Il prezzo del petrolio ingrana la marcia: stanno arrivando nuovi tagli alla produzione?
Il prezzo del petrolio ha imboccato nuovamente e vistosamente la via del rialzo.
La quotazione del WTI e quella del Brent hanno inaugurato la nuova settimana con progressioni di oltre l’1% sulla speranza di nuovi tagli alla produzione.
Tra qualche giorno, si aprirà a Vienna il 177° meeting dell’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, e il mercato è convinto che i partecipanti concorderanno nuovi tagli alla produzione. Un’eventualità questa che farebbe salire inevitabilmente il prezzo del petrolio come già accaduto negli ultimi anni. Ma andiamo per ordine.
Prezzo del petrolio: cosa aspettarsi dal meeting OPEC
Venerdì scorso, i future del WTI sono scesi del 5% circa, mentre quelli del Brent sono affondati del 4,4% a causa delle preoccupazioni legate al possibile impatto delle proteste di Hong Kong sulla guerra commerciale USA-Cina, le due più grandi utilizzatrici al mondo di oro nero.
L’inizio della nuova settimana, invece, è stato più clemente con il prezzo del petrolio che ha guardato con entusiasmo non soltanto ai dati provenienti da Pechino (con il manifatturiero tornato sui massimi di 3 anni) ma anche agli incontri in dirittura d’arrivo.
Nella giornata di giovedì 5 dicembre si aprirà a Vienna l’atteso meeting dell’OPEC. Ad esso farà seguito il giorno successivo il summit OPEC+, al quale parteciperanno sia i produttori interni al Cartello sia quelli esterni.
Stando a quanto dichiarato dall’Iraq, l’Organizzazione e i suoi alleati considereranno di incrementare i tagli alla produzione di circa 400.000 barili al giorno. E se questo non accadrà, con tutta probabilità quelli esistenti verranno comunque estesi fino a giugno 2020.
Tanto è bastato al prezzo del petrolio per imboccare prepotentemente la via del rialzo. Negli ultimi anni le quotazioni di WTI e Brent sono state sostenute proprio dalle misure messe in campo dall’OPEC+, che ha scelto di tagliare le singole quote produttive di olio nero per frenare la caduta dei prezzi.
Allo stesso tempo però, l’aumento della produzione americana ha ripetutamente messo in discussione gli sforzi dei produttori. Per questo un nuovo rafforzamento dei tagli potrebbe fungere da catalizzatore rialzista per le quotazioni.
Al momento in cui si scrive, sia il prezzo del petrolio Brent che quello del WTI stanno salendo di oltre il singolo punto percentuale su quota $61,4 e $56,17.
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