Programma Andrea Orlando elezioni Liguria 2024: le proposte del centrosinistra (pdf)

Alessandro Cipolla

23 Ottobre 2024 - 16:08

Il programma elettorale di Andrea Orlando alle elezioni regionali Liguria 2024: il pdf e le proposte del candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle.

Programma Andrea Orlando elezioni Liguria 2024: le proposte del centrosinistra (pdf)

Programma Andrea Orlando elezioni Liguria 2024: toccherà al deputato del Pd provare a riportare il centrosinistra alla guida della Regione dopo i due mandati targati Giovanni Toti, con l’ex presidente che si è dimesso nei mesi scorsi per le note vicende giudiziarie.

Le elezioni regionali Liguria 2024 si terranno il prossimo 27 e 28 ottobre, con la legge elettorale che non prevede un eventuale ballottaggio: diventerà il prossimo presidente il candidato capace di prendere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari.

Andrea Orlando è riuscito a mettere insieme un’ampia coalizione di centrosinistra formata da sei liste: Pd, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento 5 Stelle, Patto Civico Riformista, Andrea Orlando Presidente, Liguri a Testa Alta.

Vediamo allora nel dettaglio cosa prevede il programma elettorale di Andrea Orlando in vista delle elezioni regionali in Liguria, con la versione completa che potrà essere consultata in formata pdf tramite il box in calce all’articolo.

Elezioni Liguria 2024, il programma di Andrea Orlando

Alle elezioni regionali Liguria 2024 il candidato del centrosinistra sarà Andrea Orlando. Queste sono le principali proposte contenute nel programma elettorale, frutto del lavoro di squadra della coalizione che lo sostiene.

Territorio

  • Investire in prevenzione rispetto alla difesa dagli eventi climatici estremi, sempre più frequenti, a partire dall’attuazione di un vero piano di contrasto al dissesto idrogeologico, che necessita di una nuova strategia integrata d’intervento: costituiremo un soggetto dedicato (Agenzia o Struttura di Missione) che abbia il compito di coordinare, progettare e intervenire, in una logica strategica, con interventi di mitigazione del rischio e di prevenzione.
  • Ricostruire la positiva esperienza, abbandonata dalla destra, di un’Agenzia regionale per la coesione territoriale.

Sanità

  • Rafforzamento della sanità pubblica, intervenendo, anzitutto, per bloccare l’emorragia di personale medico e sanitario, riavvicinandoci progressivamente agli organici regolamentari previsti.
  • Migliorare le condizioni materiali degli operatori sanitari e delle operatrici sanitarie, intervenendo sul welfare complessivo e rilanciando l’attrattività della nostra Regione per le assunzioni di personale nel sistema pubblico: interverremo sulla questione abitativa sperimentando un calmiere delle locazioni per infermieri ed OSS.
  • Occorre superare l’attuale governance, abolendo l’Azienda Ligure Sanitaria, riportando le sue professionalità in un’ottica di rafforzamento del Dipartimento Salute e le ASL che deve tornare ad avere la titolarità di iniziative di programmazione in capo al Dipartimento Salute.
  • Priorità investire nell’edilizia sanitaria.
  • Nuovo Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa.
  • Piena attuazione alla nuova figura dello Psicologo territoriale.

Industria

  • Favorire una maggior coerenza e coordinazione tra la programmazione ordinaria dei fondi europei, il PNRR, e il fondo europeo per gli investimenti, ma anche promuovere forme originali di collaborazione territoriale con le principali aree metropolitane del Nord-Ovest, in un rinnovato triangolo industriale.
  • Promozione della crescita dimensionale delle PMI, particolarmente quelle innovative, garantendo snellezza, trasparenza e, soprattutto, prevedibilità e stabilità agli interventi di politica industriale.
  • Favorire il decollo definitivo del Parco Tecnologico degli Erzelli.
  • Affrontare le crisi industriali mediante l’istituzione di una struttura regionale a ciò preposta.

