Prestiti imprese a rischio: spunta una nuova autocertificazione, cambiano scadenze e importi

Rosaria Imparato

10 Giugno 2020 - 11:43

Prestiti imprese garantiti dal decreto Liquidità, con la conversione in legge del provvedimento ci sono novità su scadenze e importi, ma spunta un nuovo adempimento: serve infatti un’altra autocertificazione. I dettagli nella circolare ABI del 6 giugno 2020.

Prestiti imprese a rischio: spunta una nuova autocertificazione, cambiano scadenze e importi

Prestiti garantiti col decreto Liquidità a rischio: durante la fase di conversione in legge, è spuntata un’altra autocertificazione da allegare. Non solo: ci sono novità su scadenze e importi.

Sono 492.000 i prestiti garantiti e ora le modifiche al decreto Liquidità rimettono tutto in discussione.

L’ABI, che rappresenta 708 tra banche, società di intermediazione e gestione del risparmio, di leasing e altre associazioni del settore, ha descritto le novità in arrivo nella circolare del 6 giugno 2020.

Prestiti decreto Liquidità a rischio: spunta un’altra autocertificazione

Il decreto Liquidità è stato convertito in legge e il 6 giugno 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sono molte le modifiche apportate al testo, chiamato anche decreto Imprese, proprio perché è nato con lo scopo di garantire maggiore liquidità alle aziende.

Lo stesso giorno della pubblicazione ufficiale in GU, l’ABI ha pubblicato una circolare in cui spiega le novità presenti nel testo.

Circolare ABI sulle novità del decreto-legge Liquidità del 6 giugno 2020
Conversione nella Legge del 5 giugno 2020 n.40 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23 - Misure a sostegno della liquidità per le imprese danneggiate da COVID-19 (c.d. DL “Liquidità”)

Innanzitutto spunta una nuova autocertificazione da allegare alla documentazione per la richiesta del prestito: sono quindi a rischio i 492.000 prestiti garantiti finora.

Le banche avevano chiesto al Governo di ridurre le proprie responsabilità nell’erogazione dei crediti garantiti da Mcc e Sace, e lo hanno ottenuto, come spiega la nota ABI:

“Di particolare rilievo è il nuovo articolo 1-bis che dispone che le richieste di nuovi finanziamenti debbano essere integrate da un’autocertificazione del titolare o del legale rappresentante dell’impresa richiedente il finanziamento e indica esplicitamente che la banca non è tenuta a svolgere accertamenti ulteriori rispetto alla verifica formale di quanto dichiarato, fermi restando gli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio.”

Il nuovo testo del decreto Liquidità quindi dispone un nuovo aadempimento: bisogna produrre un’autocertificazione con cui si dichiara che la banca non dovrà svolgere ulteriori accertamenti.

Prestiti imprese col decreto Liquidità: cambiano importi e scadenze più lunghe

Ci sono novità anche per l’articolo 13, ovvero sui finanziamenti con la garanzia dello Stato: è stata introdotta la possibilità per prestiti superiori a 25.000 euro di avvalersi di un preammortamento fino a 24 mesi.

È stata allungata anche la durata dei prestiti fino a 25.000 euro con garanzia dello Stato del 100%, portandola da 6 a 10 anni. Inoltre, l’importo massimo del finanziamento è stato aumentato a 30.000 euro.

Infine sono state modificate anche le modalità di calcolo dell’ammontare del finanziamento e la formula per determinare il tasso massimo applicabile.

Da ora i beneficiari possono chiedere un adeguamento dei finanziamenti già concessi, adattandosi alle nuove tempistiche e importi.

Le novità dell’articolo 13, però, per entrare pienamente in vigore, hanno bisogno di due elementi:

  • l’autorizzazione della Commissione Europea;
  • chiarimento operativi sulla modulistica e sulle procedure da seguire, sia a livello informatico che organizzativo.

Non resta che attendere ulteriori chiarimenti per sapere come procedere, nel frattempo vige uno stato di incertezza per migliaia di imprenditori.

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