Anche l’Eurogruppo si è espresso a favore della procedura d’infrazione contro l’Italia. L’accaduto
La procedura d’infrazione contro l’Italia è sempre più vicina.
Nella notte anche l’Eurogruppo si è espresso a favore della Commissione europea, che la scorsa settimana ha scelto di porre le basi per avviare il temuto iter.
Dopo circa dieci ore di negoziati, il comitato composto dai ministri delle finanze degli Stati membri ha raggiunto un’intesa sul bilancio del blocco ma non ha mancato di commentare lo stato dei conti pubblici nostrani e l’ipotesi di avviare ufficialmente una procedura d’infrazione contro l’Italia. Anche l’Eurogruppo insomma ha appoggiato la posizione dell’esecutivo comunitario.
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La procedura d’infrazione è giustificata
Le violazioni dell’Italia sono state chiare anche al gruppo presieduto da Mario Centeno, che ha invitato il Belpaese a prendere tutte le misure necessarie a tornare sulla retta via e a rispettare il Patto di Stabilità.
Per dirla in altre parole l’Italia dovrà dimostrare di saper raggiungere tutti gli obiettivi prefissati prima della fine dell’anno.
Quello dell’Eurogruppo è stato oggi un altro passo verso la procedura d’infrazione sulla quale è tornato ancora una volta Pierre Moscovici:
“Continueremo la nostra analisi ma resto in ascolto su nuovi elementi che l’Italia potrà portare. La procedura è giustificata ma cerchiamo in tutti i modi di evitarla. Tuttavia le regole vanno rispettate.”
La posizione delle autorità europee è sempre più chiara: nessuno sarà felice di procedere contro il Belpaese, ma quest’ultimo dovrà dimostrare di essere pronto a rimettersi sulla retta via.
L’Italia dovrà cercare con tutte le sue forze di ridurre il debito pubblico e il deficit, migliorando notevolmente lo stato dei conti. Se ciò non accadrà si andrà fino in fondo con la procedura d’infrazione e Roma dovrà vedersela con tutte le conseguenze del caso.
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