Lavoro

  • Una legge che porti l’indennità minima per tirocini extracurriculari da 500 a 800 euro mensili.
  • approvare una legge che stabilisca un salario minimo pari a 9 euro lordi all’ora, per i salari dei contratti dei bandi e delle concessioni della Regione e delle proprie controllate, nello spirito della proposta nazionale sul salario minimo.
  • La Regione dovrà promuovere politiche del lavoro che prevedano premialità, nella stesura dei bandi regionali, per l’assunzione di una quota di lavoratori e lavoratrici under-35 e di lavoratrici donne, come sperimentato per i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
  • Miglior funzionamento dei Centri per l’Impiego regionali.
  • Sperimentare un reddito di cittadinanza “smart”, integrato con una rete di protezione.

Agricoltura

  • La struttura regionale del settore agricoltura necessita di rinforzi, affinché si riducano le tempistiche sulla chiusura delle istruttorie, anche perché al momento i ritardi di pagamento per le domande già presentate rischiano di porre in estrema difficoltà finanziaria numerose aziende.
  • Potenziare gli Ispettorati Agrari.
  • Fondamentale finanziare iniziative e progetti che prevedano la riqualificazione di sentieri e oliveti, per garantire la manutenzione del territorio e rilanciare la produttività.

Scuola

  • Pianificare l’aumento di copertura futura dei servizi nelle aree remote/montane/comuni mediopiccoli dove l’offerta è inesistente. Fondamentale in tal senso: esplorare modalità di servizi comuni, sostenere i gruppi di Comuni nella progettazione e includere tipologie di servizi più flessibili, adatti a tali contesti (servizi di comunità/domiciliari) garantendo sempre la qualità, attraverso il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
  • Sviluppare un modello di finanziamento per i Comuni, relativo alla gestione dei servizi (fondi legge di Bilancio, Fondo Solidarietà Comunale e altri fondi a disposizione), che tenga conto del numero di posti offerti nei servizi, ma anche del livello socioeconomico delle famiglie (minore il livello socioeconomico, maggiori i costi di mantenimento per i comuni), utilizzando, in tal senso lo Strumento di Assistenza Tecnica della Commissione Europea.
  • Adottare una carta dei diritti dei lavoratori dei servizi per la prima infanzia per il riconoscimento del ruolo sociale degli educatori ed educatrici. Applicarla a tutti i servizi (pubblici e privati), rivedendo gli standard regionali di qualità. Avviare un programma di collaborazione con le università per il rafforzamento della qualità dei servizi, in particolare la formazione continua del personale.
  • Aumentare la quota di bilancio destinata al diritto allo studio, comprendendovi anche le risorse destinate al servizio di mensa scolastica, che per molte famiglie è l’unico modo di offrire ai figli un pasto completo ed equilibrato nella giornata.
  • Sostenere il diritto all’istruzione e garantire a tutti il diritto all’accessibilità alla scuola migliorando il sistema dei trasporti pubblici, per consentire la mobilità degli studenti e la reale accessibilità a ogni indirizzo di scuola secondaria di secondo grado. In alcune zone dell’entroterra ligure devono essere potenziati i mezzi pubblici (in alcune aree completamente assenti), ma anche rafforzato il servizio ferroviario.
  • Finanziare maggiormente il fondo per la concessione di borse di studio e superare la situazione degli “studenti idonei non beneficiari”, che, seppure in possesso dei requisiti, non ottengono la borsa di studio per insufficienza di fondi.

Casa

  • Prevedere: quote di alloggi per l’emergenza, sia con il recupero di edifici esistenti sia con la costruzione di moduli abitativi innovativi per la residenzialità temporanea.
  • Progetto di affitto sociale a famiglie che si trovano in condizioni di precarietà economica; fondi di rotazione e adeguate garanzie per sostenere e incentivare l’utilizzo del patrimonio privato libero per affitti a canoni accessibili.
  • Creazione di un fondo rotativo di garanzia per i locatori, che intervenga al momento di un ritardo o di una morosità nella corresponsione del pagamento del canone dovuto a situazioni di difficoltà economica.

