Programma scuola del Movimento 5 Stelle: più risorse all’Istruzione, addio alla Legge Gelmini e alla Buona Scuola. Sarà una docente di Lettere - Bianca Laura Granato - a guidare il MIUR.
Il programma per la scuola del M5S è stato elaborato con il supporto degli iscritti al Movimento 5 Stelle: hanno dato un contributo, infatti, più di 19mila iscritti che hanno votato tramite la piattaforma Rousseau esprimendo circa 128mila preferenze.
Il risultato è un programma elettorale che possiamo riassumere in 10 punti, con un unico obiettivo: la scuola pubblica deve tornare ad essere al centro delle politiche del futuro Governo, il quale dovrà fare il possibile per renderla davvero “gratuita, democratica, aperta, inclusiva e innovativa”. Per farlo sarà necessario aumentare le risorse che lo Stato destina al comparto Istruzione: dall’attuale 7,9% si dovrà arrivare perlomeno alla media europea del 10,2%.
Risorse che saranno destinate alla riqualificazione edilizia e alla valorizzazione del ruolo degli insegnanti così da motivarli. Ma le risorse saranno utilizzate anche per un ampliamento dell’offerta formativa e per un’innovazione della didattica, così da combattere una volta per tutto la dispersione scolastica.
Questi sono i principi generali sui quali si baseranno le azioni di un eventuale Governo 5 Stelle, oltre naturalmente all’abrogazione delle precedenti riforma della scuola, come la Legge Gelmini e la Legge 107/2015, la cosiddetta Buona Scuola.
Ma il programma del Movimento 5 Stelle per la scuola non finisce qui: ecco riassunti tutti gli aspetti più importanti, che noi di Money.it recentemente abbiamo approfondito con Silvia Chimienti, onorevole del Movimento 5 Stelle particolarmente interessata alla riforma della scuola.
Non sarà lei però a guidare il Ministero dell’Istruzione in caso di vittoria del Movimento 5 Stelle alle elezioni, bensì un’altra docente: sembra infatti che Di Maio abbia optato per Bianca Laura Granato.
Chi è Bianca Laura Granato?
46 anni, docente di Lettere nella scuola secondaria, Bianca Laura Granato è per i vertici del M5S il profilo ideale per guidare il MIUR nella fase di riforme che l’aspetta.
Un nome che rappresenta un vero e proprio strappo rispetto al passato, dal momento che il Movimento 5 Stelle ha deciso di affidare le “chiavi” della scuola ad una docente, ad un’esperta di quelle che sono le dinamiche del comparto Istruzione e Ricerca.
Una figura definita tenace e agguerrita, con un curriculum professionale di tutto rispetto: laureata alla facoltà di Lettere Classiche dell’Università degli Studi di Firenze con 110 e lode e con 4 Master di II livello conseguiti in questi anni (di cui l’ultimo - “Il Dirigente scolastico tra governance e didattica” - con 110 e lode).
Una figura più vicina al mondo della scuola al quale verrà affidato l’arduo compito di riformare l’istruzione pubblica sulla base di modelli adottati da altri Paesi (come ad esempio la Finlandia).
Il programma scuola del M5S guarda “ai migliori”
Prima di entrare nel dettaglio del programma scuola del Movimento 5 Stelle vediamo qual è il modello a cui questi hanno fatto riferimento. Come spiegato dalla portavoce Silvia Chimienti al Villaggio Rousseau di Pescara nel programma dei 5 Stelle per la scuola c’è un chiaro riferimento al modello finlandese, considerato “il migliore al mondo”.
Obiettivo delle prossime politiche per la scuola dovrà essere quello di guardare a questo modello, un riferimento importante per una nuova riforma dell’istruzione che la renda adeguata alle nuove esigenze della società.
“Addio alle barriere” non solo architettoniche ma anche mentali; una scuola dove in futuro non ci dovranno essere più dei “rigidi confini disciplinari”, dove grazie e dei percorsi didattici interdisciplinari gli studenti svilupperanno diverse competenze contemporaneamente.
Una scuola che continuerà ad essere tale anche dopo la fine delle lezioni, aprendosi al resto della comunità; gli edifici infatti saranno riutilizzati per lo svolgimento di altre attività, ponendo la scuola come centro culturale e sportivo.
Insomma, addio ai preconcetti, “la scuola si aprirà al mondo”; ma i provvedimenti per la scuola non finiscono certo qui, ecco infatti quali sono le intenzioni del Movimento 5 Stelle qualora dovesse andare al Governo.
1) Assunzione Dirigenti Scolastici
Ad oggi il funzionamento della scuola italiana è fortemente compromesso per colpa della carenza di Dirigenti Scolastici.
Neppure il prossimo concorso bandito dall’attuale amministrazione servirà - secondo il Movimento 5 Stelle - a far fronte alla carenza di organico ed è per questo che molti presidi dovranno continuare a gestire contemporaneamente più istituti, con conseguenti disagi sull’intera comunità scolastica.
Obiettivo del Movimento 5 Stelle: assumere tutti i Dirigenti Scolastici necessari a garantire il funzionamento dei singoli istituti.
2) Assunzione del personale docente
Nonostante il Movimento 5 Stelle abbia votato in favore dell’approvazione della riforma del reclutamento docenti prevista dalla Buona Scuola, qualora arrivasse al Governo metterà a punto un nuovo piano assunzioni applicando alcuni correttivi alla suddetta riforma.
Il primo punto riguarda l’eliminazione della chiamata diretta, un meccanismo che oltre a presentare delle “enormi difficoltà di attuazione” non ha ridotto le criticità, anzi le ha acuite.
