Il prezzo del petrolio torna a correre, nonostante l’IEA. Cosa succede alle quotazioni?
Il prezzo del petrolio è tornato a premere sul pedale dell’acceleratore nella seconda seduta della settimana.
Il tutto dopo le performance registrate ieri, quando le quotazioni hanno dovuto fare i conti con le notizie giunte dalla Libia, con il peggioramento delle stime OPEC e ancora con la stagione degli uragani USA.
Oggi, nonostante il negativo aggiornamento delle previsioni dell’IEA, il prezzo del petrolio è tornato a salire.
Prezzo del petrolio ignora IEA: che succede?
Secondo numerosi osservatori le quotazioni oggi sono state sostenute dal sentiment positivo diffusosi sul mercato grazie ai dati sull’economia cinese, che hanno battuto tutte le attese sul mercato.
I rialzisti del greggio nello specifico hanno festeggiato i risultati messi a segno dall’attività del settore industriale: la Cina è infatti il secondo consumatore al mondo di oro nero.
L’affievolimento del dollaro USA ha poi contribuito al rialzo del prezzo del petrolio, che ha praticamente ignorato le nuove previsioni dell’IEA.
Secondo altri osservatori, comunque, l’avanzata potrebbe aver giovato anche delle notizie in arrivo dagli USA, alle prese sia con l’uragano Sally (già nel Golfo) che con l’uragano paulette (più a Nord).
Al momento in cui si scrive la quotazione del Brent e il prezzo del petrolio WTI stanno guadagnando più dell’1% rispettivamente sopra i $40 e verso i $38.
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