Il prezzo dell’oro ha compiuto un nuovo balzo in avanti grazie alla Fed. Cosa aspettarsi dalla quotazione?
Il prezzo dell’oro ancora protagonista.
La quotazione del metallo prezioso ha atteso con ansia la riunione Fed di ieri, nella quale il FOMC ha ribadito la necessità di utilizzare una politica monetaria accomodante e ha evitato di comunicare novità di rilievo.
Nel pieno della conferenza stampa di Powell il prezzo dell’oro ha premuto sul pedale dell’acceleratore cosa che ha portato nuovamente ad interrogarsi sul futuro del bene rifugio.
Prezzo dell’oro: cosa è successo durante la Fed
La banca centrale statunitense ha utilizzato, come molti osservatori avevano previsto, un tono dovish nell’ultima riunione di politica monetaria.
L’istituto ha confermato la sua intenzione di continuare ad adottare un atteggiamento accomodante e ha suonato un campanello d’allarme sul recupero economico, il quale dipenderà dall’andamento del virus.
Dichiarazioni, queste, che hanno imposto al prezzo dell’oro di premere nuovamente sul pedale dell’acceleratore e di riportarsi oltre i $1.981 per oncia. Il tutto mentre i rendimenti decennali dei Treasury sono crollati su nuovi minimi storici e hanno trascinato il dollaro sui livelli più bassi mai osservati negli ultimi due anni.
Cosa è successo dopo la riunione
Nella giornata di oggi, giovedì 30 luglio, la corsa della quotazione si è in qualche modo affievolita.
Il tono dovish della Fed ha infatti migliorato il sentiment dei mercati anche se l’ottimismo è rimasto comunque frenato dalle questioni fiscali negli USA e dai timori riguardanti l’odierna rilevazione sul PIL a stelle e strisce.
Quest’ultimo secondo gli osservatori alzerà il velo su una flessione tendenziale del 34,1% su base annua, la peggiore dal 2° trimestre del 1929. Il prezzo dell’oro finirà ancora una volta sotto i riflettori dunque.
Cosa accadrà adesso
Secondo numerosi osservatori la quotazione riuscirà presto a toccare nuovi e interessanti massimi storici, persino sopra i $2.000 l’oncia.
Una view, questa, condivisa dagli economisti di TD Securities, i quali hanno però precisato che prima di toccare livelli del genere il metallo prezioso si consoliderà intorno ai $1.800.
“Crediamo che con l’attuale slancio nei prossimi mesi si supererà anche la soglia dei $2.000 l’oncia. La questione chiave sarà capire quanto ancora il rally continuerà dopo quel traguardo,”
ha dichiarato con evidente ottimismo Vivek Dhar, della Commonwealth Bank of Australia alla Cnbc.
Per il momento, intanto, il prezzo dell’oro sta continuando a scambiare sopra i $1.952. La quotazione però continuerà ad essere monitorata con costante attenzione.
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