Inoltre, un governo grillino procederà con l’abrogazione degli ambiti introdotti dalla Buona Scuola, e in più con un censimento dei precari ancora presenti nelle graduatorie così da elaborare un piano assunzioni che consenta loro di diventare di ruolo entro un termine prestabilito.
Con l’occasione il M5S rimetterà mano alla riforma del reclutamento, riducendo la durata del FIT da tre a due anni, uno dedicato alla formazione e un altro all’esperienza sul campo.
3) Formazione degli insegnanti
Per migliorare l’offerta formativa è necessario rivedere il piano di formazione del personale scolastico, distaccandosi da quei sistemi che oramai sono superati.
L’aggiornamento professionale dei docenti deve essere costante e - soprattutto - adeguatamente retribuito, caratterizzato dall’approfondimento delle nuove metodologie, dell’interdisciplinarietà, dell’inclusione e dell’innovazione.
Inoltre è intenzione del M5S introdurre una équipe formativa territoriale (ETF) composta da professionisti in ambito pedagogico, così da essere da supporto per le comunità scolastiche presenti sul territorio.
4) Riforma della didattica
Secondo il Movimento 5 Stelle l’attuale sistema scolastico è ancorato a dei modelli didattici largamente superati; gli insegnanti sono poco inclini alla sperimentazione delle nuove metodologie poiché non incentivati dalla scuola in cui operano vista la carenza di risorse economiche.
Aumentando i fondi destinati alla scuola si potrà incentivare la sperimentazione con una diffusione delle metodologie didattiche innovative costantemente supportata dalla ricerca scientifica nel campo della programmazione.
La scuola deve essere un “luogo di benessere e vitalità”, spostando la sua azione educativa sul territorio. A tal proposito il programma del Movimento 5 Stelle si può riassumere nei seguenti punti:
- creazione di una piattaforma digitale degli spazi pubblici e privati per lo svolgimento delle attività educative sul territorio;
- promozione delle esperienze esterne all’ambiente scolastico;
- istituzione di un fondo triennale per l’innovazione didattica;
- revisione delle classi di concorso così da rendere la didattica maggiormente interdisciplinare;
- disincentivare la competizione tra istituti scolastici, migliorando la loro interazione;
- aumento delle ore di laboratorio negli Istituti tecnici;
- creazione di una piattaforma digitali per la consultazione di libri scolastici;
- lingua inglese nella scuola dell’infanzia;
- potenziamento dello sport in ogni livello e grado di istruzione.
5) Organizzazione delle classi
Come noto il Movimento 5 Stelle intende far rispettare il limite di alunni per classe previsto dal nostro ordinamento. “No alla classi pollaio” è il grido di battaglia dei grillini, i quali si batteranno affinché in ogni classe ci sia un massimo di 22 alunni, ridotto a 20 qualora ci sia un alunno con disabilità.
Inoltre, il M5S ha intenzione di ripristinare il tempo pieno.
6) Inclusione scolastica
L’inclusione scolastica è un tema di particolare interesse per il Movimento 5 Stelle.
Per questo motivo un eventuale Governo 5 Stelle punterà sulla formazione continua del personale docente sul tema delle didattiche inclusive, così come per il personale ATA e dirigente sugli aspetti organizzativi dell’inclusione.
Per i docenti di sostegno è prevista l’assegnazione di tutti i posti disponibili, tramite la trasformazione in organico di diritto dei posti di fatto e di quelli in deroga.
Inoltre sarà molto importante definire i livelli essenziali di prestazione relativi all’istruzione - i cosiddetti LEP - in merito all’assistenza specialistica, al trasporto degli alunni disabili e al servizio mensa a loro garantito.
7) Valutazione di docenti e studenti
Il M5S è intenzionato a rivedere tutto il sistema di valutazione italiano, sia quello riguardante gli studenti che quello rivolto agli insegnanti. Il primo passo sarà eliminare le Prove Invalsi agli esami (riformandone inoltre la natura e il ruolo), per poi procedere con il superamento della tradizionale valutazione numerica favorendo quella per competenze.
Per quel che riguarda i docenti italiani sarà cancellato il bonus merito previsto dalla Buona Scuola.
8) Alternanza scuola-lavoro
L’alternanza scuola-lavoro introdotta con la Buona Scuola non è altro che un nuovo strumento in mano alle aziende per avere forza lavoro gratuitamente.
Ecco perché il M5S vuole cancellarla, in favore di percorsi formativi più ampi come ad esempio l’azione di “apprendimento nel territorio”.
9) Riqualificazione degli istituti
Non potrà mancare naturalmente un piano di riqualificazione degli istituti: un programma decennale per la messa a norma e in sicurezza non solo di tutte le scuole italiane, ma anche degli ambienti dedicati all’apprendimento.
A questo sarà affiancato un piano di ricognizione e monitoraggio costante dei lavori eseguiti.
10) Scuole paritarie
Il Movimento 5 Stelle vuole la cancellazione dei finanziamenti per le scuole private.
D’altronde l’articolo 33 della Costituzione prevede che gli enti privati possono istituire delle scuola private, ma lo Stato non deve avere alcun onere. Per questo motivo il Movimento 5 Stelle vuole abolire la destinazione di fondi alle scuole paritarie, ad eccezione di quelli per le scuole dell’infanzia e per gli asili nido.
Inoltre, il Movimento 5 Stelle si batterà per contrastare il fenomeno dei diplomifici.
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