Decreto liquidità, prestiti più semplici e veloci per le imprese: fino a 25.000€ subito (o quasi) in banca, sopra questa cifra sarà necessaria la valutazione dell’azienda.
Obiettivo numero uno: dare liquidità alle imprese, molte delle quali già sono in difficoltà a causa del protrarsi del lockdown.
E se consideriamo che la serrata dovrebbe andare avanti ancora per qualche settimana e che una volta riaperto per alcune attività - vedi bar e ristoranti - ci saranno delle restrizioni importanti che andranno ad influire notevolmente sui fatturati dei prossimi mesi, è inevitabile che sia necessario dare immediatamente alle aziende la liquidità di cui hanno bisogno.
Ecco perché nel Decreto Cura Italia di aprile - da molti già rinominato come Decreto liquidità - viene introdotta una modalità semplificata per la richiesta di prestiti da parte delle imprese italiane, medio-piccole comprese.
Come spiegato nella serata di ieri dal Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sono tre le modalità con cui le imprese potranno accedere a prestiti agevolati così da avere sufficiente liquidità per far fronte a questi primi mesi di difficoltà e per potersi rilanciare in futuro.
Sul fronte della liquidità un ruolo di primo piano lo avrà ancora la Cassa depositi e prestiti, per la quale sarà incrementata la dote prevista dal Decreto Cura Italia di marzo (risorse per 500 milioni in grado di sostenere prestiti fino a 10 miliardi). La Sace resterà invece una partecipata della Cassa e avrà un ruolo chiave nella valutazione delle garanzie per i prestiti richiesti dalle aziende di dimensioni medio grandi.
Vediamo quali sono questi strumenti che permetteranno alle aziende di richiedere prestiti a tasso zero (o quasi) in maniera rapida e semplificata, così da aver immediatamente a disposizione la liquidità necessaria.
Prestiti agevolati per avere liquidità immediata: quanto spetta?
Come anticipato, sono tre gli strumenti previsti per semplificare l’accesso al credito delle imprese.
Il primo strumento è quello che riconosce prestiti garantiti al 100%, senza alcuna istruttoria né costi, fino ad un massimo di 25.000€. Uno strumento utile per le piccole e medie imprese, le quali potranno rivolgersi direttamente al proprio istituto di credito per ottenere un prestito che verrà erogato in pochi giorni.
Il secondo strumento è quello di una garanzia totale per prestiti fino ad 800.000€. Per questi prestiti, però, ci sarà una valutazione del merito di credito, ovvero prima di concedere la linea di credito bisognerà effettuare una valutazione dell’impresa così da escludere quelle che - a giudizio del Fondo di Garanzia - potrebbero non essere in grado di restituire i soldi alla banca.
Per i prestiti superiori ai 25.000€ e inferiori agli 800.000€, quindi, i tempi per l’erogazione potrebbero essere più lunghi. Questo perché immaginiamo che saranno moltissime le imprese che si trovano a corto di liquidità e che faranno richiesta di prestito; per il Fondo di Garanzia, quindi, ci sarà molto lavoro da fare e nonostante le istruttorie siano state semplificate (come garantito dal Governo) bisognerà comunque rispettare dei tempi tecnici.
Infine, il terzo strumento è quello che interessa le grandi imprese, ovvero quelle con una capacità economica tale da poter richiedere prestiti superiori agli 800.000€ (ma per un massimo di 5 milioni). Per questi la garanzia pubblica sarà del 90%, con la possibilità di salire al 100% in caso di controgaranzia dei confidi. Sono previsti anche in questo caso moduli semplificati di valutazione economico finanziaria (che verrà effettuata dalla SACE).
I prestiti dovranno essere restituiti in sei anni; chi li riceverà, inoltre, non potrà distribuire dividendi.
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