Un prigioniero di guerra russo conferma la presenza dell’esercito nordcoreano nel Kursk. Ecco perché l’esercito di Kim Jong-un si presenta invincibile tra mentalità spietata e privilegi.
La guerra in Ucraina continua e porta con sé storie inquietanti e rivelazioni che gettano un’ombra sulle dinamiche delle forze armate coinvolte.
Mentre Putin ha deciso di sferrare un sanguinoso attacco il giorno di Natale su Kiev e Kharkiv, ha fatto discutere la recente dichiarazione di un prigioniero di guerra russo, Wajiya Khubrevich, che ha offerto uno sguardo ravvicinato sulla presenza di soldati nordcoreani al fianco dell’esercito di Mosca.
Una dichiarazione che dimostrerebbe, di fatto, l’intervento della Corea del Nord nel Kursk: una notizia spesso messa in dubbio e presentata come fake news.
Eppure, durante un interrogatorio, Khubrevich ha parlato delle condizioni di vita privilegiate dei combattenti nordcoreani nella regione di Kursk e del loro modo spietato di combattere. Le sue parole, pubblicate dal sito InformNapalm e riportate dai media come Interia Wydarzenia, disegnano un quadro di rigida disciplina e brutalità che contrasta fortemente con la condizione dei soldati russi.
Ecco perché sarebbero così forti i soldati della Corea del Nord e perché sono considerati “senza un briciolo di umanità”.
Corea del Nord e Russia: i privilegi dei soldati di Kim Jong-un
Le parole di Khubrevich rivelano una disparità evidente nelle condizioni di vita tra i soldati russi e nordcoreani schierati nella regione di Kursk. Secondo la testimonianza, i soldati nordcoreani godono di privilegi significativi rispetto ai loro alleati russi.
“Hanno condizioni di vita migliori e cibo molto più gustoso”, ha dichiarato Khubrevich, sottolineando che i nordcoreani ricevono razioni che includono uova, cioccolato e caffè, mentre ai russi viene spesso servito solo orzo perlato.
Ma questi benefici non si limitano al cibo: l’organizzazione e la disciplina all’interno delle unità nordcoreane sembrano essere più efficienti rispetto a quelle russe. Questa disparità ha suscitato opinioni contrastanti tra i soldati di Mosca, alcuni dei quali vedono i nordcoreani come modelli di tenacia, mentre altri li considerano arroganti e distanti.
La disparità nel razionamento degli alimenti sul campo è fonte di malcontento tra i soldati russi, che non solo temono di non essere in forze per poter affrontare i combattimenti in campo ( a differenza degli alleati nordcoreani), ma hanno il timore che i loro alleati di Pyongyang possano sovvertire l’ordine gerarchico all’interno dell’esercito.
Perché l’esercito nordcoreano è così forte? E quali sono i rischi?
Uno degli aspetti più inquietanti della testimonianza riguarda il modo di combattere dei soldati nordcoreani. Khubrevich li descrive come estremamente disciplinati e uniti, con una capacità di azione autonoma che li distingue dalle truppe russe.
“I coreani non sorridono. Sono crudeli, non hanno umanità”, ha affermato, evidenziando come il loro comportamento sul campo sia caratterizzato da una spietatezza che sorprende e talvolta destabilizza i comandanti russi. Le loro unità sembrano operare con un’efficienza quasi meccanica, avanzando senza paura anche di fronte a perdite significative. Secondo il prigioniero russo, alcuni comandanti di alto rango apprezzano questa tenacia, considerandola un vantaggio strategico. Tuttavia, altri militari russi vedono nei nordcoreani una minaccia alla coesione dell’esercito.
Il loro approccio al combattimento è spesso indipendente dalle direttive russe, un elemento che potrebbe indicare una forma di autonomia operativa poco compatibile con la gerarchia tradizionale. Le dichiarazioni di Khubrevich sembrerebbero, quindi, dimostrare come i soldati nordcoreani non siano solo strumenti di guerra, ma rappresentino una forza complessa che riflette la natura brutale e imprevedibile del conflitto.
Se la presenza dell’esercito nordcoreano sembrerebbe giocare in favore di Mosca sul campo da guerra, le disparità nelle condizioni di vita e l’approccio spietato al combattimento potrebbero creare tensioni significative all’interno dell’alleanza militare russo-nordcoreana.
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