a:

  • pagare le somme dovute;
  • chiedere la rateizzazione;
  • chiedere un provvedimento di sospensione,

ci sarà l’iscrizione automatica del fermo amministrativo del veicolo ai sensi art. 86, comma 1, DPR n. 602/73.

Il contribuente in questo lasso di tempo può chiedere la sospensione del fermo nel caso in cui si tratti di un veicolo strumentale all’esercizio della professione oppure nel caso in cui il veicolo sia in uso a un disabile. Naturalmente le due circostanze devono essere provate.

In caso di rateizzazione o definizione agevolata di tutte le somme dovute, dopo l’integrale e tempestivo pagamento della prima rata è prevista la sospensione del fermo.
Quando il debito viene integralmente pagato, l’Agenzia delle entrate-Riscossione trasmette telematicamente il provvedimento di cancellazione al PRA.

La sanzione pecuniaria prevista qualora il debitore circoli con il veicolo sottoposto a fermo amministrativo, va da 1.988,00 euro a 7.953,00 euro. Si applicano le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e della confisca del veicolo.

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