Porti

  • Favorire l’insediamento e consolidamento delle attività maggiormente labour intensive, fra le quali la cantieristica e le riparazioni, che garantiscono anche occupazione di qualità.
  • Portare a compimento politiche ambientali stringenti, attraverso il completo equipaggiamento dei porti per il cold ironing.
  • Pensare ai porti nell’ottica dell’hub energetico, in grado non solo di movimentare e stoccare prodotti energetici, ma anche di produrla puntando sulla diversificazione delle fonti, dall’eolico alle blue energies (es. eolico offshore o produzione di idrogeno).
  • Favorire, dove ce ne siano le condizioni soprattutto in termini di spazio, l’insediamento di attivitàindustriali che per la propria natura possano ottenere un vantaggio diretto dall’installare i propri impianti in area portuale (anche in contrapposizione al rischio che aree potenzialmente pregiate vengano destinate unicamente o prevalentemente alla funzione logistica, che è soggetta a crescenti pressioni verso l’automazione dei processi con un decrescente ricorso ad una manodopera non specializzata).
  • Procedere alla rapida attivazione delle ZLS di Genova e della Spezia con l’obiettivo di favorire l’insediamento di attività che siano in grado di ancorare una quota maggiore del valore prodotto dalle attività portuali. Sarà necessario individuare uno strumento di governance efficace e dotato delle risorse necessarie ad attirare gli investimenti, attraverso politiche innovative di marketing territoriale.
  • Creare un sistema di incentivazione del trasferimento della quota modale di trasporto terrestre correlato alle attività portuali dalla strada al ferro, che sia complementare e allo stesso tempo innovativo rispetto al Ferrobonus nazionale.
  • Inserire in maniera stabile le crociere in un contesto di politica regionale per il turismo, al fine di accrescere la spesa pro capite dei singoli clienti che scendono a terra.

Trasporti

  • Integrazione tariffaria e tariffe agevolate: anche grazie a una vera innovazione digitale si può avere un sistema unico di tariffa per tutti i vettori di TPL in Liguria, arrivando a legare la tariffa al servizio effettivamente utilizzato. In questo sistema sarà più facile ed efficiente identificare le categorie di persone che potranno usufruire anche di “tariffe zero” o fortemente agevolate, che dovranno essere improntate al sostegno dei soggetti più fragili, dei pendolari, degli studenti.
  • Politiche urbanistiche e di pianificazione che favoriscano l’utilizzo del mezzo pubblico rispetto al trasporto privato.Lo switch del parco mezzi privato dal combustibile all’elettrico non risolve il problema della congestione: l’obiettivo è avere un trasporto pubblico e città così efficienti da diminuire la mobilità individuale.
  • Pianificazione degli investimenti infrastrutturali nell’ottica dell’integrazione e della sostenibilità territoriale, partendo da analisi puntuali dei bisogni dei viaggiatori e del territorio.
  • Realizzazione di un modello gestionale per il nodo ferroviario di Genova coerente con l’innovazione della rete. Questo comporta anche la previsione di acquisto di nuovo materiale rotabile adeguato alla metropolitanizzazione.

Energia e ambiente

  • Maggiori investimenti sulle rinnovabili.
  • No all’impianto di rigassificazione a Vado Ligure e all’ampliamento del sito di Panigaglia per il quale va prevista la dismissione.
  • Aggiornare il Piano Energetico Regionale, ormai datato (2011), con obiettivi più ambiziosi: aumentare l’approvvigionamento da rinnovabili nel nostro territorio (+45%), ridurre i consumi finali di energia (-20%), diminuire le emissioni di CO2 e altri gas climalteranti (-55%) e migliorare l’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile (+90%) entro il 2030.
  • Sbloccare definitivamente la realizzazione del Piano Territoriale Regionale, evitando fenomeni di deregulation rispetto alle destinazioni urbanistiche del territorio.
  • Nuova legge regionale di sistema, per favorire la circolarità in tutte le politiche, dall’acqua ai rifiuti alle politiche di sviluppo.
  • L’innovazione degli impianti TMB e di riciclo esistenti, promuovendo impianti di prossimità sia per il compostaggio, che per i centri di raccolta, riciclo e riuso.
Programma Andrea Orlando elezioni regionali Liguria 2024
Fonte orlandopresidente.it

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