Il prezzo del petrolio in calo: i motivi dietro la debolezza delle quotazioni
Anche il prezzo del petrolio è tornato a scambiare in preda alla debolezza in questa complicata ultima seduta della settimana.
A pesare sul sentiment degli investitori sono state le rinnovate tensioni internazionali, legate in particolar modo al continuo deterioramento delle relazioni USA-Cina e alle ultime decisioni di Donald Trump.
Prezzo del petrolio soffre tensione USA-Cina
In una mossa sicuramente inattesa Donald Trump ha scelto di imporre un ban sulle cinesi TikTok e WeChat, giustificando la sua decisione con preoccupazioni legate alla sicurezza e alla possibile disinformazione pro-partito comunista derivante dall’uso di tali app.
La decisione del Presidente USA ha avuto un impatto evidente sui mercati e il prezzo del petrolio non è stato esentato da questa nuova ondata di pessimismo.
La domanda di asset ad elevato rendimento è diminuita, mentre gli investitori sono tornati a gettarsi sui porti sicuri come l’USD: il cambio euro dollaro ha imboccato prepotentemente la via del ribasso.
Proprio in questo contesto si sono inserite le odierne perdite del WTI, alle quali si sono accompagnate poi anche quelle del Brent.
Da monitorare ci saranno ancora una volta sia le discussioni sugli stimoli economici in arrivo negli USA sia i Non Farm Payrolls del pomeriggio. Il prezzo del petrolio riuscirà a rialzare la testa prima del weekend?
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